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Aree di confine. Cosa, corpo, parole tra filosofia e psicoanalisi

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Aree di confine. Cosa, corpo, parole tra filosofia e psicoanalisi
Titolo Aree di confine. Cosa, corpo, parole tra filosofia e psicoanalisi
Curatori ,
Collana Filosofie, 527
Editore Mimesis
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 167
Pubblicazione 11/2017
ISBN 9788857541730
 
16,00 15,20
 
Risparmi: €  0,80 (sconto 5%)

 
Da quell’angolo sordido che può diventare il corpo (Bonacchi) il libro esplora il freudiano misterioso salto dalla mente al corpo quando accade di tenere a corpo qualcosa in attesa che possano compiersi mentalizzazioni che rendano mentalizzabile il non mentale, poiché pur dimenticate, queste cose continuano a esistere in un qualche modo arcaico nella nostra mente, a operare, a farsi sentire (Bion). Filosofi, traduttori, psicoanalisti indagano come e cosa avvii la traduzione-trasformazione che consente all’incomprensibile di diventare pensiero, al simbolo metafora e all’inerte cosa psichica. In tale luce il testo esplora l’inquietudine prodotta dall’alterità, quando questa minaccia l’identità soggettiva (Levinas), poiché sia l’inconscio che il nuovo che s’impone con le biotecnologie possono essere vissuti come alterità perturbante per l’identità e come una minaccia per il pensiero. Dal momento che la matrice di corpo, cosa e parola è comune, che accade se le parole non indicano più significati ma sono la cosa che indicano?
 

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