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Il prisma, l'uovo, l'esorcismo. Meneghello e il dispatrio

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Il prisma, l'uovo, l'esorcismo. Meneghello e il dispatrio
Titolo Il prisma, l'uovo, l'esorcismo. Meneghello e il dispatrio
Autore
Collana La modernità letteraria, 76
Editore Edizioni ETS
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 200
Pubblicazione 02/2021
ISBN 9788846759412
 
19,00 18,05
 
Risparmi: €  0,95 (sconto 5%)

 
Due fulcri d’indagine ancora poco esplorati guidano la rilettura dell’opera di Meneghello: lo «shock» linguistico-culturale del dispatrio e lo stigma della «diseducazione» introiettata durante il Ventennio. Fu, infatti, per «strapparsi di dosso il fascismo» (Starnone) ed estirpare da sé le strutture mentali impiantate dal regime che Meneghello espatriò, arrivando ad acquisire, attraverso la palingenesi della nuova lingua, il distacco e l’ironia necessari per “tirare il collo alla retorica”, cauterizzare il senso di vergogna di essere stato egli stesso fascista ed essere sopravvissuto alla guerra civile (la Resistenza). Secondo questa prospettiva, tutta la sua opera può leggersi unitariamente come «an exercise in exorcism», e il rapporto tra le tre lingue (dialetto maldense, italiano, inglese) come un continuo trapianto e trasporto che conferisce alla scrittura «singolari proprietà prismatiche».
 

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