Mura turrite, piazze, case, chiese: architetture, immagini e simboli parlano della nascita del sentimento cittadino, di come uomini e donne del Medioevo hanno vissuto, rappresentato e raccontato lo spazio urbano. Armata della consueta finezza di indagine, Chiara Frugoni ci accompagna attraverso la cultura figurativa, le cronache e i testi coevi in un viaggio alla scoperta della città medievale e del suo immaginario: un luogo costruito prima di tutto per difendersi da ciò che è fuori ? il pericolo, i nemici, il caos, la natura selvaggia. Se le mura segnano il confine tra disordine e civiltà, gli edifici religiosi, protetti da muri sacri, diventano simbolo di una difesa delle anime. Quali emozioni e sentimenti suscitava la città nei suoi abitanti, quali messaggi spirituali trasmetteva il suo assetto materiale, quale società si rifletteva in quell'agglomerato fatto di palazzi, chiese, statue, case, vicoli e piazze? E quando gli «abitanti» diventano «cittadini»? Dalla città di pietre alla città di uomini il percorso si compie attraverso trasformazioni profonde, mentre una nuova coscienza urbana prende forma, più laica, legata alla rivalutazione delle arti, al lavoro, al brulicare dei mestieri, allo sviluppo della vita pubblica e associativa. Da Milano a Napoli, da San Gimignano a Firenze, Perugia, fino a Siena e al grande affresco del Buon e del Mal Governo di Ambrogio Lorenzetti: ovunque la città è teatro di potenti tensioni ideali e politiche.