Nel 2004 Sylvain Tesson intraprende un viaggio estremo: 10.000 chilometri a piedi dalla Siberia all'India, sulle tracce dei prigionieri evasi dai gulag sovietici durante la seconda guerra mondiale. Attraversando steppe, deserti e montagne, Tesson racconta la bellezza selvaggia dei luoghi, l’incontro con culture ancestrali e il senso profondo della libertà. Un'avventura che diventa meditazione sulla solitudine, la resistenza e il desiderio di evasione dall’omologazione del mondo moderno.