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Scorciatoie postcoloniali. Morfologia letteraria del racconto postcoloniale

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Scorciatoie postcoloniali. Morfologia letteraria del racconto postcoloniale
Titolo Scorciatoie postcoloniali. Morfologia letteraria del racconto postcoloniale
Autore
Collana CILBRA. Centro di Studi Comparati italo-luso-brasiliani, 2
Editore Morlacchi
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 130
Pubblicazione 12/2019
ISBN 9788893921602
 
13,00 12,35
 
Risparmi: €  0,65 (sconto 5%)

 
Che cosa significa narrare e che cosa significa narrare sotto forma di racconto? Questi sono gli interrogativi che hanno animato il presente saggio che analizza il racconto postcoloniale come esempio e come elemento sintomatico di un genere breve che è stato ingiustamente ritenuto nei secoli ancillare e secondario rispetto al romanzo. Delineare una morfologia del racconto è pressoché impossibile poiché esso muta aspetto nel tempo e ogni analisi andrebbe inevitabilmente ricontestualizzata. Tuttavia, l’analisi del racconto postcoloniale permette di soffermarsi sul nucleo primordiale dell’intento narrativo, aprendo nuovi orizzonti creativi ed emozionali incentrati sul quell’effetto (del) singolo di cui parlava Sir Edgar Allan Poe. La commistione mirabile e affascinante di eredità scritta europea e tradizione orale locale fa del racconto postcoloniale un terreno di approfondimento impareggiabile essendo esso stesso un genere ibrido tanto quanto i contesti che lo producono, rendendo possibile tracciare un fil rouge tra autori e tempi diversi e lontani, da Julio Cortazar a Gilles Deleuze e Felix Guattari, da Somerset Maugham a Mia Couto.
 

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