L’avvento del digitale rappresenta molto più di un incremento dei servizi tecnologici a disposizione dell’uomo: i sistemi basati sulla parola e sulla scrittura vengono progressivamente superati da quelli dominati dalle operazioni digitali e dagli algoritmi di apprendimento automatico. Se la digitalizzazione pervasiva può apparire come una minaccia per la democrazia e per la convivenza civile, l’ulteriore frontiera di questa rivoluzione culturale è un’integrazione dell’intelligenza artificiale con l’intelligenza umana. Una collaborazione creativa, all’insegna della fisica quantistica, che permetta la connessione tra umano e non umano, tra uomini, sistemi informatici e pianeta. Un salto quantistico già alle porte, al quale occorre giungere preparati.