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Arcana: TXT

Tutte le nostre collane

Linkin Park. Under my skin. Testi commentati

Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2025
pagine: 400
I Linkin Park sono considerati una delle rock band più importanti di sempre. Ma cosa c’è dietro il loro esordio folgorante, i milioni di dischi venduti e un successo che dura nel tempo? Questo volume racconta la loro storia, dai primi passi come Xero, passando per hybrid theory fino a one more light e alla rinascita con from zero, con uno sguardo anche ad alcuni progetti precedenti e paralleli: Grey Daze, Dead By Sunrise e post traumatic. “Under My Skin” va “sotto la loro pelle”, cercando il significato dietro ogni testo e traduzione, e analizzando la storia e la chimica tra le diverse componenti: con Chester Bennington e la sua personalità magnetica, l’anima rock e tormentata e una voce potente, versatile e inarrivabile; Mike Shinoda e il suo rap tagliente e i mille talenti; la chitarra distorta di Brad Delson, i ritmi di batteria incisivi di Rob Bourdon, il basso solido di Dave Farrell e il giradischi irresistibile di Joe Hahn. I sei losangelini hanno sfondato nel Duemila abbracciando sonorità nu metal con originalità, ma rapidamente hanno deciso di esplorare altri stili musicali per non confinarsi in un solo genere. Fino al 2017, quando hanno subito una tragica battuta di arresto in seguito alla dolorosa perdita del proprio frontman. Nel 2024 sono tornati con un nuovo album e una nuova cantante, Emily Armstrong, con la forza di chi ha bisogno di ricominciare da zero, senza mai dimenticare il passato. Perché per loro rinascere significa anche tramandare la propria eredità ai fan, così che possano continuare a trovare conforto e gioia nella musica. Ricordando sempre come Bennington sia riuscito, con forza e coraggio, a trasformare il suo dolore in arte, solo per salvare gli altri dai propri demoni.
22,00 20,90

Leonard Cohen. Hallelujah. Testi commentati

Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2024
pagine: 520
Nel corso dei suoi ottantadue anni di vita, conclusi il 7 novembre 2016, Leonard Cohen ha sperimentato molto. Si è distinto come giovane scrittore nella francofona Montreal e ha ceduto anche alla poesia, ma è con la musica che ha guadagnato la fama. Le sue canzoni esplorano vette e miserie dell’animo umano con lucida sincerità, ma nei loro versi si nasconde spesso più di un’interpretazione, rendendo necessario scoprire diverse chiavi di lettura che rivelino una scrittura talvolta simbolica, altre volte onirica: la Bibbia, il suo essere ebreo, il sesso. Come il suo canzoniere, anche la sua biografia si snoda fra ostinate ricerche spirituali e un’assoluta necessità di amore. Mistica e passione trovano in Cohen un’impensabile compenetrazione, una sintesi suprema che non rischia mai l’incoerenza. Tornato sulle scene di tutto il mondo dopo lunghi anni passati in un monastero buddhista, Cohen ha continuato a stupirci con le sue canzoni-poesie interpretate con una voce sempre più profonda, al limite della narrazione. Entrare nello spirito del testo diventa essenziale per impadronirsi di tutte le sfumature che esprime, per scoprire ansie di vita talmente profonde da diventare universali. È ciò che fa questo libro, un omaggio sentito e doveroso alla lunga carriera di uno dei più influenti songwriter dell’ultimo secolo. Nuova edizione aggiornata all’album “Thanks for the dance”, definito “un’opera postuma viva”
25,00 23,75

David Bowie. Fantastic voyage. Testi commentati

Libro: Libro in brossura
editore: Arcana
anno edizione: 2025
La notte del 10 gennaio 2016 la stella del rock registrata all'anagrafe come David Jones e nota al mondo come David Bowie ha concluso la sua orbita terrena e la sua luce ha repentinamente smesso di brillare, con uno di quei coup de théâtre di cui è sempre stato maestro indiscusso. Nulla era trapelato della sua battaglia - ormai evidentemente perduta — con il cancro, che lo aveva assalito nell'estate del 2014. “Blackstar”, suo 28° album di studio uscito due giorni prima della scomparsa, ha immediatamente assunto una luce diversa, si è rivelato per quello che in definitiva è: un testamento, l'ultimo atto di un uomo (prima ancora che un artista) che sta lottando disperatamente con la malattia ma sa di aver già perso la battaglia. Bowie è stato — è, e resterà - uno dei grandi padri di quella che taluni chiamano musica rock, e altri preferiscono definire più ecumenicamente pop. In cinquant’anni di carriera ha attraversato (quasi) tutti i generi e alcuni ha contribuito a crearli. Musica potente, contrassegnata da testi talora misteriosi e di ardua decifrabilità. Del resto, lui è sempre stato un maestro nel mandarti fuori strada, disseminando nei suoi testi molteplici riferimenti e facendo ampio uso della tecnica del «cut-up» di ispirazione burroughsiana. Esiste però una continuità di fondo nell'opera di Bowie e, come egli stesso ha ammesso, «in fondo alla fine ricorrono sempre gli stessi temi, che poi sono i miei interessi». Non può che essere questo, pertanto, il punto di partenza per «decodificare» le liriche di un artista che ha saputo dare una brillante forma artistica ed estetica alle proprie ansie e ai propri travagli esistenziali. Questi, a sua volta, erano i medesimi conflitti vissuti dai suoi fan; e Bowie, in tutti questi anni, non ha mai smesso - e non smetterà mai, nemmeno dopo la morte - di offrir loro quel conforto riassumibile nel metaforico abbraccio con cui concludeva i concerti degli anni Settanta: «You're not alone!».
25,00 23,75

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