Superata, per merito della tecnologia, la faticosità di alcune mansioni, alla visione di un lavoro-necessità finalizzato alla sola produzione di reddito, si va sostituendo la visione di un lavoro-bisogno in termini di sicurezza, autorealizzazione, identità. La mutata concezione del lavoro comporta il sorgere di nuovi modelli relazionali tra individuo e organizzazione e promuove un processo di valorizzazione del fattore umano, che da costo diventa risorsa da sviluppare. La sintesi tra strategie produttive e risorse umane si realizza attraverso nuove forme di politica gestionale e di formazione professionale, in un processo di partecipazione e coinvolgimento orientato alla qualità del prodotto, oltre che dei rapporti tra impresa e lavoratore.