Nel cuore del femminismo digitale, un gruppo di attiviste molto seguite costruisce la propria reputazione sull’impegno contro il linguaggio d’odio, la cultura della sorellanza e la lotta contro il patriarcato. Ma dietro le schermate dei loro profili impegnati si nasconde una realtà ben diversa: chat segrete denominate “Fascistella” e “Commando transfemminista” in cui la “sorellanza” diventa un campo di battaglia, le altre attiviste vengono insultate, i nemici meritano gogne digitali travestite da call out e gli uomini sospettati di essere “abuser” vengono inseriti in liste di proscrizione. Attraverso documenti inediti e riflessioni più ampie sulla pericolosa deriva del femminismo radicale, Chat-tivismo ricostruisce la storia di un gruppo di influencer e attivisti che, in pubblico, denuncia il linguaggio della violenza e nelle proprie chat di gruppo finisce per riprodurre la stessa violenza che denuncia. Un’inchiesta sul potere, l’ipocrisia e le dinamiche tossiche della “sorellanza digitale” ma, soprattutto, sulla fragilità dell’attivismo online quando in nome della visibilità, della viralità e della guerra culturale, si cancella il pensiero critico e si ricorre alla giustizia fai da te. che, in pubblico, denuncia il linguaggio della violenza e nelle proprie chat di gruppo finisce per riprodurre la stessa violenza che denuncia. Un’inchiesta sul potere, l’ipocrisia e le dinamiche tossiche della “sorellanza digitale” ma, soprattutto, sulla fragilità dell’attivismo online quando in nome della visibilità, della viralità e della guerra culturale, si cancella il pensiero critico e si ricorre alla giustizia fai da te.