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Terra italiana. Possedere il suolo per assicurare i confini 1915-1954

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Terra italiana. Possedere il suolo per assicurare i confini 1915-1954
Titolo Terra italiana. Possedere il suolo per assicurare i confini 1915-1954
Autore
Collana Storia e società
Editore Laterza
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 264
Pubblicazione 09/2023
ISBN 9788858152119
 
24,00 22,80
 
Risparmi: €  1,20 (sconto 5%)

 
Come rendere davvero italiani i territori di cultura tedesca, croata e slovena conquistati dopo il primo conflitto mondiale? Quali furono i piani di ‘conquista del suolo’ elaborati da ambienti nazionalisti e irredentisti prima e dal fascismo poi? La risposta fu nel tentativo di sottrarre almeno una parte delle proprietà terriere agli ‘allogeni’ delle nuove province per impiantarvi famiglie coloniche italianissime. Simili piani videro il coinvolgimento di enti operanti anche nel resto d’Italia e nelle colonie in attività di bonifica e colonizzazione. L’esito finale sarebbe stato piuttosto deludente. Limiti di bilancio e considerazioni di politica estera frenarono i propositi più ambiziosi. In Alto Adige influì anche il giudizio tutt’altro che negativo che il fascismo aveva dei sudtirolesi, considerati conservatori, cattolicissimi e legati alla terra, quasi un esempio per i rurali delle altre regioni del Regno. La ricostruzione dei propositi fascisti di ‘conquista del suolo’ e del loro sostanziale fallimento consente di cogliere le oscillazioni e le incoerenze della politica del regime verso le minoranze linguistiche, gli elementi di continuità con il nazionalismo prebellico e con quello successivo al 1945, ma anche il modo tutt’altro che lineare attraverso cui il fascismo definì l’identità italiana.
 

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