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Ladri di biciclette. L'Italia occupata, la guerra civile 1943-1945, la memoria riluttante

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Ladri di biciclette. L'Italia occupata, la guerra civile 1943-1945, la memoria riluttante
Titolo Ladri di biciclette. L'Italia occupata, la guerra civile 1943-1945, la memoria riluttante
Autore
Collana Zonafranca
Editore Rubbettino
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 174
Pubblicazione 06/2023
ISBN 9788849876482
 
15,00 14,25
 
Risparmi: €  0,75 (sconto 5%)

 
Capolavoro dei neorealismo, "Ladri di biciclette" è tra le prime testimonianze di come la maggioranza degli intellettuali italiani non abbia avuto il coraggio di rappresentare senza reticenze, con le sue luci e le sue tragiche ombre, il periodo che va dal 25 luglio 1943 alla Liberazione del 25 aprile 1945. Camuffare, distorcere, sorvolare, occultare: queste furono le parole d’ordine. "Ladri di biciclette" fu tratto da Vittorio De Sica e Cesare Zavattini dall’omonimo romanzo di Luigi Bartolini. Il film racconta nel 1948 la Roma affranta del dopoguerra, che con fatica, come tutta l’Italia, cerca di rinascere. Ma il romanzo narra di un furto avvenuto nel settembre 1944, quando la città, dopo quella nazista, subisce l’occupazione angloamericana. È il biennio della guerra di Mussolini perdura, la guerra che gli italiani non volevano. Il biennio della morte della Patria, della guerra civile, di chi combatte e di chi sta a guardare, dalla casa in collina di Cesare Pavese. Il tempo della sofferenza e dell’ambiguità. Scavare nelle riviste, nei diari, nelle memorie, nella cinematografia dell’epoca, aiuta a comprendere perché sia stato così difficile fare collettivamente i conti con quel passato.
 

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