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Aboca Edizioni: Saggi

Tutte le nostre collane

Viaggio nel mondo invisibile. Microrganismi, salute e cambiamento climatico. Il difficile equilibrio della vita sulla Terra

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 216
C’è un mondo dentro il nostro mondo, sotto la superficie visibile degli oggetti: batteri, virus, funghi, organismi unicellulari. I microrganismi sono gli esseri viventi più abbondanti dell’intero ecosistema terrestre. Invisibili ai nostri occhi ma onnipresenti nell’ambiente che ci circonda. Esistevano prima di noi e continueranno a farlo anche dopo. Alcuni sono “buoni”, perché contribuiscono positivamente alla salute e al nostro benessere; altri sono “cattivi” perché causano malattie. Dal loro equilibrio dipende l’intero sistema vivente, ma questo delicato legame non è immutabile: oggi, mentre la crisi climatica imperversa e la Terra si riscalda, anche l’universo invisibile dei microrganismi muta in risposta, riscrivendo silenziosamente le regole della vita. Sulla Terra esiste una rete di vita invisibile di cui facciamo parte. I microbi ne sono gli antichi tessitori: regolano i cicli del pianeta, custodiscono la salute di piante, animali e persone. Alcuni sono pericolosi, molti ci proteggono. Nel tempo fragile che stiamo vivendo, segnato da crisi sanitarie, climatiche, ecologiche ed energetiche, l’invisibile è parte della minaccia, ma può diventare anche il nostro più grande alleato. Basta prestargli attenzione e prendersene cura. A guidarci in queste scoperte è Antonella Fioravanti, scienziata di fama mondiale, a cui viene riconosciuto il merito di aver sconfitto un super patogeno che, nel corso della Storia, ha causato migliaia di vittime e seminato il terrore: l’antrace. Attraverso una strategia di sua invenzione, sviluppando cioè un nano-anticorpo capace di insinuarsi nell’armatura del batterio in modo da distruggerla, ha fatto fare un passo in avanti alla Scienza, in quel lungo cammino che ci vede impegnati nella maratona della cura delle malattie. Intrecciando le ultime scoperte scientifiche con la sua storia personale, rendendoci partecipi del suo lavoro di ricercatrice, guardando al futuro come donna di scienza e come madre, Antonella Fioravanti ha raccontato le sfide che dovremo affrontare per reagire all’impatto del cambiamento climatico sui microrganismi, un campo ancora tutto da esplorare e che lei sta indagando da vera pioniera. Questo libro, originalissimo e appassionante, è un viaggio nel microcosmo che ci abita e ci circonda, dove scienza, storia, biodiversità e meraviglia si intrecciano. Perché conoscere i microbi, oggi, non è solo una questione scientifica, ma una responsabilità verso il pianeta e l’umanità. Solo riconoscendo loro un ruolo nel nostro futuro, potremo costruirne uno sostenibile.
20,00 19,00

Il Tao della fisica. Un'indagine sulle analogie tra la fisica moderna e il misticismo orientale

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 408
A cinquant’anni esatti dalla prima pubblicazione americana, Aboca presenta la nuova edizione italiana del Tao della fisica, opera capitale e celeberrima di Fritjof Capra, uno degli intellettuali più influenti e originali del nostro tempo. L’intuizione che sta al fondo di questo grande libro, così significativo e rilevante per almeno due generazioni di lettori nel mondo, è che ogni vivente sia portatore di energia, in accordo con il flusso vitale ininterrotto che attraversa il mondo e lo modella. L’idea che ogni forma vivente partecipi alla “danza” della vita e che non esaurisca la sua funzione di singolo se non nel vortice dell’esistente che lo circonda è il frutto sorprendente e attualissimo del lavoro di avvicinamento che Capra ha compiuto tra la fisica dei sistemi complessi e il misticismo orientale, alla ricerca di un migliore equilibrio tra culture e identità diverse. Dopo mezzo secolo, per l’occasione ritradotto in italiano e corredato da nuovi capitoli d’Autore, questo libro così rivoluzionario e suggestivo continua a ispirare il pensiero internazionale più libero e ardito, ed è ormai stabilmente al centro della riflessione ecologista che vede il mondo come una complessa, vastissima rete di rapporti e relazioni.
25,00 23,75

Un mondo di rovine. Storia artistica di un’irresistibile suggestione

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 560
Le rovine emergono ai margini delle culture e delle civiltà come fenomeni sincretici e a seguito di un atto di traslazione dal passato al presente, da ciò che è scomparso a ciò che è sopravvissuto. Sono alter ego di ciò che è lasciato incompleto e rappresentano un monito ai costruttori di monumenti. Oggi, in quello che definiamo mondo civilizzato, l’uomo persegue spesso pratiche che minano i suoi valori. Sa perfettamente che deve prendersi cura delle risorse della terra ma continua ad adottare un sistema economico basato sulla “distruzione creativa”. Non solo si dedica a queste forme di sfacelo ma le ha anche rese protagoniste della sua tradizione artistica. La rappresentazione delle rovine sembra infatti suscitare un grande fascino nell’uomo fin da sempre: dalla storia della caduta di Troia alla “pornografia delle rovine” contemporanea, l’uomo è attratto dalla vista di ciò che è distrutto, danneggiato e decaduto. Coprendo una vasta gamma cronologica e geografica, dalle antiche iscrizioni egiziane ai memoriali del XX secolo, alla ricerca dell’impatto che le rovine hanno esercitato sulla storia dell’arte e della letteratura occidentali, Susan Stewart si è imbattuta sul rifiuto e la trasformazione della classicità da parte degli ambienti cristiani, sulla proliferazione di immagini di rovine nelle rappresentazioni allegoriche rinascimentali, su antichi siti di disastri e su giardini ornati con rovine artificiali. Le opere d’arte rivelano molto dell’atteggiamento che l’uomo assume nei confronti della materialità, perché rappresentano ciò che egli trova particolarmente attraente e richiedono discernimento e cura, e costituiscono la miglior riflessione che egli può produrre sui limiti e sulle possibilità del significato. Attraverso le immagini delle rovine, gli artisti e gli scrittori hanno infatti cercato di ripristinare principi morali e insegnamenti osservando la fragilità e l’inevitabile mortalità delle forme create con intenzione: Goethe, Piranesi, Blake e Wordsworth, ad esempio, hanno trovato nelle rovine un mezzo per reinventare la propria arte. In questa prospettiva, considerando l’era antropocentrica che stiamo vivendo, la natura non costituisce più lo scenario della creazione umana; piuttosto, il mondo degli uomini è diventato il teatro in cui si manifestano i fenomeni della natura. Forse, guardando al di là della dimensione del disastro che a tratti sembra inevitabile, potremmo scoprire in questa storia di rovine qualcosa di effimero – al tempo stesso bello e importante – che può guidarci verso la vita. Questa vita terrena di tempo e di processi naturali, il filo d’erba che si apre un varco nella pietra.
69,00 65,55

Sotto l'inesauribile superficie delle cose. Il paradigma della profondità nell'immaginario dell'Antropocene

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 180
Dai personaggi di Calvino ai mondi sottomarini di Rachel Carson, dai libri di Don De Lillo e Amitav Ghosh alle opere di Anselm Kiefer, dai romanzi di Jeff VanderMeer e Margaret Atwood, alle poesie di Jorie Graham, fino ai film di Robert Zemeckis e Christopher Nolan: la cultura contemporanea e le questioni ecologiche analizzate dalla prospettiva dello spazio e del tempo profondo. La profondità è un motivo ricorrente nell’immaginario contemporaneo; la rappresentazione degli spazi sotterranei e sottomarini è diventata sempre più frequente nella letteratura, nel cinema, nelle arti figurative. In particolare, risaltano sempre più spesso elementi e oggetti materiali che emergono dalla profondità: rocce, fossili, ossa, scorie, petrolio. L’attrazione esercitata dal mondo sotterrano è sempre stata forte: la scoperta di tesori sepolti o sommersi, i viaggi al centro della Terra e le discese negli inferi sono archetipi che hanno sempre avuto grandissima fortuna nel mito e nella religione, nella letteratura e perfino nella scienza. Ma la profondità nella cultura contemporanea ha un carattere specifico, che consiste nel legame con l’Antropocene, l’epoca cioè in cui l’attività umana è diventata così intensa da incidere sui processi geologici, alterando clima e struttura del pianeta. In questo libro sorprendente e ricchissimo, con esempi tratti dalla letteratura, dalla scrittura scientifica, dal cinema, dalle arti figurative, Niccolò Scaffai definisce il “paradigma della profondità” illuminando tutta la cultura contemporanea, analizzandola attraverso i cardini del testo e delle sue strutture, cioè il tempo e lo spazio, e spiegandoci come la letteratura e le altre forme dell’immaginario riescono a collegare gli spazi profondi con gli ambienti di superficie in cui si svolge la nostra esistenza. Perché conoscere, cioè accedere alla profondità, è la condizione per portare alla luce e indicare l’esempio virtuoso di una forma di vita non antropocentrica.
24,00 22,80

Il tempo delle tartarughe. Come l’animale più longevo ci insegna a prenderci cura di noi e del mondo

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 336
Le tartarughe sono creature sorprendenti. Ne esistono oltre trecentocinquanta specie diverse che si sono diffuse in tutti i continenti, mostrando talenti straordinari. Le loro storie ci rivelano nuove prospettive sul tempo e la guarigione. A differenza della maggior parte dei rettili, le tartarughe non ci spaventano: non strisciano e si muovono abbastanza lentamente perché possiamo osservarle mentre portano con grazia la loro “casa” sulla schiena. Sono antiche quanto i primi dinosauri, più antiche dei primi coccodrilli e sono in circolazione da oltre 250 milioni di anni. Hanno personalità distinte e vivono emozioni forti, ma siccome non possono contare sulle espressioni facciali dei mammiferi, agli esseri umani la cosa spesso sfugge. Sy Montgomery, straordinaria naturalista di fama mondiale, ha trascorso un lungo periodo alla Turtle Rescue League, la “Lega per il soccorso delle tartarughe”, dove vengono curate tartarughe con ferite così gravi che persino i veterinari le avrebbero date per spacciate. Ha così potuto scoprire tutto sul loro mondo e spiegarci anche perché queste creature hanno bisogno di aiuto. Come altri animali selvatici, le loro popolazioni si riducono quando case, strade e negozi spostano il loro territorio. Soffrono per l’inquinamento, il cambiamento climatico e le specie invasive. Ed esiste un commercio illegale mostruoso e omicida che tratta la loro carne, le loro uova, i loro gusci e loro stesse come merce. Ci sono tantissime cose che le tartarughe ci possono insegnare, ma quella più evidente ha a che fare con il tempo. Vivono lentamente. Respirano lentamente (in acqua fredda, una tartaruga bastarda olivacea può trattenere il respiro fino a sette ore). I loro cuori battono lentamente (la frequenza cardiaca di una tartaruga dalle orecchie rosse può rallentare fino a un battito al minuto). Muoiono lentamente. Chi, dunque, meglio delle tartarughe – esseri antichi, longevi, senza fretta, venerati come icone di serenità e persistenza – può mostrarci la via verso la saggezza e come fare pace con il tempo? Speranzoso e ottimista, questo libro è un antidoto all’instabilità del nostro mondo frenetico: mescolando con eleganza scienza e filosofia, e attingendo alle culture di tutto il mondo, ci invita tutti a rallentare e a scivolare insieme... nel tempo delle tartarughe.
26,00 24,70

Una creatura chiamata Terra. Come la vita ha trasformato il pianeta

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2025
pagine: 396
Le creature viventi non sono semplici prodotti di inesorabili processi evolutivi, sono orchestratori del loro ambiente e partecipanti alla propria evoluzione. Considerando la nostra specie come parte di una forma di vita molto più grande, come membro di un’orchestra planetaria, la nostra responsabilità verso la Terra diventa più chiara che mai. Una creatura chiamata Terra è un’esplorazione dei modi in cui la vita ha trasformato il pianeta e una celebrazione della prodigiosa ecologia che sostiene il nostro mondo. È un libro su come il pianeta è diventato la Terra così come la conosciamo, come sta rapidamente cambiando, e come noi contribuiremo a determinare che tipo di Terra erediteranno i nostri discendenti nei millenni a venire. L’idea della Terra come un immenso e interconnesso sistema vivente negli ultimi decenni sta di nuovo guadagnando consensi. Noi, e tutti gli esseri viventi, siamo molto più che semplici abitanti della Terra: noi siamo la Terra, un risultato della sua struttura fisica e un motore dei suoi cicli globali. La Terra e le sue creature si sono infatti coevolute per miliardi di anni trasformando un ammasso di roccia orbitante in un’oasi cosmica, un pianeta che respira, metabolizza e regola il suo clima. Risalendo dal profondo della crosta terrestre, nuotando tra le foreste sottomarine, arrampicandosi sulla torre di un osservatorio a metà strada tra le cime degli alberi e le nuvole, il giornalista scientifico Ferris Jabr ci svela una nuova e radicale visione della Terra in cui foreste lussureggianti rilasciano acqua, polline e batteri per evocare la pioggia; mammiferi giganti danno forma al paesaggio in cui vivono; microbi masticano la roccia per modellare i continenti; e plancton microscopico rinnova l’aria e il mare. Gli esseri umani sono l’esempio più estremo dell’azione trasformatrice della vita sulla Terra. Attraverso il consumo di combustibili fossili, l’agricoltura intensiva e l’inquinamento, abbiamo alterato diversi strati del pianeta in meno tempo di qualsiasi altra specie, arrivando a una crisi senza precedenti. Ma siamo anche in grado, in maniera unica, di comprendere e proteggere l’equilibrio del pianeta e i suoi processi di auto-stabilizzazione.
28,00 26,60

I principi sistemici della vita. Idee sulla natura e sull'ecologia umana

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 62
Fritjof Capra propone una sintesi della sua “visione sistemica della vita” che si può riassumere sulla base di quattro “principi della vita” che ne costituiscono l’essenza vera e propria. Si tratta di principi di organizzazione comuni a tutti i sistemi viventi, dai più piccoli batteri all’ampia gamma dei funghi, delle piante, degli animali e degli esseri umani. In altre parole, questi quattro principi sono incarnati in tutte le forme di vita, compresi i sistemi sociali e gli ecosistemi. Quando guardiamo allo stato del mondo di oggi, alla nostra crisi globale su diversi livelli, ciò che è più evidente è che nessuno dei nostri principali problemi – energia, ambiente, cambiamento climatico, disuguaglianza economica, violenze e guerre – può essere compreso separatamente. Sono questioni sistemiche, sono cioè tutte interconnesse e interdipendenti. E per capirle e risolverle, dobbiamo cambiare la nostra prospettiva: non considerando più il mondo come una macchina composta da elementi singoli, ma come una rete di combinazioni inseparabili di relazioni. Nel corso degli ultimi decenni, Fritjof Capra ha sviluppato una teoria originale di questa nuova comprensione della vita, un orizzonte concettuale che integra quattro dimensioni: biologica, cognitiva, sociale, ed ecologica. La versione definitiva di questa visione è raccolta nel volume di culto “Vita e natura”, scritto insieme a Pier Luigi Luisi, e pubblicato per la prima volta da Aboca nel 2014. “I principi sistemici della vita” raccoglie, ora, i concetti fondamentali di “Vita e natura” proponendoli con un linguaggio non tecnico ma suggestivo, una summa del pensiero di Capra, che dal “Tao della fisica” in poi si è distinto come uno dei pensatori più creativi e innovativi del nostro tempo. Capra ci mostra che il pensiero sistemico avanzato sarà cruciale per risolvere i principali problemi del nostro tempo e ci esorta con urgenza a mettere la vita al centro delle nostre imprese, dell’economia, delle tecnologie, e delle istituzioni sociali, ricordandoci le parole dell’attivista e scrittore David Korten: “Prospereremo nella ricerca della vita, oppure periremo nella ricerca del denaro: la scelta sta a noi”.
12,00 11,40

Perché ricordiamo. Sbloccare il potere della memoria per conservare ciò che conta

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 304
La memoria è molto più di una semplice registrazione del passato. Può plasmare ogni cosa, dalla percezione della realtà alle scelte che facciamo. È ciò che siamo e ciò che possiamo potenzialmente diventare, come individui e come società. La storia del perché ricordiamo è la storia dell’umanità. Che rapporto abbiamo con la memoria? Ci dimentichiamo le chiavi di casa infilate nella serratura o il nome di una persona che abbiamo appena conosciuto? Per apprezzare appieno gli strani e meravigliosi modi in cui il cervello cattura il passato, dobbiamo porci domande precise su come funziona la memoria e perché, partendo dai meccanismi che si sono evoluti per affrontare le sfide della sopravvivenza. I nostri antenati, infatti, avevano bisogno di dare priorità alle informazioni che potevano aiutarli: quali bacche erano velenose, quali persone erano più propense ad aiutarli o tradirli, dov’era l’acqua fresca da bere... Dimentichiamo, insomma, perché dobbiamo dare priorità a ciò che conta in modo da poter utilizzare quelle conoscenze al momento giusto. I nostri ricordi sono dinamici, malleabili e talvolta imprecisi perché il nostro cervello è stato progettato per navigare in un mondo in costante cambiamento: è stato progettato per dimenticare. Questa consapevolezza può aiutarci ad affrontare le attività quotidiane ma anche le sfide che ci fanno più paura, come la perdita della memoria con l’avanzare dell’età. Ma può anche farci reinterpretare eventi passati permettendoci di guarire i traumi, eliminare i pregiudizi, imparare più velocemente. "Perché ricordiamo" è una lettura profondamente illuminante e suggestiva che svela il ruolo nascosto che la memoria gioca nelle nostre vite, in cui il neuroscienziato e psicologo Charan Ranganath, pioniere assoluto nel suo campo, ha condensato più di trent’anni di studi riformulando radicalmente il modo in cui concepiamo l’atto del ricordare. Non è un libro su “come ricordare tutto” ma un viaggio alla scoperta dei nostri processi cerebrali che ci farà capire, con un linguaggio sempre accessibile, come la memoria possa influenzare le relazioni, le scelte, la nostra identità e l’ambiente sociale in cui viviamo, per ricordare ciò che vogliamo veramente conservare e usare il nostro passato per navigare nel futuro.
25,00 23,75

La nuova scienza dell'alimentazione. Dal fallimento delle diete «meteore» al benessere duraturo della salute consapevole

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 240
Un viaggio di rinnovamento del pensiero scientifico, applicato all’alimentazione quotidiana. Conoscere il nostro corpo significa saper scegliere come nutrirlo per proteggerlo e prevenire l’invecchiamento, l’obesità e l’insorgenza di patologie. La conoscenza genera salute. La nuova scienza della alimentazione è un approccio ecologico e consapevole al cibo e al suo rapporto con il nostro corpo. Ci siamo ormai resi conto che, nell’ultimo secolo, il valore nutrizionale di ciò che abbiamo messo sulla nostra tavola, purtroppo, è diminuito: gli alimenti, manipolati e processati dalla tecnologia industriale, ottenuti da un’agricoltura estensiva e da allevamenti animali intensivi hanno perso i requisiti di sicurezza e qualità che garantiscono una dieta sana ed equilibrata e sono sempre più saturi di molecole dannose per la nostra salute. È invece fondamentale comprendere il funzionamento del nostro organismo e quel che accade al suo interno quando mangiamo: solo così potremo superare la visione “termica” basata sul calcolo giornaliero delle calorie, ormai obsoleta, e passare a una visione “sistemica” basata sullo studio delle molecole, che privilegia la corretta combinazione dei nutrienti contenuti negli alimenti, per riallineare l’asse che collega l’intestino al cervello ristabilendo così un dialogo biologico tra i singoli organi corporei. Pier Luigi Rossi, medico con più di trent’anni di esperienza, ideatore del metodo molecolare di alimentazione consapevole, ci guida in un nuovo e definitivo viaggio di conoscenza con i piedi ben piantati nella terra della scienza. Ci fornisce tutti gli strumenti per organizzare i pasti quotidiani, attraverso semplicissimi schemi e tabelle, guidandoci passo passo in un viaggio controcorrente. Il suo metodo alimentare si configura, infatti, non solo come un percorso individuale, ma piuttosto come un progetto culturale e comunitario, e promuove un approccio One Health, in cui la salute delle persone, degli animali e dell’ambiente viene finalmente riconosciuta come un’unica entità interconnessa.
19,50 18,53

Nel cuore degli altri. Quando arte, musica, letteratura e cinema aiutano a raccontare la medicina

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 264
Il cuore è un barista che shakera e versa sangue come un pazzo. Il cervello è il suo cliente più impaziente, uno che se ne va dopo pochi minuti se non viene servito con la gittata sistolica da cento millilitri di un Martini o di un Bloody Mary, in un calice o in un tumbler medio. Settanta volte al minuto, ventiquattro ore al giorno, trecentosessantacinque giorni all’anno, una vita. Miliardi di bicchieri. Il cuore è un bartender di Manhattan che non dorme mai. Quello del cuore è un suono semplice e necessario. Lo sa Gabriele Bronzetti, che ha visto suo padre morire di scompenso cardiaco, e forse anche per questo ha deciso di diventare un cardiologo. E lo sanno i genitori di Francesco, quando lo sentono per la prima volta, e insieme a una gioia infinita provano anche il terrore più profondo nell’apprendere che la parte sinistra del cuore di loro figlio, quella che per tutta la vita dovrà reggere la maggior parte del mestiere di battere, è di fatto inesistente. Il cuore è l’organo muscolare, vascolare e nervoso più complesso che abbiamo. Racchiude forze primordiali così sofisticate che qualcosa si può inceppare per una sola lettera sbagliata nell’intera biblioteca di DNA chiusa dentro il nucleo cellulare. Un cardiologo, d’altra parte, è come un orologiaio. Per quanto conosca quelle quattro stanze battenti, non potrà mai entrare nel tempo. Smonta e rimonta i meccanismi come un bambino, fino a quando prova a chiedere aiuto... È così che Gabriele Bronzetti si è rivolto alla letteratura, alla musica, all’arte, al cinema – potentissimi strumenti di narrazione capaci di trasfigurare la realtà, di illuminarla con un senso più completo, di renderla meno difficile da sopportare – per instaurare innanzitutto un dialogo empatico e simbolico con i suoi pazienti, per guidarli attraverso un percorso allegorico che più facilmente potesse aiutarli a sublimare il dolore, e poi per raccontare a noi la sua professione e i casi clinici che più lo hanno toccato da vicino nel corso della sua lunga carriera. Di fronte a un ecocardiogramma, in un ambulatorio, o in sala operatoria, tra cortocircuiti e parallelismi in cui la vita si specchia continuamente nell’arte, Gabriele Bronzetti mette in scena uno spettacolo che parla a tutti, perché tutti prima o poi dovremo fare i conti con il nostro cuore. Scopriremo, così, come funziona e si ammala questo muscolo favoloso e soprattutto perché, nonostante i disinganni della scienza, il cuore sia ancora da considerare la sede abusiva dell’anima.
20,00 19,00

Ha sempre fatto caldo! E altre comode bugie sul cambiamento climatico

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 176
In oltre vent’anni di esperienza nel campo della meteorologia e della climatologia, Giulio Betti ha visto crescere, insieme alla temperatura globale, anche la platea di persone interessate, in forme diverse, al cambiamento climatico. Domande, riflessioni e dubbi assolutamente leciti convivono con teorie bislacche, provocazioni, fake news e mezze verità che molto spesso nascono e si amplificano sui social media ma poi, purtroppo, finiscono sui principali mezzi d’informazione senza essere contestualizzate a dovere. Nonostante la climatologia sia una materia scientifica multidisciplinare tutt’altro che semplice, ultimamente è diventata il “naso di Cyrano” sul quale chiunque si sente autorizzato a dire la sua. Ma perché così tanta attenzione? La risposta è semplice: le oscillazioni del clima influenzano le nostre abitudini e la nostra vita, lo fanno da sempre, mettendo l’umanità nelle condizioni di prosperare o regredire. Il caldo in estate o il freddo in inverno, la neve in montagna o la pioggia in autunno: fanno parte di noi, ci fanno sentire al sicuro. L’attuale trasformazione impatta proprio sulla quotidianità, minacciando lo stile di vita e quindi il nostro benessere. Tocca sia la sfera intima e personale che i grandi interessi economici e politici. Ha sempre fatto caldo! mette ordine, in maniera scientificamente ortodossa ma con un linguaggio semplice (e molto spesso divertente), al caos e alle banalizzazioni che hanno svilito il dibattito pubblico sul cambiamento climatico. Una guida che aiuterà i non esperti a orientarsi tra le leggende più diffuse – Annibale che valica le Alpi con gli elefanti, Erik il Rosso che approda in Groenlandia, il ruolo dell’attività solare e della CO² nell’aumento delle temperature, il ritiro dei ghiacciai, l’innalzamento dei mari –, veri e propri “classici” della disinformazione, ma saprà anche fornirci le chiavi della speranza attraverso esempi concreti di lotta al cambiamento climatico che funzionano e portano benefici tangibili a livello sociale ed economico.
19,50 18,53

Non è la fine del mondo. Come possiamo costruire un pianeta sostenibile

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 456
Le emissioni di carbonio pro capite sono diminuite, la deforestazione ha raggiunto il picco negli anni '90, l'aria che respiriamo oggi è più pulita rispetto a secoli fa. Saremo la prima generazione a lasciare il mondo in uno stato migliore di come lo abbiamo trovato. La maggior parte dei giovani oggi avverte una forte incertezza nei confronti del futuro. È un sentimento che può arrivare a essere devastante e può toccare tutti, a prescindere dalle condizioni di benessere in cui uno vive. Hannah Ritchie si sentiva così, minacciata e impaurita, angosciata dall'idea che questo pianeta non avesse un futuro. Per sopravvivere, ha messo in campo tutte le sue doti di ricercatrice accademica iniziando a raccogliere ed elaborare dati a supporto di una nuova tesi: lungi dall'essere l'ultima generazione che vivrà sulla Terra, i giovani di oggi hanno la possibilità concreta di diventare la prima generazione nella storia dell'umanità a raggiungere effettivamente la sostenibilità, lasciando il mondo in uno stato migliore di come lo hanno trovato. Con questo libro audace e radicalmente pieno di speranza, ricco di studi, indicazioni pratiche e grafici illuminanti, Ritchie ci aiuterà ad allargare lo sguardo e a riconsiderare quasi tutto ciò che ci è stato detto sull'ambiente e la crisi climatica, sfidando l'idea, comunemente accettata, che i primi esseri umani vivessero in modo sostenibile in contrapposizione allo stile di vita contemporaneo, ritenuto intollerabile per il proprio impatto sull'ecosistema. Ribaltando alcuni falsi miti su cui abbiamo costruito la nostra coscienza ambientalista – dall'esaltazione dell'alimentazione a chilometro zero e della vita in campagna, alla demonizzazione della sovrappopolazione, delle cannucce in plastica e dell'olio di palma –, non è la fine del mondo ci fornirà gli strumenti per capire su cosa dobbiamo concentrarci urgentemente per poter consegnare un pianeta sostenibile alle generazioni future. Questi problemi sono enormi. Ma sono risolvibili. Non siamo condannati. Possiamo costruire un futuro migliore per tutti. Trasformiamo questa opportunità in realtà.
28,00 26,60

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