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Atlante del passato perduto. Come l'Antropocene sta distruggendo il patrimonio culturale dell'umanità

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Atlante del passato perduto. Come l'Antropocene sta distruggendo il patrimonio culturale dell'umanità
Titolo Atlante del passato perduto. Come l'Antropocene sta distruggendo il patrimonio culturale dell'umanità
Autore
Collana BUR Saggi
Editore Rizzoli
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 320
Pubblicazione 09/2025
ISBN 9788817191357
 
15,00 14,25
 
Risparmi: €  0,75 (sconto 5%)
 
Prossima pubblicazione, disponibile dal 09-09-2025
La piramide Maya di Nohmul, le caverne preistoriche nella Gola di Juukan in Australia, i siti archeologici della regione di Assuan in Egitto, il grande Lago d’Aral. Che cos’hanno in comune questi luoghi del passato? Sono perduti per sempre. Cancellati da azioni umane come la costruzione di strade, edififici e grandi dighe, l’estrazione mineraria o lo sfruttamento agricolo intensivo. Da quasi settant’anni l’impatto umano sul pianeta e sul nostro passato è incrementato vertiginosamente dando vita ad una nuova epoca: l’Antropocene. Un’era in cui per costruire il presente e il futuro stiamo distruggendo il passato. È questa la realtà, che Federico Zaina, archeologo ed esperto di patrimonio culturale, vuole raccontarci dopo un decennio di studi e ricerche. Dalla Mesopotamia alla laguna di Venezia, dall’antica Persia fifino all’iconica Angkor Wat, si disegna così una mappa dei siti culturali perduti o a “rischio di estinzione” che oggi è più che mai necessario conoscere e apprezzare. Con questo "Atlante del passato perduto", Zaina ci consente fare un viaggio in luoghi della Terra tanto signifificativi quanto oggi ormai inaccessibili. Allo stesso tempo lancia un potente monito, “un grido di dolore, a cui segue una chiamata all’azione”. Perché le testimonianze del passato custodiscono da sempre la memoria che nutre il presente, ed è poi quindi “impossibile proiettarci nel futuro senza avere una storia dei contenuti, una memoria di chi siamo”.
 

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