Questo libro rappresenta una testimonianza del percorso di ricerca da parte di un gruppo di psicologi che si raccolgono nella Società Italiana di Psicologia della Religione. La questione si è aperta dopo l'11 settembre 2001, quando il fondamentalismo terrorista islamico si è manifestato come propellente di ordigni di guerra. Lo sgomento iniziale si è fatto interrogazione autoimplicante: dove erano gli psicologi? Dove erano prima, dopo e durante gli attentati? Si è dovuto concludere che gli psicologi occidentali erano "dentro" le torri, all'interno e solidali con quella cultura che le aveva volute come simbolo del potere economico occidentale. Una cultura dimentica del fatto che al di fuori di quelle torri c'erano due terzi dell'umanità.