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Baldini + Castoldi: Le boe

Tutte le nostre collane

Ancora un giro di chiave. Nino Marano. Una vita fra le sbarre

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 184
È il 31 gennaio del 1965 quando Nino Marano entra in carcere per aver rubato melanzane e peperoni, la ruota di un’Ape e una bicicletta. L’aveva rubata, racconta, «per andare a lavorare come manovale, non l’avessi mai fatto. Ci sono rimasto per un’eternità. La cella, la coabitazione coatta mi hanno trasformato. Dietro quelle sbarre le mie mani si sono macchiate di sangue e io sono diventato un assassino». Il presidente della Repubblica è Giuseppe Saragat, s’inaugura il traforo del Monte Bianco e i Beatles arrivano in Italia ma Nino sembra uscito da un romanzo di Verga: menzanu, mediano di cinque figli, madre casalinga, padre bracciante, una casa «che puzzava di fame». Non ha neanche un avvocato quando un giudice si occupa per la prima volta di lui: i furti vengono considerati «in continuazione», fanno cumulo, e lui si ritrova con una condanna a quasi undici anni. Entra ed esce di prigione fino al 13 giugno del 1973, quando varcando la soglia del penitenziario di Catania ha inizio il suo peregrinare, da nord a sud, per le patrie galere: da Pianosa a Voghera, da Alghero a Porto Azzurro fino a Palermo, spesso nelle sezioni di Alta Sicurezza. Il 22 maggio 2014, dopo quarantanove anni, due omicidi, due tentati omicidi e due condanne all’ergastolo, Nino Marano, il detenuto più longevo d’Italia per reati commessi in carcere, ha ottenuto la libertà condizionale e si è riaffacciato al mondo, compiendo la sua «metamorfosi».
17,00 16,15

Ne vale sempre la pena. Il Dottor Sorriso, i suoi pazienti e il vero valore della vita

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2018
pagine: 243
Scoprire che il proprio figlio ha la leucemia, vuol dire capire che la vita non è nostra, è fragile e aleatoria. E quando capiamo che la vita non è quello che credevamo, come cambia a quel punto il suo senso per noi? Solo chi vive nella frontiera fra vita e morte può rispondere. Per quarantanni il dottor Momcilo Jankovic ha curato i bambini leucemici nel reparto di Emato-oncologia pediatrica dell'ospedale San Gerardo di Monza, centro d'eccellenza nazionale. Ha fatto dell'ascolto e della terapia del dolore la sua missione, nella convinzione che se la medicina non può guarire tutti, ha il dovere di offrire una qualità di vita alta anche per chi è destinato a morire. La sua generosità ed empatia con ogni paziente lo hanno fatto amare e reso noto, tanto che i media lo hanno soprannominato il «Dottor sorriso». Questa è la sua storia, e dei suoi «ragazzi». Di chi gli ha insegnato che la nostra vita non è mai solo nostra, o come accettare il momento del commiato; di chi ha capito che nella resilienza al dolore produciamo tanta bellezza, come il mollusco fa con la madreperla; e di chi gli ha aperto gli occhi sul peccato più insidioso, l'abitudine alla vita. Storie di desideri realizzati - quelli dei suoi pazienti a cui Jankovic fa incontrare le loro star preferite (da George Clooney a Jovanotti, da Vasco Rossi a Ligabue); storie di un miracolo più grande della guarigione, quel contagio dell'altruismo che abbraccia migliaia di persone. È questo calore umano il dono che vuole trasmettere il libro, quel calore che tutti riconosciamo, come la luce del sole negli occhi chiusi. È una forma di amore che ci spinge oltre noi stessi, e sa svelarci quanto la vita valga sempre la pena viverla.
16,00 15,20

Silvio in rosso e nero. La vita del cavaliere in sella all'Italia

Silvio in rosso e nero. La vita del cavaliere in sella all'Italia

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 320
Grande comunicatore alla pari forse di Gianni Agnelli, suo punto di riferimento sin da giovane, tanto da raccontare (anche se non era vero) che teneva la sua foto nello studio; mosso dalla voglia di vincere sempre, anche ricorrendo a qualche fallaccio di troppo, e ossessionato dal desiderio di piacere; imprenditore di successo, miliardario, proprietario di reti televisive, case editrici, giornali, squadre di calcio, palazzi e quant’altro; abile nel vendere se stesso e le sue idee (talvolta anche buone), legatissimo ai sondaggi che a un certo punto ha cominciato a volere per qualsiasi cosa; e grande tombeur des femmes, anche a costo di perdere il buon senso: Silvio Berlusconi sa essere creativo, fantasioso, imprevedibile, perfezionista. Racconta con facilità barzellette e bugie con il sorriso tra le labbra, pensa in grande. Soprattutto, ha sostanzialmente cambiato il modo di fare e di raccontare la politica nel nostro Paese. È senza dubbio una figura centrale degli ultimi trent’anni. «Solo Napoleone ha fatto più di me», ebbe a dire lui stesso per motivare la sua centralità nell’Italia dopo la Prima Repubblica. Ed è una figura sulla quale è senz’altro opportuno interrogarsi anche oggi, all’indomani delle elezioni politiche che hanno riportato il suo partito, Forza Italia, a occupare un posto di rilievo nella formazione del nuovo governo a guida di Giorgia Meloni. Dopo aver raccontato le vite di personaggi chiave e controversi della storia italiana come Gianni Agnelli e Indro Montanelli, Alberto e Giancarlo Mazzuca scrivono ora la storia di Silvio Berlusconi: una biografia approfondita, senza veli, attuale più che mai. Mostrandone le debolezze e i punti di forza, attraverso una fitta documentazione e le testimonianze di chi lo ha conosciuto da vicino, tracciano il ritratto definitivo del Cavaliere che, nel bene e nel male, ha cambiato il volto dell’Italia.
22,00

Gino Bartali. Una bici contro il fascismo

Gino Bartali. Una bici contro il fascismo

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2019
pagine: 197
Alberto Toscano analizza la figura del leggendario ciclista Gino Bartali, vincitore di tre Giri d'Italia e due Tour de France, a partire da tutti gli aspetti del suo essere: l'uomo, lo sportivo, il credente, il marito fedele «di due mogli» (la sua bicicletta da corsa e quella in carne e ossa, Adriana), l'antifascista, l'anima controversa e schiva lacerata dalla morte prematura del fratello Giulio. Un uomo giusto, che preferiva inimicarsi il potere piuttosto che concludere una gara col saluto romano. La sua religiosità ha giocato un ruolo importante nell'avversione verso le leggi razziali, nel rifiuto dei simboli della dittatura, oltre che nello straordinario dinamismo della rete clandestina nata nel 1943 per nascondere e salvare moltissimi ebrei. Per questo motivo oggi leggiamo il suo nome sul Muro dei Giusti al Memoriale di Yad Vashem a Gerusalemme. «Ginettaccio» non amava parlare dei suoi meriti extra sportivi e tantomeno dei suoi «chilometri per la vita», percorsi fra la Toscana e l'Umbria per salvare gli ebrei perseguitati, procurando loro i documenti falsi, che nascondeva nell'intelaiatura metallica e nella sella della sua bicicletta. Non lo considerava un gesto fuori dal comune, ma la reazione che ogni persona dovrebbe avere di fronte alla vita minacciata degli altri. Un esempio di umanità per ricordarci la nostra. Un esempio importante soprattutto nei momenti difficili della nostra storia passata, presente e futura. Prefazione di Gianni Mura. Postfazione di Marek Halter.
17,00

Elogio dell'imperfezione

Elogio dell'imperfezione

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2017
pagine: 289
L'autobiografia, raccontata in prima persona, di una delle più importanti e preziose personalità scientifiche dello scorso secolo. Una vita che si muove tra le minacce della storia - le due guerre mondiali e le leggi razziali - i limiti culturali di una società che discrimina ancora fortemente la donna e un modo di concepire la scienza come ricerca continua, processo evolutivo di idee e approcci, scoperta. Al centro di questa ricognizione autobiografica emerge l'imperfezione come virtù e condizione da sempre necessaria per correggere se stessi, indagare sui propri errori, percorrere nuove strade e trovare nuove soluzioni. «L'imperfezione», dice la Montalcini, «ha da sempre consentito continue mutazioni di quel meraviglioso quanto mai imperfetto meccanismo che è il cervello dell'uomo.»
13,00

Michael Cimino. «Il cacciatore», «I cancelli del cielo» e il prezzo delle visioni

Libro
pagine: 208
Di Michael Cimino (1939-2016) si ricordano soprattutto due film: "Il cacciatore", un’intensa e potente storia ambientata durante la guerra in Vietnam e che nel 1979 vinse l’Oscar per il miglior film e che gli permise di conquistare la statuetta come miglior regista; e "I cancelli del cielo", il più celebre fiasco nella storia della cinematografia mondiale. Western girato in Montana che, partito con un budget di 11 milioni di dollari, dopo una lunghissima e travagliata lavorazione arrivò a costarne oltre 40. Quando finalmente uscì nelle sale, il fallimento di critica e di pubblico fu tale da costringere la leggendaria United Artists, casa produttrice della pellicola, a chiudere i battenti, mettendo la parola fine all’epoca d’oro di Hollywood. O almeno questa è la versione più diffusa della storia. In "Michael Cimino", Charles Elton ricostruisce le tappe della realizzazione del film e delle vicende successive da un punto di vista sorprendentemente nuovo. Non solo: scavando in profondità nella misteriosa vita del regista, grazie a interviste inedite a colleghi e collaboratori, amici e nemici, svela gli enigmi e smaschera le falsità che hanno sempre contraddistinto la vita di Cimino, e che in molti casi lui per primo ha messo in circolazione, gettando nuova luce sulla sua straordinaria e discussa carriera.
19,00 18,05

Caso zero

Libro
pagine: 250
18,00 17,10

16,00 15,20

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