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Bollati Boringhieri

Tutti i libri editi da Bollati Boringhieri

Per molti anni da domani. Ventisette attivisti europei scrivono di clima, pace e diritti

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 144
Oggi è in gioco la natura e il futuro dell'Unione Europea, per chi l'ha sognata e per chi crede che possa essere decisiva nell'affrontare le sfide che abbiamo di fronte. In Europa si gioca una parte importante del futuro del pianeta, un futuro che avrà effetti per molti anni e che inizia domani. Attraverso la rete internazionale di attivismo giovanile, Giorgio Brizio ha raccolto le voci di ventisette attivisti, in maggioranza molto giovani, uno per ciascun paese dell'Unione Europea. Ognuno di loro ha scritto un intervento che parte da una storia locale e si sviluppa a dimensione europea. Sono ventisette storie che ci parlano con urgenza. Le tornate elettorali del 2024 saranno le ultime utili per raggiungere l'obiettivo di mantenere il clima della Terra entro +1,5 °C rispetto alla media dell'età industriale. Le azioni che decideremo di mettere in campo nei prossimi pochi anni saranno cruciali, a detta di tutti gli esperti del settore; più oltre sarà tardi e dovremo fronteggiare una situazione molto peggiore. Ma le scelte che faremo avranno un impatto decisivo soprattutto sulle vite di chi ora ha vent'anni o meno. Esiste una costellazione di giovani attivisti in Europa che rappresenta probabilmente la parte più impegnata della società civile. Attivi, informati, consapevoli, desiderosi di prendere in mano il loro destino, sono radicalmente internazionali, proprio perché sanno bene che i problemi che sollevano – clima, diritti, migrazioni, tra loro inevitabilmente intrecciati – non sono riducibili a soluzioni locali, ma riguardano l'intera umanità. Gli effetti delle scelte che faremo domani saranno soprattutto sulle loro spalle. Sentire la loro voce è necessario. Birk Albæk, Henrik Arhold, Ūla Balaševičiūtė, Anete Bike, Seán Binder, Mia Bradić, Óscar Camps, Matthew Caruana Galizia, Bianca Castro, Karolína Fabianová, Adelá Hudcová, Athanasios Karakitsos, Nadia Alexandria Kendall, Mamadou Kouassi, Annika Kruse, Eline Le Menestrel, Emma Liiv, Maja Lejla Móczár, Simon Moe, Karolina Mosiej-Zambrano, Nicholas Panayi, Antonia Pîslariu, Emma Reynolds, Tanya Rydell, Elia Tileva, Niila-Juhán Valkeapää, Lucas Winnips.
12,00 11,40

Di pietre, di sabbia, di erba, di carta. Un antropologo sul campo

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 160
Quello che Marco Aime presenta in queste pagine non è propriamente ricerca antropologica, né letteratura, e certo neppure fotografia. È un po' tutte queste cose assieme. Dopo trent'anni di lavoro sul campo e di insegnamento, e dopo essersi a lungo interrogato sul mestiere dell'antropologo e sull'immagine spesso distorta che noi europei abbiamo dell'«altro», Aime racconta qui la propria storia, prima ancora che di studioso, di viaggiatore appassionato. Perché è dall'amore per il viaggio che è scaturita la sua curiosità per popoli, costumi, strutture sociali, miti e mondi, fatti di pietre, di sabbia, di erba e di carta, a seconda di dove si guardi. Si ha un bel studiare di «osservazione partecipante» sui testi fondativi della disciplina – quelli imprescindibili di Clifford, Malinowski, Geertz e di tutti i maestri più vicini a noi –, di «metodo induttivo», di «visione olistica»; quando poi si arriva sul «campo», l'esperienza personale cambia sempre la prospettiva e ci vuole una buona dose di empatia e di intelligenza per ricavare qualcosa di utile e di originale. Così come ci vuole davvero un occhio allenato per catturare immagini fotografiche tanto incisive, come gli scatti riprodotti in questo libro. L'«altro» non è necessariamente «esotico», in Africa o in Asia; spesso lo trovi anche dietro casa, nelle montagne appena fuori città. Ripercorrendo la carriera del suo autore, "Di pietre, di sabbia, di erba, di carta" ci porta in luoghi lontani (Pakistan, Benin, Mali, Timbuctu, il Sahel), ma anche vicini (Alpi occidentali, Val di Susa e Lampedusa), dimostrando che nel diverso ci si può imbattere ovunque. Anche noi siamo diversi. E in questi racconti l'attività dell'antropologo non è sempre fatta di interviste e appunti, ma anche di tentativi, di attese, di solitudine e di momenti in cui non accade assolutamente nulla. Troppo spesso, infatti, l'antropologia, a dispetto del suo nome altisonante, si perde in tecnicismi e astrazioni, finendo per trascurare proprio il fattore umano.
18,00 17,10

«Ma io ti ho sempre salvato». La maschera della morte e il nomos della vita

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 112
Nei momenti di crisi, come quello che stiamo attraversando, è necessario porsi le domande cruciali del convivere civile, imporci di tornare ai fondamentali. Quando la tenuta stessa della società civile sembra essere messa in discussione conviene fermarsi e domandarci quale sia il collante che ci tiene uniti, quale il criterio che sopra ogni altro può farci restare umani. Luciano Violante, magistrato e uomo politico che ha dedicato molti anni al rapporto complesso tra politica, legge e società, identifica nella morte il tema più profondo – e il più rimosso – che induce l'umanità al necessario compromesso della convivenza. In queste pagine non si guarda alla morte come si guarda a un problema filosofico astratto, ma si identifica nel nostro rapporto con la morte – e, per simmetria evidente, con la vita – quel punto di svolta che rende umano il nostro agire, nel modo più intimo, universale e necessario. Se la vita ha un senso, il nostro rapporto con la morte ne è la spia. Dai pensieri che ci provengono dalla tradizione classica e da quelli che leggiamo nella Bibbia, si traggono insegnamenti importanti, «religiosi» anche se non necessariamente confessionali. Il mondo contemporaneo sembra invece avere interrotto, tecnologizzato e nascosto il tema dell'inevitabile conclusione della nostra vita, finendo per sminuirne la «sacralità». E così oggi si muore in guerra, si muore migrando, si muore perché non si può o non si vuole più vivere; ma l'indifferenza crescente verso la morte ha reso più fragile il nostro rapporto con la vita, unico bene che dovrebbe costantemente informare il nostro agire.
12,00 11,40

L'invenzione della ruota. Quando la storia del mondo iniziò a rotolare

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 176
La ruota è una delle invenzioni più importanti dell'umanità, eppure è una conquista relativamente recente. Quando nelle civiltà del passato si utilizzavano gli altiforni e la scrittura, i carichi pesanti venivano trasportati ancora da animali o esseri umani. Paradossalmente anche nelle culture avanzate sudamericane le ruote non esistevano affatto. Il linguista Harald Haarmann perlustra qui le varie teorie legate all'origine della ruota, spiegando come essa sia stata inventata più volte. Non solo, le sue applicazioni furono di natura artistico-creativa prima ancora che militare, dal momento che il tornio per il vasellame domestico precede di molto la ruota per i trasporti, come dimostrano alcuni recenti reperti risalenti alla civiltà danubiana. Solo dopo millenni fanno la loro comparsa i carri, che di lì a poco si diffusero con contagiosa velocità in tutta Europa, in Mesopotamia, India e Cina, dando impulso al consolidamento dei grandi imperi. Dal Neolitico al mondo egizio, greco e romano, dalle rappresentazioni astronomiche al simbolismo religioso nell'induismo e buddismo fino a Platone, questa escursione giunge alle molteplici ripercussioni pratiche della ruota nell'attualità. Un saggio che è anche un invito a pensare alle insospettate contaminazioni culturali che nella storia dell'uomo hanno permesso l'innovazione e il progresso.
20,00 19,00

Narrare l'Italia. Dal vertice del mondo al Novecento

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 576
Le caratteristiche di un territorio e degli abitanti che lo abitano sono difficili da definire. Che cosa siano gli italiani e l'Italia è una domanda alla quale in molti hanno provato a rispondere: Dante, Petrarca, Guicciardini, Leopardi. Fino a Giulio Bollati, che a lungo ragionò sul carattere distintivo degli italiani. A cimentarsi con questo tema è ora Luigi Zoja, con un progetto originale e a lungo meditato. L'autore attinge da storia, arte e letteratura, ma anche dalla psicoanalisi, tracciando la lunga storia del nostro Paese, dal Medioevo ai giorni nostri, attraverso l'autorappresentazione di chi lo ha abitato: una narrazione collettiva che influenza l'intera società e il suo ruolo nel mondo. Le nazioni sono in buona parte un prodotto dell'immaginazione, ma l'Italia lo è molto più delle altre, essendo il punto d'arrivo anche di una enorme quantità di fantasie non italiane. A partire dal Rinascimento, infatti, le classi colte d'Europa completavano la loro educazione con un viaggio in Italia, sebbene più per conoscerne le antichità che gli abitanti reali. In questo saggio straordinario Luigi Zoja traccia una parabola, che vede una crescita evidente dal Medioevo fino al suo apice, il Rinascimento: qui le arti, ma anche la ricchezza materiale, hanno superato qualunque paese dell'Occidente. L'Italia dei mille comuni, divisa e militarmente debole era giunta al «vertice» del mondo. Da lì si è avuto un inesorabile ripiegamento, e si è pian piano sedimentata l'idea potente di nazione unita e di una grandezza passata da riconquistare, mentre quasi ogni primato lasciava la Penisola. L'idea di Italia ha così conosciuto un lento declino, compensato da una narrazione inconscia sempre più bellicosa, retorica e vuota, fino al mito fascista della rinascita dell'impero. Significativamente, è solo dopo il 1945 che l'Italia torna davvero a un vertice creativo: con il cinema, che restituisce centralità agli antieroi, a quegli umili che già il Rinascimento aveva celebrato. Ma la narrazione nostalgica di un supposto grandioso passato imperiale non ci ha mai abbandonati del tutto e ancora risuona nell'inconscio collettivo degli italiani.
28,00 26,60

La cultura della convivenza. Di cosa parliamo quando parliamo di politica

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 144
Quando due gruppi umani vengono in contatto tra loro, ognuno con la propria specificità, la nostra specie dimostra di poter esprimere grande aggressività, ma talvolta anche cooperazione. In tempi di crisi – come quello, acuto, che stiamo vivendo ora – tende a prevalere la prima, ma non è un destino ineluttabile. La domanda fondamentale da cui muove Gabriele Segre in questo libro è «Come possiamo convivere preservando le nostre identità?» Si tratta della domanda più genuinamente «politica» che si possa porre. Perché quando due società si trovano a fronteggiarsi – ed è fatale che in un mondo sovraffollato ciò avvenga spesso –, ognuna di loro sente che nel confronto con l'altra mette in gioco qualcosa di profondo e irrinunciabile: la propria «identità», fatta di lingua, religione, mitologia, aspirazioni, costumi e storia condivisa. Gli «altri» vengono allora percepiti come una minaccia; «loro» potranno essere accettati solo se diventeranno come «noi», cioè se smetteranno di essere sé stessi. Ma proprio qui sta il punto e la sfida della Convivenza: riuscire a cooperare pacificamente senza rinunciare, ciascuno, alle proprie plurime e mutevoli identità. Utopia? Non proprio, secondo Segre. La cultura della Convivenza in poche pagine porta nel dibattito un che di fresco, di «ritorno ai fondamenti», che forse è proprio quello di cui abbiamo più bisogno in un momento di sbandamento globale come quello che stiamo vivendo. Prefazione di Luciano Canfora.
12,00 11,40

Eppure non doveva affondare. Quando la scienza ha fatto male i conti

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 224
Aerei all'avanguardia che esplodono in volo perché hanno i finestrini quadrati, sofisticati microchip che non sanno fare le divisioni, navi che si spezzano in due nel porto, farmaci che diventano inefficaci, computer che perdono la cognizione del tempo ed esperimenti costosissimi andati in frantumi per un cavo allentato. In questo libro esuberante e ricco di contagiosa ironia, Devis Bellucci raccoglie una lunga sequela di errori e vere e proprie sciocchezze avvenute in ogni campo del sapere umano, dall'ingegneria alla medicina, dall'informatica alla fisica e alla matematica, fino alle criticità che emergono dall'Intelligenza Artificiale. Un viaggio attraverso cantonate imbarazzanti, compiute da persone per altri versi serie e scrupolosissime, tanto da indurre il lettore a chiedersi: «Ma non potevano accorgersene prima?». Il fatto è che spesso questo prima non esisteva, perché i responsabili dell'errore si stavano confrontando con l'insorgere di un problema del tutto nuovo ed erano privi di termini di paragone. L'autore mostra così quali strategie vengono messe in campo per evitare che la scienza inciampi nei lacci delle scarpe: si chiamano peer-review nella ricerca accademica, debugging nel mondo dei software, Trial Controllato Randomizzato in medicina e ridondanza strutturale in ingegneria, uno strumento fondamentale per progettare edifici più sicuri. Bellucci spiega soprattutto il vero punto di forza della scienza: non il metodo sperimentale, che di per sé non basta, bensì la natura corale dell'impresa scientifica, dove il sapere si costruisce attraverso la condivisione delle idee, il confronto serrato, la verifica incrociata delle osservazioni prima di elevarle al rango di scoperta. Perché nessuno fa scienza da solo.
20,00 19,00

Nonostante tutto. La mia vita nella scienza

Libro: Libro rilegato
anno edizione: 2024
pagine: 280
Katalin Karikó ha letteralmente salvato milioni di vite e lo ha fatto nonostante tutto: nonostante fosse donna, nonostante fosse un'immigrata, nonostante per decenni nessuno abbia realmente creduto in lei e nei suoi studi. Credeva in quello che stava facendo, aveva fiducia nei suoi risultati e si è ostinata a fare le sue ricerche per decenni. Figlia di un macellaio nell'Ungheria comunista del dopoguerra, Katalin Karikó è cresciuta in una casa con le pareti di fango e senza acqua corrente. Portati a compimento i suoi studi di biologia in patria, tra mille difficoltà ha deciso di proseguire le sue ricerche pionieristiche sull'RNA negli Stati Uniti, dove è arrivata come borsista post-dottorato nel 1985 con 1200 dollari cuciti nell'orsacchiotto della sua bambina, e con il sogno di rinnovare la medicina. Karikó ha lavorato assiduamente, spesso in solitudine, senza clamore, lottando contro gli scarafaggi in un laboratorio senza finestre e affrontando la derisione e persino le minacce di espulsione da parte dei suoi colleghi. Concentrata sul valore della ricerca, si è opposta al fatto che prestigiosi istituti di ricerca confondessero sempre di più scienza e denaro. Tra alti e bassi, non ha mai vacillato nella sua convinzione che una molecola instabile e poco apprezzata come l'RNA messaggero potesse essere la chiave per cambiare il mondo. La sua idea ostinata era di trasformare le cellule in piccole fabbriche in grado di produrre i propri farmaci su richiesta, dando loro le istruzioni giuste attraverso quella piccola, elusiva molecola. Ha sacrificato molto per questo sogno, e alla fine ha ottenuto i risultati eclatanti che hanno permesso di produrre in tempi brevissimi i vaccini contro il Covid che hanno salvato milioni di persone in tutto il mondo. Grazie ai suoi studi, ha vinto il premio Nobel nel 2023. I vaccini a mRNA che le dobbiamo sono solo l'inizio del potenziale di questa scoperta epocale. Oggi la comunità medica attende con ansia altri vaccini a base di mRNA per molte altre malattie infettive, mentre sono allo studio procedure per applicare questa tecnologia alla cura del cancro. Nonostante tutto non è solo la storia di una persona straordinaria. È una testimonianza dell'impegno di una donna che ha lavorato intensamente e ostinatamente perché credeva fermamente che il suo lavoro avrebbe potuto salvare delle vite.
22,00 20,90

L'inverno di Bird

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 304
Heather Berriman è una donna in fuga. Ha lasciato improvvisamente il posto di lavoro a Birmingham per dirigersi a nord. La verità è che lavora per i Servizi segreti britannici, come suo padre prima di lei − padre a cui deve il suo soprannome, Bird −, ed è costretta a scappare per sfuggire a un'altra, corrotta organizzazione che la vuole morta. Appassionante thriller di spionaggio, L'inverno di Bird aggiunge allo sfaccettato intreccio, un coinvolgente approfondimento psicologico sul personaggio di Heather: è lei la protagonista di un inverno che indica sia i paesi freddi in cui si nasconde (Scozia, Norvegia, Islanda), sia la condizione di isolamento a cui lei è da sempre, per sua natura e scelta, abituata. Una solitudine profonda ed emozionante che presto fa da contraltare alla velocità con cui si cominciano a girare le pagine. La nota malinconica che affianca l'intrigo è il tratto che rende il romanzo unico nel suo genere, mentre i momenti più “domestici” connessi alla fuga e agli appostamenti restituiscono una veste insolita e più completa al ruolo di spia.
19,00 18,05

I segni del drago. La Cina nei misteri di una lingua millenaria

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 176
L'Occidente è sempre più dipendente dalla Cina, eppure si ostina a proiettare su di essa pregiudizi e semplificazioni. Oggi più che mai è necessario conoscere la sua vera anima. Il filo prezioso della lingua cinese svela i misteri passati e presenti del drago asiatico.   La Cina e il suo espansionismo spaventano l'Occidente. Si teme però solo ciò che non si conosce, e l'unico modo per capire il gigante dell'economia globale è avvicinarsi alla sua quintessenza: la lingua. Vero legame identitario, anche al di fuori dei confini nazionali, il cinese riflette le evoluzioni di una cultura millenaria e rappresenta uno strumento di potere fondamentale. Con acume e ironia, Thekla Chabbi descrive i pregiudizi alla base dell'incontro fra Oriente e Occidente, decostruisce frasi, decifra giochi semantici per sottolineare valori e modalità di pensiero, come ad esempio il particolarissimo concetto di tempo. Dagli insospettabili riti confuciani alle antiche poesie della dissidenza, dalla corsa agli armamenti alla sorveglianza dei social network, fino alla censura legata all'epidemia del Coronavirus, il libro svela gli abissi del passato e del presente della Cina. Molteplici piani di lettura si intersecano in un'architettura solida, in cui grammatica e sintassi scoprono la struttura della società, rendendoci parte di una straordinaria ricchezza culturale e di una logica troppo spesso considerata inafferrabile.
14,00 13,30

La macchina blu. Come gli oceani danno forma al nostro mondo

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 384
Tutti gli oceani della Terra, dall'equatore ai poli, sono un unico motore alimentato dall'energia solare: una macchina blu. Attraverso le sue acque in movimento, la Terra racconta una storia bellissima fatta di balene e pesci, ma anche di incredibili vicende umane. Helen Czerski si immerge nelle buie profondità oceaniche per raccontarci i più nascosti meccanismi del motore del mondo, narrandoci dei viaggiatori che ci vivono, di quelli che galleggiano sulla sua superficie e di quelli che sopravvivono grazie ai movimenti della massa d'acqua che avvolge il pianeta. Dagli antichi polinesiani che navigavano nel Pacifico leggendo le onde alle incredibili creature degli abissi, l'autrice spiega il funzionamento delle enormi correnti che percorrono i mari, degli invisibili muri d'acqua e delle imponenti cascate sottomarine che compongono il complesso sistema dell'oceano. Competente, elegante e appassionato, La macchina blu offre una nuova prospettiva su cosa significhi essere cittadini consapevoli di un pianeta oceanico, un pianeta blu. E comprendere gli oceani, il loro funzionamento e la loro importanza cruciale per la salute del pianeta è un ulteriore passo verso la consapevolezza di vivere su una Terra fragile, che è però l'unica Terra che abbiamo.
25,00 23,75

Passione sakura. La storia dei ciliegi ornamentali giapponesi e dell'uomo che li ha salvati

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 432
La fioritura dei ciliegi ornamentali è, in Giappone, una festa estremamente sentita, che con l'incanto della sua bellezza ha conquistato il mondo intero. Ma questo fenomeno naturale nasconde una storia straordinaria che vede come protagonista un eccentrico gentiluomo e raffinato botanico inglese, Collingwood – detto «Cherry» – Ingram: è a lui che si deve la sopravvivenza, la varietà e la capillare presenza dei ciliegi giapponesi. InPassione sakura, Naoko Abe nel tracciare la storia dei ciliegi ornamentali e dell'uomo che a loro ha dedicato la vita, ci rende partecipi della vita di questi fiori, da emblema dei fasti della corte imperiale, a simbolo della vita effimera dei sudditi nei giorni bui della Seconda guerra mondiale, fino all'attuale fascinazione collettiva per un appuntamento iconico.
16,00 15,20

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