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L'enactment nella relazione terapeutica. Caratteristiche e funzioni

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L'enactment nella relazione terapeutica. Caratteristiche e funzioni
Titolo L'enactment nella relazione terapeutica. Caratteristiche e funzioni
Autore
Collana Psicologia clinica e psicoterapia
Editore Raffaello Cortina Editore
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 109
Pubblicazione 02/2017
ISBN 9788860308825
 
14,00 13,30
 
Risparmi: €  0,70 (sconto 5%)

 
Partendo da una rassegna aggiornata della letteratura psicoanalitica, che mette a confronto la concezione dell'enactment nel modello teorico delle relazioni oggettuali e in quello relazionale, l'autore propone una personale riflessione teorico-clinica sull'enactment, intendendolo come una messa in atto, da parte del paziente, di memorie traumatiche depositate in aree "disaggregate" del proprio Sé, che fanno risuonare nel terapeuta contenuti protopsichici del suo inconscio personale responsabili di una temporanea dissociazione corpo-mente. Si tratta quindi di una comunicazione fra inconsci. Ma a quale tipo di inconscio bisogna fare riferimento? Prendendo spunto dalla propria esperienza clinica, l'autore suggerisce che si tratti dell'inconscio non rimosso, ovvero di un inconscio primitivo, pre-riflessivo, pre-verbale, un organo emotivo-ricettivo capace, nei soggetti sani, di intercettare il segnale emotigeno e di inviarlo all'altro inconscio, quello rimosso, perché possa essere simbolizzato e mentalizzato: una capacità, questa, che risulta gravemente compromessa nei cosiddetti pazienti difficili. In sintesi, il riferimento all'inconscio non rimosso porta a interpretare l'enactment come un temporaneo blackout di tipo dissociativo, che assume una fondamentale importanza per raggiungere quei nuclei emotivi del paziente esclusi dal circuito della simbolizzazione e dell'elaborazione verbale.
 

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