Questo libro è una raccolta di voci diverse ma convergenti: insegnanti, ricercatori, studiosi che vivono quotidianamente il mondo della scuola e trovano insoddisfacente il modo in cui le questioni educative vengono oggi trattate nel dibattito pubblico. "Contro la scuola neoliberale" vuole essere un vero e proprio manuale di resistenza per i docenti, per fronteggiare l’attacco ideologico che subiscono in ogni aspetto del loro lavoro: dalla formazione iniziale e permanente all’attività didattica quotidiana, fino al rapporto con gli studenti, le famiglie e le istituzioni. Gli interventi non si limitano a una riflessione interna al sistema scolastico, ma lo interrogano come luogo di produzione e riproduzione dei rapporti sociali, in particolare quelli di classe. Partendo da una prospettiva critica, il libro affronta le trasformazioni recenti dell’istruzione pubblica, dall’aziendalizzazione al paradigma delle competenze, dalle riforme autoritarie al ricatto dell’innovazione. Gli autori rivendicano il ruolo della scuola pubblica come spazio di conoscenza, di conflitto, di emancipazione a partire dalla concreta esperienza dei docenti intesi come lavoratori del sapere. È solo assumendo la scuola pubblica come luogo di resistenza alla potenza pervasiva del mercato che essa può riguadagnare la centralità che le spetta: perché è nel lavoro docente, nella trasmissione del sapere e in una relazione educativa emancipata dall’autoritarismo, dalla logica dell’efficienza e dalle astrazioni pedagogizzanti che emerge la possibilità di un progetto conflittuale e condiviso di libertà. Con contributi di Emanuela Bandini, Roberto Contu, Rossella Latempa, Daniele Lo Vetere, Marco Maurizi, Marina Polacco, Attilio Scuderi, Emanuele Zinato. Prefazione e cura di Mimmo Cangiano.