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Castelvecchi: I timoni

Tutte le nostre collane

Il mio Kafka. Scritti, lettere, frammenti (1927-1939)

Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2024
pagine: 320
In occasione del centenario della morte di Kafka, vengono raccolti per la prima volta in Italia tutti gli scritti di Benjamin sull'autore praghese: il grande saggio del 1934, poi gli articoli e le recensioni, le lettere e le annotazioni, qui integralmente tradotti o ritradotti e presentati secondo un criterio di massima leggibilità. L'estraniazione nei rapporti sociali, la relazione fra letteratura e vita, la critica alle letture teologiche e la prefigurazione dei regimi totalitari sono fra i temi fondamentali che Benjamin attraversa nel confronto con Kafka. Attorno all'interpretazione benjaminiana si combatte una battaglia a più voci: Scholem e Brecht, Adorno e Kraft leggono i suoi scritti, lo stimolano, lo criticano. Lui incassa, registra, rilancia. Dall'insieme dei testi e dei frammenti di Benjamin, forse il più letterario dei filosofi del Novecento, emerge una lettura acutissima di Kafka, il più filosofico degli scrittori del secolo scorso: in una vita consegnata alla sua ineluttabile distorsione, c'è posto per la speranza.
30,00 28,50

L'eternità nell'istante. Gli anni francesi (1932-1942). Opere. Volume Vol. 1

Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2022
pagine: 672
Filosofa dalla rara raffinatezza speculativa, stilista della lingua, Rachel Bespaloff è rimasta a lungo ingiustamente dimenticata. Intellettuale non sistematica, ha disseminato il suo pensiero in saggi e lettere sparsi, riflettendo in modo radicale sulla finitezza, l’angoscia, il nulla della morte. Attraverso una preziosa filosofia dell’istante, elabora un pensiero etico basato sulla musica, sul dire poetico, sull’atto creatore. Mentre incombe la Seconda guerra mondiale e incalza la furia nazista, questa intellettuale ritrosa e discreta ritorna alle fonti della saggezza greca e rilegge il poema epico dell’Iliade in un’originale confluenza con quella biblica. La ricerca della giustizia e il rapporto dialettico fra eternità e durata attraversano come un filo rosso la sua riflessione. In questo volume, che inaugura la prima edizione mondiale delle sue opere, sono pubblicati i saggi scritti in Francia prima dell’esilio negli Stati Uniti, frutto di incontri diversi: da Kierkegaard a Heidegger, da André Malraux a Julien Green, da Lev Šestov a Nietzsche. Li precede una biografia che ricostruisce per la prima volta il suo itinerario esistenziale e intellettuale attraverso un importante lavoro di ricerca sui suoi numerosi epistolari con i maggiori intellettuali del tempo, nonché sulle testimonianze di filosofi e amici che restituiscono la grazia di questa nobile «patrizia dello spirito». A corredare il testo, inoltre, la Prefazione della studiosa che l’ha scoperta a livello internazionale, Monique Jutrin, un ricordo inedito del nipote Pierre Mégevand e due saggi delle curatrici che offrono un’interpretazione filosofica del suo pensiero.
30,00 28,50

Il perdono

Libro
editore: Castelvecchi
pagine: 240
«Il dibattito sul perdono e sull'imperdonabile non avrà mai fine». Vladimir Jankélévitch pubblica questo libro nel 1967, in un momento in cui il dibattito sull'imprescrittibilità dei crimini nazisti agitava l'opinione pubblica, sollevando la scottante domanda: che cos'è il perdono? Andando al cuore di questo concetto poco compreso, il filosofo francese si scontra con il terribile paradosso di un perdono autentico, incondizionato, senza secondi fini, sublime ma impossibile. Jankélévitch non perdonerà mai i tedeschi, non solo i suoi carnefici, ma l'intera filosofia tedesca, affermando che «il perdono è morto nei campi di sterminio». Un libro che occupa un posto centrale nella riflessione morale di un filosofo tormentato dai problemi del suo tempo e nella cultura francese del Novecento.
18,50 17,58

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