Privilegiando come oggetto di analisi la condizione del soggetto lavorativo, l'autrice assume a fenomeno simbolico del post-fordismo il mobbing, contrapposto e misurato a ridosso dell'altro fenomeno, l'alienazione, paradigmatico del male di lavorare del fordismo. Tali fenomeni, che sono funzionali a fornire la chiave di lettura di differenti modelli di organizzazione del lavoro e della società, oltre ad essere trattati con l'ausilio di teorie interpretative consolidate nel dibattito sociologico, assumono una veste innovativa, in quanto sono esplorati in relazione a due categorie concettuali, quella di isolamento con riferimento all'alienazione e quella di solitudine con riferimento al mobbing.