Ci manchi, mi manchi tanto Lucio. Per una volta – ti prego – di’ la verità, vecchio bugiardo. Il tuo è stato solo uno scherzo. Non un addio! Marino Bartoletti rievoca i ricordi più intimi di Lucio Dalla, svela aneddoti spesso inediti, riporta le frasi dette e quelle rimaste finora nel cuore. Caro Lucio ti scrivo è la testimonianza di una vita fatta di passioni comuni – il calcio, la pallacanestro, i fumetti, con la musica a fare da sfondo –, ma anche di singolari episodi privati, dall’inizio del loro rapporto alla serata finale del Festival di Sanremo 2012, quando si sorrisero e si abbracciarono per l’ultima volta. Caro Lucio ti scrivo, perché credo di non averlo mai fatto. O forse sì, ma non sono sicurissimo. Potrebbe essere accaduto verso l’autunno del 1970, poco prima di conoscerci. Di certo non avevo mai incontrato – né mi sarebbe mai più accaduto di incontrare – un esemplare come te. Potrei anche aggiungere un amico come te. E persino un genio come te. Ma, pur sapendo che non faresti nulla per schermirti, non vorrei sprecare subito le mie cartucce. Tutto cominciò con “Pressing”, un giornalino di provincia che parlava di basket…