Il suo Mulholland Drive è stato eletto miglior film del XXI secolo. Il suo Eraserhead era uno dei film preferiti di Stanley Kubrick. Il suo Twin Peaks ha cambiato la storia della televisione, due volte. Il suo ciuffo era inconfondibile come quello di Elvis Presley. Cineasta, pittore, musicista, sound designer, attore, costruttore di mobili, youtuber, sognatore di mondi, bevitore di caffè e ambasciatore della meditazione trascendentale, David Lynch (1946-2025) è stato un maestro e una star. Le sue opere enigmatiche da sempre catturano gli spettatori di tutto il mondo sospendendoli fra due estremi: l’orrore e la beatitudine, funghi atomici e torte di ciliegie. Con uno stile che sa unire analisi critica e linguaggio pop, Matteo Marino ci accompagna dietro le tende rosse provando a decifrare i passaggi più oscuri di Strade perdute, Mulholland Drive, Inland Empire e Twin Peaks – Il ritorno, coinvolgendo per estensione tutta l’opera lynchiana, compresi progetti rimasti nel cassetto come Ronnie Rocket e Unrecorded Night. Dalla spiritualità vedantica alle scoperte della fisica quantistica, dai mandala buddhisti all’arte surrealista, da Il Mago di Oz alla serialità televisiva, un viaggio della mente e del cuore alla ricerca della strada per tornare a casa.