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Mimesis: Tyche. Quaderni Irpa

Tutte le nostre collane

Clinica e teoria del grande Altro. Atti delle Giornate di studio IRPA (Milano, febbraio 2018)

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 194
Nella teoria di Jacques Lacan, il grande Altro è un concetto fondamentale che è presente in tutto il suo insegnamento con figure diverse: la madre, la morte, il sesso, il corpo... Ma ciò che costituisce lo specifico della psicoanalisi è l’Altro come luogo della parola e del linguaggio, senza cui la sua esperienza sarebbe impossibile. Più radicalmente, il soggetto stesso non esisterebbe senza l’Altro, da cui in origine riceve le prime parole, ed è con le tracce lasciate dalle parole dell’Altro che il soggetto a venire si deve confrontare. A partire dagli anni ’70, Lacan lascia i suoi allievi del tutto spiazzati sostenendo che “l’Altro non esiste” proprio nel momento in cui avanza il concetto dell’Uno: enunciato paradossale che sembra annullare quanto aveva teorizzato fino ad allora, ma che esige un’interrogazione attenta sulla logica dell’“esistenza” dell’Altro, termine che Lacan non ha scelto a caso, e sicuramente non nel senso banale. In questo volume sono raccolti i contributi dei docenti dell’IRPA nelle giornate dedicate alla clinica e alla teoria dell’Altro, tenutesi a Milano nel febbraio 2018.
14,00 13,30

Le parole dell'amore. A proposito di femminilità

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 152
La cura di Perla, che rappresenta un caso di isteria contemporanea, apre alla possibilità di approfondire uno dei temi più originali del pensiero di Lacan: la femminilità. Questo attraverso un’angolatura particolare, quella dell’amore. “Come ama una donna?” potrebbe infatti essere il sottotitolo di questo lavoro. La scelta del nome “Perla” evoca il percorso compiutosi durante la cura. Da perla, pietra, congelata nella depressione, qualcosa si modifica attraverso la parola che è soprattutto parola d’amore. E, lentamente, ecco scoprirsi Perla, una donna. Una perla preziosa che nasce dallo schiudersi di ciò che la teneva intrappolata. Forse una conchiglia bivalve, come Afrodite? Ma no, Perla non è una dea. È una donna che ama, a modo suo, come tutte, come ciascuna.
14,00 13,30

Letture di Lacan. Giornate di studio IRPA 2017

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 200
Questo volume raccoglie la testimonianza di un incontro avvenuto tra tutti i docenti dell’IRPA nel febbraio 2017. Durante questo incontro, costruito in due giornate successive, si sono discussi temi importanti per la nostra pratica di analisti e di docenti: le letture di Lacan, e dei lettori di Lacan, sulla “clinica dell’Altro” e sulla “clinica dell’Uno”, un’apparente contrapposizione che c’interroga da tempo. Nelle Giornate di studio IRPA 2017 si sono alternati brevi interventi teorici ad ampi momenti di dibattito aperto tra i partecipanti. Questi momenti hanno lasciato spazio alla singolarità di ognuno e stimolato ciascuno a uscire dal proprio discorso per confrontarsi con quello degli altri colleghi, nella costruzione di un’apertura a un lavoro insieme. Leggendo questo testo, attraverseremo quindi con spontaneità narrativa i diversi concetti che animano la discussione della psicoanalisi lacaniana e oltre. Tra questi: la plasticità del registro del Simbolico, la fissità della pulsione, l’affetto e l’effetto de 'lalangue' sul corpo del bambino, la materia del corpo vivente e il trauma del linguaggio, il godimento e le sue accezioni ed eccezioni, il senso della traccia e dell’unicità della traccia nel marcare un destino, il significato dell’Uno nella pratica clinica, il ruolo della forclusione, il tema del deficit nelle psicosi, la relazione tra mente e cervello e anche alcune ipotesi teoriche e cliniche che aprono a una comprensione nuova dei sintomi della contemporaneità. Questa testimonianza del nostro lavoro insieme è anche uno stimolo a tenere viva la lettura dei testi di Lacan, interrogandoli continuamente a partire dal momento unico e irripetibile dell’incontro con l’eccezione del soggetto della cura e della formazione.
18,00 17,10

L'amore del nome. Psicoanalisi del processo di soggettivazione tra angoscia e nominazione

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 78
Il nome proprio porta con sé una sorta di intraducibilità; questo fa la differenza tra un nome proprio e un nome comune. Quest’ultimo, infatti, esprime qualcosa sul contenuto di un oggetto, rendendone possibile l’identificazione, ma non ci dice nulla sulla sua particolarità. Se è vero che il nome proprio è quel punto di ormeggio che veicola la costituzione del soggetto, è vero anche che porta con sé le tracce dell’azione dell’Altro sul soggetto. Nessuno sceglie il proprio nome. Il nostro nome è sempre scelto da un altro, che indica il segno del suo desiderio nei nostri confronti. Dare un nome al soggetto è, nella sua essenza, un atto d’amore. Essere chiamati, essere “nominati”, significa avere un determinato posto nel desiderio dell’altro e la dinamica di questo atto spesso orienta la vita di un soggetto e concorre alla costruzione del suo fantasma. Se dunque il nome proprio è scelto da un altro e, al tempo stesso, è connesso al processo di soggettivazione, notiamo come il destino del soggetto non possa prescindere e sia inestricabilmente vincolato alla funzione di oggetto che il soggetto stesso rappresenta per l’Altro. Dal buio del panico alla luce dell’amore, dal grido dell’abbandono alla pace del ritrovare (e del ritrovarsi) la vita che aveva, per troppo tempo, lasciato in sospeso, Alessandra troverà una salvezza, che, nel suo caso, non può che passare attraverso le vie dell’amore del nome. Ecco quali sono alcuni dei compiti fondamentali di un’analisi e i doni che essa può offrire: dare un nome al soggetto, favorire il processo di soggettivazione, promuovere la singolarità dell’esperienza, umanizzare una vita. Prefazione di Anna Zanon.
12,00 11,40

Adolescenti migranti e nuovo mondo. Geografie dell'inconscio

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 138
Il fenomeno migratorio, agente fondamentale delle trasformazioni sociali contemporanee, pone il problema dell'incontro tra individui appartenenti a culture differenti. Che cosa significa incontrare l'altro, lo straniero? Quali prospettive è chiamato a promuovere un discorso psicoanalitico in questo ambito? A partire dall'esperienza clinica con adolescenti migranti, potremmo pensare lo strumento psicoanalitico come una possibilità per l'essere umano, al di là della cultura d'appartenenza, di reperire una parola che aiuti a soggettivare la propria storia, a recuperare la differenza che caratterizza l'unicità della sua esistenza, perché la vita sia possibile, proprio a partire da quell'essere stranieri che ci accomuna.
12,00 11,40

La spinta trasformativa. Riflessioni sulla tecnica psicanalitica

La spinta trasformativa. Riflessioni sulla tecnica psicanalitica

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 169
Il testo prende le mosse dall'esperienza pratica della psicoterapia orientata dalla teoria di Freud e di Lacan e contiene riflessioni teorico-cliniche in merito al cambiamento psichico innescato dal lavoro psicoanalitico. Prefazione di Angelo Villa.
18,00

Quel che Lacan diceva dell'anoressia

Quel che Lacan diceva dell'anoressia

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 119
Jacques Lacan non ha mai dedicato all’anoressia un’esposizione sistematica. Nell’arco del suo vastissimo insegnamento, si rintracciano solo poche note, a volte molto brevi, spesso ricche di aporie e cambi di prospettiva. L’anoressia, di volta in volta, è intesa da Lacan come fissazione alla madre, come effetto traumatico dello svezzamento, come abbandono alla morte, come manovra di separazione, come scudo e supporto del desiderio. Questo testo prova a tenere aperte le contraddizioni e a valorizzare la ricchezza clinica e teorica delle vie praticate da Lacan nella sua interrogazione intorno all’anoressia. È questa la bellezza del suo insegnamento: ancora una volta, Lacan si rivela capace di fare emergere la verità nello scarto generato da diverse prospettive sullo stesso oggetto, scardinandola dal luogo di una cristallizzazione monolitica, facendola vivere nel movimento stesso del suo pensiero.
12,00

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