In un tempo in cui politica, media e istituzioni parlano con crescente allarme di ‘età dello spopolamento’, è necessario riflettere sulla domanda più semplice e radicale: perché oggi sempre meno persone hanno figli? Welfare inadeguato, crisi economica, precarietà del lavoro, tappe di vita sempre rimandate. Tutto vero. Eppure, la denatalità non è una questione solo economica o biologica. È anche una questione di libertà. I tassi di fecondità sono il risultato complesso di scelte, vincoli e trasformazioni culturali e sociali. È arrivato il momento di cambiare prospettiva: non guardando solo al numero di figli mancanti, ma alle vite che si stanno costruendo anche senza figli.