Nel suo quattordicesimo viaggio nel Cosmo, accuratamente raccontato nelle Memorie di un viaggiatore spaziale, il capitano Ijon Tichy ha visitato il pianeta Enteropia, dove, tra le altre avventure, ha partecipato a una caccia ai mastodontici cordelli. Anni dopo, in Svizzera, all'Istituto di Macchine Storiche, scopre di essere stato vittima di un fraintendimento: quello che ha esplorato era solo un satellite allestito a scopi museali e ricreativi, una specie di parco a tema. E ora la Sciallania, la principale nazione di quel lontano mondo, chiede una rettifica. A Ijon non resta che imbarcarsi ancora una volta e tornare a Enteropia - che in realtà si chiama Entia - per rendersi conto di come stanno davvero le cose. Opera dalla straordinaria inventiva linguistica, in perfetto equilibrio tra serio e grottesco, Il sopralluogo (1982) vede la luce in italiano per la prima volta, nella traduzione di Luca Bernardini. Con i suoi molteplici significati e livelli di lettura, il romanzo adombra la contrapposizione politica e ancor più sociale tra un Occidente liberale, tecnologicamente avanzato ed economicamente prospero, e uno Stato totalitario arretrato. Ma ancor più si diverte a mettere in scena un futuro in cui, tra accelerazione tecnologica, intelligenza artificiale e bioingegneria, eticosfera e immortalizzazione, le macchine prendono sempre più il sopravvento sugli esseri umani.