Protagonisti del pensiero giuridico-politico del ventesimo secolo, Hans Kelsen e Carl Schmitt sono esponenti di due dottrine significativamente diverse. Il modello formale-procedurale di democrazia kelseniano, nonché la rispettiva lettura costituzionale, si differenziano dalla forte caratterizzazione sostanziale che Schmitt compie della forma di governo democratica e della sua costituzione, con una modalità ed intensità tali da spingere inevitabilmente il lettore a porli l'uno accanto all'altro per un confronto più approfondito. Ne scaturisce una lettura integrata di due visioni antitetiche, ma al tempo stesso complementari, i cui punti di forza e gli altrettanti limiti teoretici, aiutano a comprendere le complesse problematiche della democrazia.