Questo volume raccoglie una selezione di scritti che Eugène Minkowski ha dedicato, tra il 1948 e il 1959, al rapporto tra psicopatologia, filosofia e psicologia. Alla luce di un’originale concezione della malattia mentale come alterazione della temporalità vissuta, l’autore dialoga qui con le principali istanze filosofico-psichiatriche a lui contemporanee: dal bergsonismo alla fenomenologia husserliana, dalla psicopatologia di Jaspers e Binswanger alla psicoanalisi di Freud e al biologismo riduzionista. Ne emerge una vera e propria introduzione alla fenomenologia clinica, il cui obiettivo è duplice: superare l’approccio puramente medico-nosografico al disturbo mentale e valorizzare l’orizzonte esistenziale di ogni paziente per metterne in luce le modificazioni strutturali. L’ampio saggio introduttivo e il ricco apparato di note storico-critiche permettono anche al lettore meno esperto di confrontarsi con un universo teorico ancora attuale non soltanto a livello clinico-psicopatologico, ma anche filosofico-scientifico.