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Libri di Salvatore Geruzzi

Biografia e opere di Salvatore Geruzzi

Il significato del viaggio. Modelli e paradigmi dall'antichità al mondo contemporaneo

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2014
pagine: 132
La Biblioteca Sperelliana di Gubbio, la città che accoglie l'omonima Accademia, la cui attuale consistenza è di circa 21.000 volumi, contiene circa 900 opere relative al viaggio, di cui circa 230 nel fondo antico e circa 670 in quello moderno. Si scrive su tutti i tipi di viaggio, da quello dei mercanti a quello dei filosofi. I viaggiatori esportano in terre lontane la cultura e le merci del paese di origine, come ad esempio l'Italia, soprattutto nel Rinascimento, facendo conoscere la qualità della vita della propria regione, cosicché il 'sapere' diviene merce di lusso al pari delle opere d'arte. Si scrive sulle istruzioni per il viaggiatore e persino sulla mente del viaggiatore. Si collezionano i libri di viaggio che costituiscono la base di cospicui fondi, e sono numerosi gli autori che, soprattutto a partire dal Settecento, dimostrano il loro interesse nei confronti di una tassonomia del viaggio, testimoni di una società sempre più attenta che unisce il vecchio con il nuovo. E proprio alle diverse prospettive del viaggio il Comitato dell'Accademia Sperelliana ha pensato di dedicare in questo volume alcuni contributi che vanno dal viaggio religioso a quello degli umanisti per poi fermarsi anche, secondo quanto indicato nello Statuto dell'Accademia, sulla realtà locale: emigrazione, percorsi di pace e viaggiatori che si sono avvicinati a Gubbio per la sua bellezza e per le sue testimonianze storiche.
36,00 34,20

L'uso dei simboli dall'antichità al mondo contemporaneo

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2014
pagine: 240
Il volume, uscito nella collana che raccoglie le iniziative editoriali dell'Accademia Sperelliana di Gubbio, presenta una serie di studi sull'"uso dei simboli" in un arco temporale che va dal mondo antico alla contemporaneità, come di consueto valorizzando anche aspetti della realtà locale alla luce di questioni e problemi generali. Il termine 'simbolo', complesso e sfuggente nella storia dei suoi significati, oltre ad appartenere al lessico della filosofia e della storia dell'arte, è stato re-introdotto nell'antropologia, in rapporto al mito, e nella psicoanalisi. Nel simbolo funzione pratica e funzione rappresentativa si fondono inestricabilmente, di modo che il simbolo tende da un lato ad indentificarsi col 'segno', dall'altro ad opporvisi in quanto rinvia ad un aspetto sensibile che è parte di un intero. Volendo poi ulteriormente semplificare, il concetto di simbolo ha variamente oscillato tra due opposte concezioni che lo hanno visto come mero elemento designativo o come 'qualcosa' che supera i 'limiti del segno'. La prima accezione rimanda ai segni univoci dei linguaggi formalizzati della logica e della matematica. È proprio in questo contesto che è stato possibile elaborare quelle specifiche simboliche che si sono rivelate un potente strumento per la loro capacità astraente e generalizzante.
68,00 64,60

Il museo di Gubbio. Memoria e identità civica, 1909-2009. Atti del Convegno di studio (Gubbio, 26-28 novembre 2009)

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2012
pagine: 416
Il Museo civico di Gubbio rappresenta un'importante raccolta di reperti archeologici, di dipinti e di ceramiche ed illustra la storia e la cultura della città dalla preistoria fino al XX secolo. La collezione archeologica (comprendente anche le famose Tavole Eugubine) e quella numismatica sono fra le più importanti dell'Umbria. La sezione dedicata alla ceramica va dalle maioliche trecentesche fino alla produzione ottocentesca. La pinacoteca, infine, è ricca di dipinti, principalmente di scuola umbra, databili dal tardo Duecento all'Ottocento. Il volume che qui si presenta, miscellaneo, ripercorre la storia e la formazione di questo museo dalle sue origini, nella seconda metà dell'Ottocento, e dalla sua inaugurazione, nel 1909, fino alle più recenti sistemazioni e ai nuovi progetti di catalogazione e riorganizzazione delle collezioni per una sempre migliore fruizione delle opere. In questo senso, e con alcune aperture sulla storia delle collezioni ed esposizioni in Italia, esso vuole essere una riflessione non solo sulle vicende di questa istituzione in un centro dell'Umbria che "ab antiquo" aveva sempre rivendicato una particolare attenzione a ciò che rende unica la propria città, ma intende anche aprire un dibattito sul problema della fruizione delle collezioni, sulle alienazioni e su altre vicende che hanno fatto parte della realtà post bellica.
120,00 114,00

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