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La metafisica della presenza dell'assenza. Due conferenze

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La metafisica della presenza dell'assenza. Due conferenze
Titolo La metafisica della presenza dell'assenza. Due conferenze
Autore
Collana Antropologia della libertà, 3
Editore Mimesis
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 86
Pubblicazione 02/2016
ISBN 9788857523545
 
10,00 9,50
 
Risparmi: €  0,50 (sconto 5%)

 
"Ora". Questa rappresentazione del senso per evocazione di una temporalità coniuga diverse forme dell'"essere" ma tutte hanno questo in comune: "senso" significa presenza. La "coscienza" è sinonimia di questo "ora" in quanto entrambi sono la trascrizione di una metafisica della presenza. "Ora-coscienza di": una rappresentazione compone la cognizione determinata da questa metafisica, tale è la condizione del nostro sapere. "Rappresentazione" di un sapere, un non-saputo appartiene al campo del sapere. Ogni sapere, infatti, è sapere che implica una rappresentazione di un non-saputo che esso istituisce in questo modo stesso che lo costituisce come sapere. Il sapere implica il pensiero di un "medesimo" dal momento che esso pone la questione del non-saputo in quanto tramite il solo sapere si pensa il non-saputo e poiché questo al-di-là di un sapere tramite il solo sapere implica necessariamente l'invocazione di un "medesimo". (Prima conferenza) "Il non-saputo collegato al sapere, non smetto di ripeterlo, è la possibilità di pensare ciò tramite cui, come, il sapere ripresenta, il sapere sa, ma anche come trasforma, ricompone le conoscenze. Nel suo modo di non porre correttamente la questione del non-saputo, Jacques Lacan illustra alla perfezione quello che dico nella mia prima conferenza". (Seconda conferenza)
 

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