Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Popolari addio? Il futuro dopo l'abolizione del voto capitario

Consulta il prodotto

sconto
5%
Popolari addio? Il futuro dopo l'abolizione del voto capitario
Titolo Popolari addio? Il futuro dopo l'abolizione del voto capitario
Autori ,
Collana Sì sì no no, 2
Editore Guerini e Associati
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 136
Pubblicazione 05/2015
ISBN 9788862505826
 
13,50 12,83
 
Risparmi: €  0,67 (sconto 5%)

 
Un colpo al cuore? Ma perché mai? Il decreto Renzi di riforma delle grandi banche popolari accende il dibattito fra sostenitori e critici, qui rappresentati da Franco Debenedetti e Gianfranco Fabi. Il confronto fra loro è introdotto da Giulio Sapelli, per il quale il problema non è contrastare l'innovazione ma salvaguardare il rapporto fra banca e territorio, e da Lodovico Festa, il quale ritiene che bisognerebbe evitare l'ennesimo intervento sulle banche senza visione sistemica. Il modello cooperativo "una testa un voto", argomenta Debenedetti anche in base a personali esperienze, dà luogo a opacità e disfunzionalità gestionali. Smarrito l'originario spirito mutualistico, l'adozione del modello "un'azione un voto" da tempo sarebbe stata vantaggiosa; ora, con l'unione bancaria, diventa non procrastinabile. Fabi, invece, vede la riforma come un giallo: "C'è la vittima: le grandi banche popolari. C'è il colpevole: il Governo. C'è l'arma del delitto: il decreto legge del 20 gennaio. Ci sono i complici: il Parlamento. C'è il mandante: la Banca d'Italia e, in secondo piano, la Banca centrale europea".
 

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.