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Crocetti: Mediterranea

Tutte le nostre collane

Il progetto Lazarus

Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2024
pagine: 320
Il 2 marzo 1908, il diciannovenne Lazarus Averbuch, un immigrato ebreo dell’Europa orientale, fu ucciso a colpi di arma da fuoco sulla soglia di un commissariato della polizia di Chicago e designato come potenziale assassino anarchico e capro espiatorio. Un secolo dopo, un giovane scrittore dell’Europa orientale che vive a Chicago, di nome Brik, è ossessionato dalla storia di Lazarus. Brik chiede al suo amico Rora, fotografo di guerra e originario di Sarajevo, di unirsi a lui per ripercorrere i passi di Averbuch. Attraverso una storia di pogrom e povertà, e nel panorama odierno fatto di mafiosi a buon mercato e prostitute ancora più economiche, le storie di Averbuch e Brik si intrecciano inestricabilmente, creando un romanzo originale, provocatorio e divertente, che conferma Aleksandar Hemon, spesso paragonato a Vladimir Nabokov, come una delle voci letterarie più dinamiche e fondamentali dei nostri tempi. La storia vera di un immigrato ucciso dalla polizia nella Chicago d’inizio Novecento e quella di uno scrittore di oggi che attraversa l’Europa per ricostruirne la vicenda.
20,00 19,00

Tra i due palazzi. Trilogia del Cairo. Volume Vol. 1

Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2024
pagine: 544
Originariamente pubblicata in arabo tra il 1956 e il 1957, la Trilogia del Cairo è valsa il premio Nobel all’autore, e narra la storia dell’Egitto attraverso gli occhi di una famiglia di commercianti della piccola borghesia cairota, dai primi anni del Novecento al golpe militare che nel 1952 rovesciò il governo di Re Faruk e portò al potere Gamal Abd el-Nasser. I tre volumi ripercorrono tre generazioni della famiglia del sayyed Ahmad Abd el-Gawwad, il tirannico patriarca che governa la sua famiglia con mano severa mentre vive una vita segreta di autoindulgenza. In questo primo romanzo, Mahfuz racconta la società cairota con personaggi allo stesso tempo obbedienti e meravigliosamente sensuali, tra donne rispettabili e danze del ventre, uomini austeri e bevande alcoliche. Al centro dell’intrigo la famiglia Ahmad: la moglie del patriarca, l’oppressa e gentile Amina, le sue figlie Aisha e Khadiga, sempre chiuse in casa, e i tre figli maschi, il tragico e idealista Fahmi, il dissoluto edonista Yasin e l’intellettuale Kamal. Le difficoltà della famiglia rispecchiano quelle del loro turbolento paese durante gli anni tra le due guerre mondiali, mentre arriva il cambiamento in una società che ha resistito identica a sé stessa per secoli. Il capolavoro di un genio della letteratura. Una saga familiare irresistibile, toccante e divertente, che fa il ritratto di un microcosmo a noi ignoto, senza censure o moralismi. “Perché l’amore è come la salute, conta poco quando c’è e diventa prezioso quando il destino ce ne separa.”
25,00 23,75

Uccidere alla Stephen King

Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2024
pagine: 320
2 novembre 2019, New York. Una donna bella e misteriosa vende a Ray Stebbins, appassionato collezionista dei libri di Stephen King, una fotografia rara dei tempi in cui lo scrittore frequentava l’Università nel Maine. Inizia così una rocambolesca avventura sulle tracce di un manoscritto che era stato sottratto a King da un rivale, e, soprattutto, del leggendario libro tratto da quel manoscritto, di cui esiste un numero limitatissimo di copie. Le ricerche porteranno Ray e il suo migliore amico Brian a Londra e poi in Scozia, in un lugubre castello. Proprio quando tutto sembra avviato a coronare il loro sogno, ecco uno sconvolgente omicidio: comincia allora una discesa nel terrore, in un’atmosfera “alla Stephen King”, ben orchestrata dall’inventiva di Dimitris Mamaloukas, a sua volta un grande ammiratore e collezionista del maestro dell’horror americano. E infatti il lettore troverà nelle pagine riferimenti sparsi ai romanzi e ai personaggi di King (La lunga marcia, Christine. La macchina infernale, Misery, Shining, La Torre Nera, It, Quattro dopo mezzanotte, A volte ritornano…). “Sentivo che il motivo del mio malessere non era soltanto la fobia di volare. Si trattava di qualcos’altro che non ero in grado di intendere né di definire. Qualcosa di ostile, di negativo, simile a una malattia fatale che avvolgeva me e ciò che mi stava attorno.” La mania di King. Possono i libri amati farci pensare che la nostra vita scorra replicando le pagine che abbiamo letto?
19,00 18,05

Anima. Una pastorale selvaggia

Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2024
pagine: 448
"Anima. Una pastorale selvaggia" è il quarto e ultimo volume che la scrittrice di origini bulgare Kapka Kassabova dedica alle regioni balcaniche meridionali, quelle comprese in particolare tra Macedonia e Bulgaria. Dopo avere riflettuto sul tema dei confini (in Confine), avere raccontato il versante macedone della sua famiglia (ne Il lago) ed esplorato la tradizione erboristica bulgara che ancora sopravvive nella valle formata dal fiume Mesta e racchiusa dal massiccio dei Rodopi con Elisir, qui l’autrice si concentra su un territorio più raccolto, la catena montuosa del Pirin, e su un tema in particolare, ovvero l’antico stile di vita dei pastori che lo abitano, insidiati dal capitalismo e dalla modernità. Kassabova vuole conoscere, approfondire, cercare le radici e le storie dei luoghi e di chi ci vive, perciò condivide per un certo periodo l’esistenza dei pastori e delle greggi e ne segue la transumanza, per poi descrivere l’asprezza, le difficoltà, l’isolamento, il legame quasi simbiotico tra gli uomini e i loro animali. Da tutto questo nasce un racconto profondamente empatico, più diretto e intimo rispetto ai precedenti, che mette al centro la relazione tra l’uomo e la natura, la fondamentale salvaguardia di quest’ultima e, soprattutto, l’importanza di tenere vive, non soltanto attraverso il ricordo, le antiche tradizioni popolari e culturali. In questo gran finale della sua tetralogia balcanica, straordinario ritratto della vita pastorale, Kapka Kassabova penetra più profondamente nello spirito del luogo di quanto non avesse mai fatto prima.
22,00 20,90

La sublime ascesa

Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2024
pagine: 256
Estate 1946: Nikos Kazantzakis è a Cambridge, dove scrive di getto "La sublime ascesa", romanzo inedito, che verrà ritrovato fra le sue carte solo nel 2018. Pubblicato in Grecia nel 2022, è diventato subito un caso letterario. Il lettore italiano riconoscerà la prosa travolgente dell’autore di Zorba, la sottile tessitura di episodi autobiografici e pagine che confluiranno in altri scritti. Il protagonista Kosmàs è un intellettuale cretese che durante la guerra ha abbandonato carta e penna per arruolarsi nell’aviazione. Concluso il conflitto, torna in patria accompagnato dalla moglie ebrea Noemi, sopravvissuta alla Shoah. Creta è terra madre ancestrale e martoriata, ma Kosmàs sente che i tempi richiedono un impegno profondo e collettivo. Si reca a Londra, dove vorrebbe fondare una “Internazionale dello Spirito” con altri intellettuali, uniti nello sforzo ideale di costruire la pace. Il mondo infatti non ha imparato nulla dagli orrori del passato recente: operai sfruttati, minaccia nucleare, popoli senza libertà e senza patria… Forse la scrittura offrirà una via di salvezza. Dunque un romanzo che risuona oggi più che mai attuale, nell’oscillazione fra inquietudini e speranze per il futuro dell’umanità.
18,00 17,10

Alla follia

Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2024
pagine: 272
Istanbul, anni Quaranta: Celile è una trentacinquenne sposata da dieci anni con Ahmet, ambizioso imprenditore che ancora non si è affermato ma che vorrebbe speculare sull’economia di guerra. Celile è nata in una famiglia di alti funzionari ottomani, ormai decaduti, ed è cresciuta in uno yali, uno di quegli eleganti ma fatiscenti palazzi sulle rive del Bosforo. Ahmet le fa conoscere il milionario Muhsin e tra i due scoppia la passione. Divisa tra due uomini che vogliono possederla, Celile tenta di vivere una vita fedele a sé stessa, amaramente consapevole dei limiti che le vengono imposti come donna. "Alla follia" segna l’esordio in lingua italiana della scrittrice e attivista femminista Suat Derviş. La sua rappresentazione sensibile e sorprendentemente moderna di una storia d’amore è una critica pungente alle convenzioni del patriarcato.
19,00 18,05

La fabbrica delle matite

Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2024
pagine: 384
"La fabbrica delle matite" narra le vicende di un secolo, dal 1866 alla Seconda guerra mondiale, attraverso la storia dell’amicizia tra due uomini: Markos, che studia a Zurigo per diventare ingegnere e seguire le orme del padre, greco del Cairo, di cui condivide l’entusiasmo per le “magnifiche sorti e progressive”; e Vàngalis, anch’egli greco e studente al Politecnico, affezionatissimo alla sua tartaruga, e affascinato più dall’ideologia marxista che dall’ingegneria, oltre che affetto da una forte sofferenza psichica. Sodale di Rosa Luxemburg e di Lenin, Vàngalis seguirà quest’ultimo in Russia per partecipare alla Rivoluzione, mentre Markos coverà in segreto il sogno di fondare una fabbrica di matite – che incarnano alla perfezione la sua utopia di progresso, servendo agli ingegneri per disegnare progetti e agli scrittori per scrivere – ma finirà per tornare in Egitto e sposare una donna che non ama, proprio come suo padre. Legati da una fitta corrispondenza fino alla morte di Markos, i due amici, pur così diversi, fungono da specchio l’uno per l’altro, rappresentando le due anime di un secolo. Un grande romanzo cosmopolita: il racconto appassionato di amori felici e matrimoni infelici, di esploratori coraggiosi e colonialisti razzisti, di preti impiccioni e mariti avvelenati, e soprattutto di una grande amicizia, quella tra l’ingegnere Markos, l’Uomo Nuovo della Tecnica, zelatore delle “magnifiche sorti e progressive” – e tuttavia timido e insicuro nelle sue decisioni esistenziali – e il formidabile Vàngalis, l’Uomo della Rivoluzione, “fatto di altra pasta”, fumatore seriale e amico di una tartaruga, entusiasta e sempre pieno di vita, a dispetto della salute malferma e dei codini di ogni epoca e credo. La storia d’Europa, del mondo, di tutti noi.
22,00 20,90

Ghiak. Racconti di sangue

Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2024
pagine: 112
Ghiak è una parola intraducibile arvanitica che significa sangue, parentela, vendetta, razza. Gli arvaniti sono una popolazione di origine albanese, prevalentemente di religione cristiana ortodossa, stanziata in diverse parti della Grecia. Gli eroi dei racconti di Papamarkos sono soldati greci arvaniti che hanno combattuto durante la guerra greco-turca del 1919-1922 e sono tornati nel loro paesino della Grecia centrale profondamente traumatizzati. Determinati dal codice di comportamento tradizionale, per l’onore della comunità, i protagonisti di queste storie seguono la pesante legge del sangue e il rigido diritto consuetudinario, diventando a turno vittime e carnefici, e dando luogo a crimini, distruzione e annientamento. Quelle di Papamarkos sono nove storie indimenticabili, scritte in una lingua inedita e potente, che raccontano l’incapacità di conciliare i codici tradizionali con le emozioni, gli effetti della violenza sugli individui e che mettono in scena l’anima più balcanica e violenta della Grecia. “Il resto è inutile che te lo dica. Ogni volta che ci ripenso, ogni volta resto orfano da capo. Però sai che avevano detto che Sirmo non si era fatta male cadendo. Qualcuno l’aveva sorpresa lungo la strada e l’aveva violentata. Questo è sicuro. E quando la credette morta, le tagliò le trecce e le gettò tra i lentischi lì vicino. Lì le aveva trovate mio zio. Insomma, quando lo seppi giurai che avrei trovato l’assassino. Tornai nel posto in cui aveva abbandonato mia sorella, strinsi la pietra su cui aveva appoggiato la testa e giurai su quella pietra di ammazzarlo e di nasconderlo in modo che non lo trovassero nemmeno le bestie. Come lui aveva fatto con Sirmo.”
14,00 13,30

Invidia

Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2024
pagine: 256
Turchia, anni Trenta: nella città mineraria di Zonguldak, la nubile Seniha, donna non attraente e non più giovanissima, è costretta a vivere insieme al fratello maggiore Halit e alla giovane e bella cognata Mükerrem. La famiglia di Seniha, esponente dell’alta borghesia ottomana ormai decaduta, ha sacrificato le prospettive della figlia per assicurare un avvenire brillante al primogenito Halit. Seniha accumula un’invidia sempre più opprimente verso di lui, tanto da spingere la cognata a tradirlo con il ventenne Nüzhet, rampollo di una ricca famiglia della città. Mükerrem sarà trascinata in un vortice di sensualità a cui solo un atto estremo può mettere fine. "Invidia" è un romanzo torbido, il ritratto di una società dove regnano l’individualismo, il calcolo e la meschinità. L’eroina negativa Seniha è un personaggio unico nella letteratura del suo tempo, tanto che "Invidia" è diventato un romanzo culto in Turchia. Accostato ai romanzi di Dostoevskij e di Flaubert, mai tradotto in precedenza, "Invidia" è un grande classico della letteratura turca degli anni ’40, un’ingegnosa esplorazione di uno dei sentimenti più umani e radicati.
18,00 17,10

Segreti e rivelazioni

Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2024
pagine: 272
La storia della famiglia Aghisilau e dei suoi straordinari capostipiti – il ricco mercante Nikolas e l’affascinante moglie Evridiki – che Eri Ritsou, figlia del grande poeta greco Ghiannis Ritsos, tratteggia, è anche la storia dolente e appassionante dell’isola di Samo, della Grecia tutta e dell’Europa travolta dalle ideologie e dalle violenze del “secolo breve”.
18,00 17,10

Eroica

Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2024
pagine: 256
"Eroica" (1938) è un classico molto amato in Grecia: è il terzo romanzo di Kosmàs Politis, da cui Michalis Cacoyannis ha tratto il film "Our Last Spring" (1960). Siamo a inizio Novecento, in una città immaginaria, tra febbraio e marzo, fra le maschere di carnevale e i palpiti della primavera. Una banda di quattordicenni, con elmi di latta ispirati ai guerrieri omerici, si lancia in imprese e corse sfrenate. Nel giardino del console incontrano l’eterea Monica, e scoprono il fascino femminile e l’ignoto potere dell’eros. La spensieratezza dell’infanzia cede presto però il posto al dolore e alla passione, al distacco e alla perdita: è la fine del paradiso. A narrare quell’indimenticabile stagione è il maturo Paraskevàs (alter ego dello scrittore), compagno dell’introverso e romantico Alekos e dell’anticonformista e misterioso Loizos. Il romanzo, capolavoro del modernismo, è attraversato da un respiro musicale, in un intreccio di simboli, descrizioni liriche del paesaggio, raffinate tecniche narrative e rimandi intertestuali: in filigrana l’Iliade, ma anche Joyce, Woolf, Proust, Alain-Fournier. Un epos dell’infanzia perduta, all’insegna di eros e thanatos.
18,00 17,10

I drusi di Belgrado. La storia di Hanna Ya'qub

Libro: Libro in brossura
editore: Crocetti
anno edizione: 2024
pagine: 320
Beirut, una mattina presto nella primavera del 1860. Impossibile assaporare la bellezza della luce dell’alba. O il profumo dei giardini portato dalla brezza. La città portuale è irriconoscibile, invasa dai profughi del Monte Libano e della Siria, cristiani maroniti sopravvissuti al massacro perpetrato dai drusi durante diverse settimane di un’ondata omicida che si è estesa fino alla città di Damasco. Per rappresaglia, i leader drusi vengono mandati in esilio nei Balcani e, tra loro, i cinque figli dello sceicco Ghaffar Ezzedine. Quest’ultimo viene a chiedere la loro grazia al governatore ottomano della regione, gli è concesso di salvarne uno. Ma qualcuno deve imbarcarsi al suo posto, insieme agli altri quattro fratelli Ezzedine. Toccherà a un cristiano, il venditore di uova Hanna Ya‘qub, che verrà gettato nella stiva della nave. Inizia così l’esilio di quest’uomo punito dal destino per essersi trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Chi è Hanna Ya‘qub? Perché gli accade ciò che gli accade? Dov’è la giustizia? In un mondo così violento, ieri come oggi, quanto può sopportare un essere umano? Passeranno dodici anni prima che Hanna Ya‘qub riesca a ritrovare la via del ritorno, dove lo aspettano l’amata moglie Hilana, che intanto si mantiene facendo le pulizie per il conte Bustros, e la figlia Barbara. Tra carceri e lavori forzati, in Serbia, Kosovo, Albania e Montenegro, la sua è la storia, ironica e fatalista, di un Giobbe, o di un capro espiatorio, libanese, sullo sfondo del groviglio etnico-religioso dell’Impero Ottomano del XIX secolo.
18,00 17,10

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