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Bompiani: Narratori italiani

Tutte le nostre collane

Damè. Non si fa

Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2025
pagine: 256
Si chiama Mirì, Mirì Saito: suo padre è giapponese, ma i suoi genitori si sono separati presto e lei è cresciuta a Roma con la madre italiana. Quando, da adolescente, comincia a trascorrere lunghe vacanze a Tokyo dalla famiglia paterna, una delle prime parole che impara è damè, “non si fa”. Sono molte le cose che una ragazza perbene non deve fare, come sedersi a gambe incrociate oppure fissare una persona negli occhi. Per Mirì il rovescio della realtà giapponese è quella romana che a ogni passo la seduce e al tempo stesso la fa sentire straniera: Roma è una città dalle viscere aperte, abitata da gabbiani che si nutrono dei suoi scarti e da maschi che ti guardano quando passi per strada. È per questo che Mirì accetta il corteggiamento di Rugantino, che nella sua romanesca mediocrità le pare il viatico verso un ancoraggio esistenziale prima ancora che amoroso, una salvezza per chi come lei, nel galleggiare tra due culture e due mondi, non ha raggiunto nessuno degli obiettivi più ovvi: l'amore, la carriera, i figli. Ma esistono persone per le quali cercare una comfort zone equivale a uscire definitivamente dalla propria, solo perché non hanno saputo riconoscerla. Sarà così che Mirì, con i suoi piccoli passi eleganti, camminerà in equilibrio sul bordo tagliente della morale, del sesso, del desiderio in cerca di un'identità tutta sua, in cui nessuno possa mai dire damè, non si fa. Attraverso la voce libera, amara e romantica di Mirì Saito, Noemi Abe esordisce con un romanzo audace, capace di raccontarci l'intensità e la malinconia con cui i nostri corpi e i luoghi nei quali viviamo entrano in risonanza.
18,00 17,10

Ospiti

Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2025
pagine: 208
Marco e Lara si incontrano sotto la luce soffusa di un ristorante di Stoccolma mentre fuori avanza la lunga notte nordica. Lui è nato a Torino, è cresciuto in Puglia e ora vive in Svezia. La sua esistenza è fatta di domande più che di risposte. Disincantato e introspettivo, scrive poesie, nutre una singolare passione per le apocalissi e si occupa di importazione di vini italiani. Quella che da fuori potrebbe sembrare una confortevole vita da expat risulta a lui stesso neutra, indecisa, scomoda. Anche Lara è un'italiana trapiantata in Svezia: ha lasciato qualche anno prima il suo lavoro da programmatrice a Perugia e crea app in una tech company in rapida espansione. Ha un figlio, Oscar, un bambino acuto e solitario che cresce da sola. Lara è brava nel suo lavoro: da poco ha messo a punto un'app per gli incontri, ed è proprio grazie a quella che conosce Marco. Marco e Lara hanno una cosa in comune: entrambi fuggono da un Paese e da una realtà con cui non riescono a scendere a patti. Da questo incontro nascerà un amore senza per sempre, senza promesse, forse impossibile: un'ansia indefinita li consuma, la stessa che li ha condotti lontano, che li spinge sempre oltre, che muta il loro quotidiano in una routine che non li appaga, dentro una città che ha fama di essere accogliente ed equa ma comincia a mostrare sorprendenti moti razzisti e la capacità di isolare chi non si conforma. Una città di lunghe ore blu, con cieli tersi e gelidi, strade innevate, teorie di alberi, un senso di eterno crepuscolo che comincia a gettare ombre sul mondo del futuro.
18,00 17,10

La verità quando arriva è una tempesta

Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2025
pagine: 192
Ogni famiglia è un reame in miniatura. Renata e Gabriella lo sanno meglio di tutti, perché il loro padre, Learco, è sempre stato un sovrano assoluto: architetto di successo, uomo di enorme fascino, con i suoi umori e i suoi mutevoli amori le ha rese le donne che sono oggi, ricche eppure fragili e poco felici. Ma loro di lui hanno sempre accettato tutto, anche Cora, la nuova, giovanissima moglie per cui ha perso la testa e che sembra avergli regalato una nuova giovinezza. Ma a mescolare le carte arriva una prima tempesta: un'ischemia che trasforma Learco in un anziano bisognoso di cure. Renata e Gabriella si trovano improvvisamente a dover organizzare l'assistenza a un padre malato, e proprio in questo frangente Cora fa perdere ogni traccia di sé. Quella di Learco è un'abdicazione progressiva che porta alla luce conflitti latenti e pone a ciascuno la domanda che ha sempre evitato di porsi: ma è anche capace di rivelare nuove, sorprendenti complicità. Flavia Gasperetti esordisce con un romanzo affilato, elegante e pieno di sensibilità, un sorprendente retelling letterario del Re Lear, che del testo shakespeariano valorizza la potente intuizione della famiglia come fondale tragico sul quale le relazioni proiettano le loro ombre più nere perché ciascuno è al tempo stesso vittima e colpevole e solo un cuore impavido può trovare il coraggio per rivelare il suo segreto. Ma la verità, quando arriva, “solleva sabbia e cose taciute, svela le colpe che il tempo aveva coperto. E quando la bufera si è consumata, ciò che sopravvive brilla sotto un cielo limpido”.
18,00 17,10

Libere e un po' bastarde

Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2025
pagine: 144
Betti è una sceneggiatrice che ama il suo lavoro, perché "la vita quando riesci a scrivere delle buone frasi diventa una cosa solida e sensata". È anche amica tra le amiche, centro di un circolo in eterno movimento: Alice, che cerca in un nuovo strizzacervelli una via d'uscita alle dipendenze affettive che le torcono la vita; Gloria, tiranneggiata da un regista che a teatro la vuole issata sui tacchi e che è anche suo marito; Federica, a un passo da un matrimonio che potrebbe essere un enorme errore; Lorenza e Sylvie che da vent'anni dividono la vita con allegria e qualche ombra. E poi c'è un vortice di relazioni in cui spiccano l'inafferrabile Justine dai lunghi capelli rossi e la bella Leila, sposata e indecisa, con cui Betti ha una relazione appassionata e intricata. A unire Betti a queste donne sono le tavolate dove scorre vino rosso e si mangiano cose buone e si parla, si parla, si parla. Di libri e di cinema, di poliamore e gelosia, e del tempo che passa lasciando intatti desideri e velleità. Ma soprattutto di libertà femminile. Rossana Campo torna col suo consueto stile asciutto e irriverente, fatto di conversazioni ironiche e profonde, distillato in un breve romanzo d'amore ed eros, tra feste e tuffi rigeneranti nei parchi dove ci si può sedere nell'erba per sentire l'energia che emana dalla terra.
17,00 16,15

Wild swimming

Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2025
pagine: 304
Due giorni dopo essere entrate in contatto tramite una dating app, J. e la protagonista di questo romanzo si incontrano sul binario di una stazione londinese. Sanno poco l’una dell’altra, ma hanno scambiato foto delle loro librerie lasciando che siano i loro gusti letterari a parlare. L’attrazione fra loro è subito fortissima, l’intimità dei corpi precede quella dei pensieri. J. viene dal Canada, ha un compagno cui è legata da una relazione etica non monogama, è in fuga da un ricordo difficile anche solo da pronunciare. La narratrice è cresciuta in una piccola città veneta ma da quando ha diciotto anni vive in grandi città europee, alternando l’euforia di quegli spazi nuovi con un senso di sradicamento. Insieme trovano il coraggio per tuffarsi nelle acque non protette del desiderio e del dolore, per nuotare attraverso i fondali della memoria fino a trovare le parole per raccontare la propria storia.
18,00 17,10

Onesto

Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2025
pagine: 256
Guido Contin detto Cognac abita in un casello dismesso della vecchia ferrovia adagiata tra i boschi del Cadore insieme a Moglie, la sua gatta. È anziano e non possiede più nulla se non una cartelletta piena di lettere indirizzate alle cime delle montagne e respinte al mittente. Sono pagine scritte a mano da un uomo che si firma con il nome di Onesto e racconta la sua vita con il fratello gemello Santo, l'incontro con Celeste, la guerra, la morte e l'amore. Sembrano storie semplici, di persone che accettano il destino senza porsi domande, aggrappate alla vita come i larici ai pendii più scoscesi. E invece rivelano vicende straordinarie: un rapimento, un figlio ritrovato, una terribile violenza, una bomba che cade nella notte, una fotografia nascosta tra le rocce, un segreto pieno di vergogna e, soprattutto, un amore inconfessabile che scorre attraverso la vita come un torrente impetuoso. Nella sua semplicità, Onesto ci rivela qualcosa di universale: “in molti credono che per scalare ci voglia forza, invece è proprio il contrario. Scalare, come vivere, non è questione di tenere, è questione di lasciar andare. Ogni cosa. La paura, l'incertezza, i problemi, le soluzioni, il passato, il futuro, le prese, gli appigli. Tutto quanto. Lasciare andare in un movimento continuo che avvicina al cielo”. Francesco Vidotto è un narratore capace di andare dritto al cuore delle cose. Con la storia di Onesto, Santo e Celeste ci emoziona, ci commuove, ci accompagna in alto, dove l'aria è sottile e ci si sentiamo intimamente rinnovati, capaci di guardare la vita con occhi nuovi.
19,00 18,05

M. L'ora del destino

Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2024
pagine: 672
Sono trascorsi quarant'anni da quando il figlio del fabbro di Dovia ha mosso i primi passi in politica; quasi venti da quando ha impugnato lo scettro del potere; poche settimane da quando ha annunciato agli italiani che il destino batte l'ora della guerra. Proprio adesso, alla fine di giugno del 1940, quel destino offre al Duce un segno, forse un presagio: Italo Balbo, il condottiero della Milizia, il maresciallo dell'aria celebre in tutto il mondo, viene abbattuto in volo dal fuoco amico. Ma non c'è più tempo per volgersi indietro. Affinché la Storia metta in scena l'immane tragedia della guerra, ciascuno deve interpretare la sua parte. Come il generale Mario Roatta, feroce pianificatore di rappresaglie e capo di un esercito spaventosamente impreparato. Come Galeazzo Ciano, ossessionato dall'idea di dominare il Mediterraneo; Edda, pronta a unirsi alla Croce rossa per avere la sua prima linea; Clara Petacci, che stringe tra le braccia un uomo sempre più simile a un fantasma; Amerigo Dùmini, l'assassino di Matteotti, che ha prosperato ricattando quel fantasma. Come una generazione intera di soldati tra cui l'alpino Mario Rigoni Stern, arruolatosi volontario, che nel gelo del fronte russo apre gli occhi sulla natura del dramma a cui partecipa, o il maggiore Paolo Caccia Dominioni, che deve guidare il suo reparto nelle sabbie della tragica battaglia di El Alamein; e una generazione intera di gerarchi tra cui Dino Grandi, sempre più insofferenti verso il Duce. E infine c'è lui, Benito Mussolini, ancora convinto di poter bilanciare in Europa le brame conquistatrici di Hitler ma in realtà pronto a scodinzolare al fianco della tigre tedesca come un patetico sciacallo. A questo quarto pannello della sua epopea letteraria e civile Scurati affida il gigantesco affresco dell'Italia fascista sui fronti del secondo conflitto mondiale, degli errori, degli orrori e dell'eroismo ancora possibile per uomini e donne reduci da vent'anni di dittatura. E tratteggia il ritratto al nero di un uomo di fronte al destino che ha plasmato per sé e per un'intera nazione, solo all'incrocio tra il parallelo del crepuscolo e un meridiano di sangue.
24,00 22,80

Il silenzio di Pound

Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2024
pagine: 160
Morli è uno scrittore prigioniero di un'ossessione: capire in che cosa consiste il genio. La domanda lo sfida, lo spinge ad approfondire la vita e le opere di grandi artisti. Infine quest'ossessione sembra concentrarsi su un solo nome: Ezra Pound, un uomo che a tutt'oggi rappresenta un enigma: poeta americano tra i più visionari e originali del Novecento, avanguardista dalla solida formazione classica, economista, traduttore di Confucio, amico, editor e consigliere di Yeats, Joyce, Eliot, Hemingway. Ma anche fascista, antisemita, agitatore politico recluso dal 1945 al 1958 nella sezione criminale del St. Elizabeths Hospital di Washington con l'accusa di tradimento. È possibile comprendere e conciliare queste anime contraddittorie? Facendosi guidare dai Cantos e da altre opere di Pound, Morli cerca di ricomporre il mosaico di una personalità prismatica che non si lascia circoscrivere dalle categorie a cui ricorriamo abitualmente, e parte alla ricerca di chi lo ha conosciuto o anche solo incontrato. Inizia così a intessere un dialogo immaginario con il poeta dove trovano posto i luoghi e le donne che ha amato soprattutto nell'ultima parte della sua vita, quando si chiude nel silenzio e percorre le calli di Venezia diventando un'icona insondabile. Ma più Morli cerca di avvicinarsi al mistero di Pound, più lui sfugge alla domanda: si può condannare l'artista e assolvere la sua arte?
15,00 14,25

Il male che non c'è

Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2024
pagine: 272
Capita, nella vita, che l'universo ci appaia diviso tra quelli che agiscono e non si fanno spaventare dal mondo e quelli come noi, abitati da un dolore nascosto sottopelle. Per Loris tutto ha avuto inizio nel tempo bambino, quando le estati erano piene di fascino come l'orto di nonno Tempesta, vicino alle rovine dell'antica Galeria. Quando era insieme al nonno, il bisogno eccessivo di leggere per scacciare le angosce scompariva e lui imparava cose meravigliose come costruire una voliera e allevare i colombi, fedelissimi e iridescenti. Ora Loris ha trent'anni, ha fatto della lettura il suo mestiere, vive in città e ha una fidanzata di soprannome Jo. Ma il lavoro in casa editrice è precario, l'ansia di non essere all'altezza dell'età adulta lo schiaccia, lo divora. Loris scivola dentro sé stesso, prima per difendersi, poi per auscultare i messaggi d'allarme che il suo corpo gli manda. C'è un male dentro di lui, un male capace di portarsi via ogni residuo di speranza. E mentre i medici, la fidanzata, i genitori appaiono sempre più lontani, a Loris rimangono solo due alleati: i social media, sollievo e nutrimento per i suoi fantasmi, e Catastrofe, la creatura mutaforme – gatta, lupa, amica, sposa – che gli sta vicino nei momenti più difficili. Ancora una volta Giulia Caminito sceglie la via del romanzo per raccontare sé stessa e la sua generazione, che non ha subito guerre o privazioni materiali ma ha avuto in sorte la solitudine della Rete e della precarietà. La sua scrittura essenziale si apre in questo libro a una sorprendente atmosfera onirica, facendo dell'ipocondria una memorabile protagonista – la seducente e beffarda Catastrofe – e mettendo in scena tra i palazzi urbani la selva oscura in cui tutte le nostre più dolorose esperienze si muovono. Il male che non c'è è un libro sul potere dell'immaginazione e dell'infanzia, è il romanzo di una discesa agli inferi e della risalita verso l'origine luminosa a cui tutti, se vogliamo, possiamo tornare, come solo i colombi sanno fare.
18,00 17,10

La babilonese

Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2024
pagine: 384
Ninive, VI secolo a.C.: la vita di Libbali, sposa del dio-re Assurbanipal, scorre immutabile finché alla ziggurat reale non arriva un giovane prigioniero ebreo dagli occhi color lapislazzulo. Tra Avhiram e Libbali nasce una passione travolgente, destinata a essere scoperta con tragiche conseguenze: nel giorno in cui Avhiram viene giustiziato e le figlie della regina pagano con la vita la colpa della madre, Libbali scampa alla morte grazie a una bambina che porta fra le mani una lucerna e la trascina con sé in una fuga nel tempo senza fine. Londra, 1848: l'archeologo Henry Layard, scopritore delle città assire, è perseguitato dalla visione di una donna accompagnata da una bambina che porta una lucerna. Napoli, 1655: mentre la peste infuria il pittore Aniello Falcone incontra la maga Albalì e la sua sfuggente figlia. Nel 1683, l'erudito Sebastiano Resta rinviene un disegno di Falcone che allude a una madonna o a una maga. Ed è il 1881 quando Filomena Argento, ultima di una dinastia di setaioli, eredita quel disegno e incontra Madame Ballu, negromante, e sua figlia... Infine, nella Napoli di oggi una coppia fronteggia il fallimento di un progetto imprenditoriale: anche il loro destino sarà segnato dall'incontro con una giovane e luminosa ragazzina. “Un trauma costruisce un inceppo della memoria: finché non è superato ce lo racconteremo, in attesa che le parole lo esauriscano”. In questo vertiginoso romanzo di romanzi ciascun personaggio ha un immenso dolore e un amore ardente da attraversare, e dunque da narrare. Dalla scrittura cuneiforme alla memoria dei computer, da una favolosa città antica alla Londra vittoriana fino a Napoli, che – come scrisse Malaparte – somiglierebbe a Ninive se non fosse stata distrutta, La babilonese ci interpella: può la fiamma della vendetta sopravvivere a chi la cerca e restare sempre viva, come quella della passione?Non sarà, invece, che la memoria della vita è destinata a perdersi come i segni cuneiformi sulle tavolette d'argilla, come la capa di mummia che Filomena Argento conserva, come la memoria danneggiata degli hard disk?
20,00 19,00

Nessuno può uccidere Medusa

Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2024
pagine: 272
Amedea, la più giovane delle tre sorelle Corallo, è per tutti Med. Ribelle e anticonformista, a differenza delle due maggiori non sembra attratta dalle solide sicurezze di una vita borghese, ma è capace di coltivare amicizie speciali: quella con il giovane fruttivendolo Abdelnur, giunto dalle sponde africane del Mediterraneo; o quella con il sacerdote e professore di greco Homer Grant, che le insegna che Dio è Amore, anche se ha nomi diversi. L'amicizia con la bellissima Esmeralda, di antica e nobile famiglia, invece è destinata a diventare un amore segreto... Ma nelle vite di entrambe entra un uomo ricco e potente, uno di quei maschi che non tollerano di sentirsi rifiutati, e quello che sembrava un gioco di seduzione diventa una tragedia senza tempo che pone al centro la violenza e l'oppressione esercitata sul femminile. È così che Med diventa Medusa. Anche lei ha capelli lunghi e meravigliosi, anche lei da bellissima diventa mostruosa. È una vittima che non accetta il proprio destino, fino a capovolgerlo, come nel mito tramandato da Ovidio, così grondante di bellezza e di orrore. Giuseppe Conte ambienta la “sua” metamorfosi di Medusa in Sicilia, la terra dove affondano le radici della sua famiglia paterna e dove la potente sensualità di Lawrence e le sontuose atmosfere di Visconti non possono che accrescere l'immaginazione. Narrato con una lingua capace di accensioni dialettali, percorso da una viva sensibilità contemporanea riguardo ai temi della pace e del rispetto della natura, "Nessuno può uccidere Medusa" è un romanzo pieno di forza e di poesia, che celebra il potere del mito di riportare equilibrio nel nostro mondo malato.
17,00 16,15

L'inverno della Lepre Nera

Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2024
pagine: 320
Nadia ha nove anni, una mamma che non la abbraccia mai e un padre del quale le restano solo ricordi lontani. Ma una mattina, subito dopo Natale, la mamma le fa indossare un paio di scarponcini e le consente di prendere con sé solo l'oggetto a lei più caro: il registro su cui annota le caratteristiche e le abitudini di tutti gli animali, perché dentro il loro universo di piume e di zanne, di versi e di canti, trova un ordine che le dà conforto. Partono insieme, Nadia e sua madre Rosa, per un lungo viaggio fino alla baita di zio Tone, che vive con il cane Fumo in mezzo a un grande bosco, lontano da tutto. È qui che Nadia impara a conoscere i bagliori della neve e la voce della montagna, qui ascolta la leggenda della Lepre Nera, che nella sua inarrestabile corsa fa mutare le stagioni, qui comincia a capire quale peso grava sulle spalle di sua madre: non certo quello dello zaino con cui ogni mattina parte per lunghissime camminate solitarie, ma qualcosa di molto più grave e indicibile. Sarà proprio nell'aria sottile delle montagne e in mezzo alla neve alta che Nadia e Rosa dovranno trovare la forza per sciogliere il freddo che stringe i loro cuori e il coraggio per muovere di nuovo i loro passi lungo il sentiero della vita. Angela Tognolini esordisce con una narrazione genuina e solida come gli alberi che ne sono silenziosi personaggi. L'inverno della Lepre Nera è un romanzo su una relazione madre-figlia e su un amore malato e violento ed è una coraggiosa meditazione sulla vita di montagna con i suoi aspetti incantati ma anche con le sue chiusure e le sue asprezze. Ma, soprattutto, è un racconto aperto al potere della magia, che consegna anche a noi la saggezza della Lepre Nera: nel momento più buio dell'inverno bisogna saper annusare l'aria, trovare il sud e ricominciare a correre verso la primavera.
18,00 17,10

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