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Progedit: Culture Segni Comunicazione

Tutte le nostre collane

Il macabro e il grottesco nella moda e nel costume. Dal 1700 a oggi

Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2017
pagine: 216
La storia del costume degli ultimi trecento anni è qui raccontata attraverso una inedita chiave di lettura che lega la moda, fatta di abiti e abitudini, alla sfera del grottesco e del macabro. Gli stili di vestiti concepiti per stupire, sedurre, castigare, tracciano un insolito percorso che si snoda tra lustrini e lacrime. Ostentati in pubblico, al patibolo come in un film, o celati al di sotto di altre vesti, questi indumenti divengono un feticcio utile a descrivere una recondita e irrazionale parte di noi, misteriosa e quasi invisibile, ma non per questo meno bisognosa di essere esibita. Il volume abbraccia, tra gli altri, singolari aspetti della moda ai tempi della regina di Francia Maria Antonietta, proseguendo con lo studio degli abiti indossati durante il Terrore. Usi e costumi funerei all’epoca della regina Vittoria cedono il passo all’avvento del cinema e alla celebrazione dei nuovi miti. Infine si esaminano i repentini mutamenti della società e del suo gusto in fatto di vestiti durante il Futurismo, la guerra e la nascita del New Look, giungendo alle fogge delle tendenze pop e suburbane che hanno caratterizzato la seconda metà del Novecento.
25,00 23,75

Erranze senza ritorni. Su diaspore, mari e migrazioni

Libro: Libro in brossura
editore: Progedit
anno edizione: 2017
pagine: 128
Lo spazio per eccellenza della contaminazione, del nomadismo, dell’erranza esistenziale in cui si aggrovigliano corpi e lingue, in un ritratto quasi antropologico del movimento, sembra essere una patria immaginaria da cui è difficile far ritorno. A partire dal romanzo di Dionne Brand, A Map to the Door of Not Return, il lavoro ripercorre concetti come Water, Maps, Roads, Voyage, Forgetting, che ricorrono spesso nel testo della Brand quali punti fermi di un discorso sull’appartenenza. I saggi raccolti si soffermano sulla costruzione delle nuove origini dei migranti; sulle rappresentazioni letterarie dei soggetti in movimento; sulla poetica dell’erranza; sulla diaspora dei senza ritorno. Gli immigrati percorrono una ferita aperta tra due sponde trovandovi una nuova genesi: in mare aperto le coordinate familiari di casa e territorio sfuggono, ridotte a sponde lontane. Fare i conti con questo archivio liquido del mare significa accogliere l’idea che non esista una mappa per il ritorno. Il concetto di patria diventa immaginario, provvisorio e inaffidabile, e l’idea del ritorno diventa un filo rosso tra il voyage, il luogo della dislocazione e water, il luogo dell’appartenenza.
15,00 14,25

La cucina di design. Cibo, tendenze, moda

Libro: Libro in brossura
editore: Progedit
anno edizione: 2016
pagine: 104
È sempre più difficile parlare di design. Ma ancora più complesso è riflettere su quel design che si propone di lavorare “in cucina” e per l’alimentazione. Arredi, stoviglie ma, soprattutto, oggetti, i cibi, che per definizione oggetti non sono, negli ultimi anni sono stati sottoposti al vaglio critico e progettuale di un nuovo di tipo di design, il food design, che ha trasformato in bello quello che per secoli è stato semplicemente buono. In un momento storico e culturale in cui il piacere del cibo ondeggia tra l’ortoressia, l’ossessione per la più corretta alimentazione, e una collettiva gastromania, siamo inevitabilmente indotti a chiederci: in che cosa consiste questa relazione tra food e design? Quali valori e funzioni il design aggiunge agli oggetti e ai segni alimentari? E perché oggi si sente il bisogno di un design del e per il cibo? Lo scopo di questo libro è quello di riflettere su questi nuovi dilemmi dell’onnivoro contemporaneo.
15,00 14,25

Senza riserve. Geografie del contatto

Libro: Libro in brossura
editore: Progedit
anno edizione: 2013
pagine: 116
Quale è il filo conduttore che lega le geo-bio-grafie di tre figure dissidenti e s-confinanti "colorate", quali le scrittrici-docenti-femministe-attiviste-lesbiche Audre Lorde, africana-americana, Gloria Anzaldúa, chicana, Paula Gunn Allen, nativa-americana? E quale peso hanno esercitato sul femminismo e la cultura transnazionali? Questo libro prova a rispondere a questi interrogativi attraverso la lettura-traduzione-interpretazione trasversale di tre saggi inediti in lingua italiana prodotti dalle autrici tra gli anni '80 e '90.
16,00 15,20

Metamorfosi della scrittura. Dalla pagina al web

Libro: Libro in brossura
editore: Progedit
anno edizione: 2011
pagine: 128
Questo libro esplora il tema della scrittura, intesa non semplicemente come "trascrizione" di lettere e parole su una pagina, ma in un senso ancora più ampio, quale complesso lavoro di "incisione" di segni nel mondo, attraverso le svariate forme che la comunicazione va assumendo nella nostra epoca. Il libro parte dalla riflessione su come siano cambiati e cambino i concetti di creatività, autoralità, lavoro linguistico, libro, in particolar modo nell'era tecnologica, e come da questi si generi un'idea di scrittura di cui sono le tecnologie stesse a mostrare la complessità. Viene quindi proposta una interpretazione socio-semiotica delle composite scritture del web che hanno ridefinito i confini e le forme della testualità. La scrittura finisce così per il dispiegare a pieno le sue metamorfosi nei discorsi sociali, alcuni dei quali - in particolare dalla pubblicità, al turismo, al cibo, alla comunicazione politica - vengono analizzati. Scrittura e corpo mostrano, infine, alcuni nuovi aspetti del loro eterno intersecarsi e significarsi reciproco, in abiti come la moda, la fotografia, il linguaggio verbale.
18,00 17,10

I segni del corpo. Sport e danza, giornalismo e crisi di guerra, moda, cinema, arte e fumetto, letteratura

Libro: Libro in brossura
editore: Progedit
anno edizione: 2011
pagine: 172
I segni del corpo, osservati attraverso foto, immagini e storie disegnate in fumetti, con riferimento ai settori dell'arte e della cultura, della moda, del cinema, della letteratura e dello sport (in particolare basket e rugby), del giornalismo praticato in teatri operativi quali le aree coinvolte da crisi di guerra, sono descritti dai singoli autori in maniera diretta e commentati in una prospettiva socio-semiotica.
20,00 19,00

Studi culturali. Teoria, intervento, cultura pop

Libro: Libro in brossura
editore: Progedit
anno edizione: 2011
pagine: 152
Presentando per la prima volta al pubblico italiano il pensiero di Paul Bowman, questo volume intende rinnovare la riflessione sull'agenda etico-politica propria dei Cultural Studies, che sono nati a Birmingham nel 1964 e si sono rapidamente diffusi nel mondo anglofono e nelle comunità di studiosi.
20,00 19,00

Pubblicit@rte. Segni e visioni

Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2009
pagine: 136
Mentre l'arte pesca negli scenari multimediali e commerciali del contemporaneo, per invocare personali visioni del mondo, cosa resta dell'antica questione tra arte nobile e pubblicità triviale? Uno spazio bianco da riempire con nuove letterature, rivalorizzazioni e iconografismi nel segno della reciprocità. Questo lavoro si pone al crocevia di pregiudizi e secolari tensioni nei confronti dell'arte e della pubblicità portando esempi di ibridazioni artistiche storiche come l'esperienza dei cartellonisti del Novecento fino alla Pop Art, ma anche sperimentazioni contemporanee di artisti che invadono lo spazio pubblicitario, spingendosi a visioni post-classificatorie come la pubblicità non convenzionale che coopta correnti artistiche quali l'Happening, la Body Art, il Graffittismo, o ancora la pubblicità concettuale come arte di una pubblicità caratterizzata dall'uso dei supporti multimediali. L'attenzione socio-semiotica alle produzioni artistiche d'avanguardia e la loro rivisitazione pubblicitaria mostrerà come la distinzione tra queste due pratiche sia una mise-en-scène di sistemi di classificazioni e non il risultato di differenti proprietà intrinseche. La sfida all'estetica elitaria dell'opera d'arte e all'ostracismo della pubblicità può far ordine nel panorama della nuova ecologia culturale e iconografica e riscrivere il rapporto tra due arti tradizionalmente "separate in casa", in una nuova pratica di scrittura socio-semiotica: la pubblicit@rte.
16,00 15,20

Translationscapes. Comunità, lingue e traduzioni interculturali

Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2009
pagine: 192
Questo volume intende tracciare una piattaforma teorica su alcuni dei temi più rilevanti nell'ambito del dibattito contemporaneo sulla lingua, sui linguaggi, sulle culture e sulla traduzione. La curatrice ambisce ad arricchire il dibattito italiano con contributi di autrici ed autori di respiro nazionale e internazionale che mettono al centro delle loro teorie e pratiche di traduzione temi e approcci di carattere culturale, letterario, filosofico, storico e/o sociologico svelando le interconnessioni multidisciplinari e transnazionali nell'ambito dei translation studies. In particolare, i saggi proposti raccontano storie di migrazioni, diaspore, esili e della con-figurazione di comunità e di patrie immaginarie; indagano la violenza dei conflitti, passati o tuttora in atto, tra nazioni o all'interno della stessa nazione; esplorano le relazioni interculturali generate dai confini, dal contatto con la liminalità/marginalità, la razza, il genere, il multilinguismo; mettono in discussione le relazioni di potere/resistenza in contesti postcoloniali; rappresentano il corpo femminile come l(u)ogo di frontiera, sapere e trasgressione. Saggi di: Mona Baker, Paul F. Bandia, Patrizia Calefato, Marta Company, Maria Rosaria Dagostino, Angela D'Ottavio, Pilar Godayol, Moira Inghilleri, Christopher Larkosh-Lenotti, Paola Zaccaria.
16,00 15,20

I segni del cinema

Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2008
pagine: 116
Nei primi anni Sessanta, il dibattito sulle modalità di significazione del linguaggio cinematografico, animato dai contributi di Christian Metz, Roland Barthes, Umberto Eco e altri, istituì le basi di una nuova disciplina, la semiologia del cinema, e di un nuovo metodo di analisi del testo filmico. Questo volume parte dalle prime riflessioni semiotiche sui segni e sui codici che compongono il linguaggio cinematografico ed esplicita l'evoluzione che la semiologia del cinema ha conosciuto negli ultimi quarant'anni, in virtù della contaminazione con metodi di indagine diversi: quello sociosemiotico, quello psicanalitico, quello sociologico, quello dei gender studies, quello degli studi culturali e quello dei visual studies. Nel corso dei quattro capitoli che compongono l'architettura del volume vengono indagati temi, nozioni, obiettivi e testi esemplari della semiologia del cinema; vengono analizzate le funzioni semiotiche del sonoro cinematografico, con una particolare attenzione per la musica e per i dialoghi; vengono, infine, analizzate le modalità con cui il linguaggio cinematografico combina sistemi semiotici eterogenei (come la musica, la moda, la pittura, la letteratura) che fanno del film una tessitura sincretica e dialogica di enunciazioni, discorsi e rimandi intertestuali.
17,00 16,15

Il piacere del ritorno

Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2007
pagine: 160
La citazione come pratica di discorso fatto di spazi diversi, di strati, di piani, necessita di scritture private ma connesse, di competenze specifiche ma orientate verso obiettivi condivisi. Ci capita spesso di avere sotto gli occhi o sotto mano qualcosa di consueto, di stereotipato, di già sentito e già visto, che possiamo però percepire solo impegnandoci in una diversa direzione dello sguardo, del linguaggio e dei sensi. Questo passaggio ci regala l'emozione dei salti logici, dei giochi di linguaggio, dell'ironia. Abbiamo bisogno di una citazione che non sia erudizione fine a se stessa o ossequio a un'"autorità", abbiamo bisogno di tornare a provare "il piacere del ritorno". L'approccio socio-semiotico adottato nei saggi pesca nelle fondamenta dell'intertestualità, per ridefinire nuovi ambiti di ricerca su pratiche di ri-scrittura già consolidate, come la citazione e la testualità sincretica nel cinema, nel saggio di De Ruggieri; o la cover e il remix musicale nel saggio di Attimonelli; passando attraverso i ritorni della moda secondo Calefato e le ri-scritture di genere per D'Ottavio; per finire con gli ostaggi visivi nella pubblicità e nell'arte di Dagostino. Nella citazione come pratica di interazione, non c'è mai il ritorno del significato ma la libertà di valutazione del ritorno, all'insegna del piacere del testo e della "confidenza" con scritture future, che le autrici propongono.
18,00 17,10

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