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L'occhio e la voce. Pier Paolo Pasolini e Italo Calvino fra letteratura e antologia

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L'occhio e la voce. Pier Paolo Pasolini e Italo Calvino fra letteratura e antologia
Titolo L'occhio e la voce. Pier Paolo Pasolini e Italo Calvino fra letteratura e antologia
Autore
Collana La modernità letteraria, 63
Editore Edizioni ETS
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 220
Pubblicazione 05/2018
ISBN 9788846751881
 
21,00 19,95
 
Risparmi: €  1,05 (sconto 5%)

 
A metà degli anni Cinquanta del Novecento, Pier Paolo Pasolini e Italo Calvino riaccendono il dialogo fra letteratura e antropologia, illuminando un nuovo panorama di avvicinamenti, collaborazioni e immancabili distanze fra scrittori, etnologi, demologi e folkloristi. Pasolini allestisce il Canzoniere italiano con scrupolo specialistico e attenzione filologica, ma non senza raffinati accorgimenti poetici d’autore. Calvino, invece, riscrive le fiabe della tradizione regionale, dotandole di una letterarietà contemporanea. Diversi fra loro e diversamente instradati sui binari della moderna demologia, i due scrittori recuperano in termini estetici il testimone del passato, ma vanno ben oltre. Il "Canzoniere italiano" e le "Fiabe italiane", infatti, non sono soltanto indispensabili raccolte di reperti demologici superstiti − e, comunque, già fantasmi in una società sempre più mediatica e spersonalizzante −, ma veicolano con forza un messaggio civile e letterario ineludibile. Entrambe le opere mirano così a ricostruire il tessuto identitario dell’Italia del dopoguerra e portano alla luce il carattere unitario del suo popolo attraverso la varietà dei canti e delle fiabe tradizionali, proposti nuovamente a un altrettanto nuovo pubblico di lettori, fra intenti conservativi e volontà restitutive.
 

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