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Libri di Salvatore Cingari

Biografia e opere di Salvatore Cingari

Gramsci in inglese. Joseph A. Buttigieg e la traduzione del prigioniero

Libro: Libro rilegato
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 314
Il libro – attraverso il contributo di vari studiosi di Gramsci – prova ad affrontare, per la prima volta in Italia in modo organico, la figura di Joseph Buttigieg, il più importante traduttore di Gramsci in inglese, di cui si ricostruisce il contributo scientifico e intellettuale e si pubblicano in traduzione italiana una serie di saggi pubblicati fra gli anni Ottanta e i nostri giorni. Le sue pagine paiono accomunate da un lato dall’idea che sia necessario coniugare allo studio filologico del pensatore comunista la valorizzazione della valenza politica dei suoi scritti, senza cui non lo si può comprendere fino in fondo; e dall’altro che la cultura contemporanea abbia disatteso il suo messaggio volto a stringere gli intellettuali ai problemi delle classi popolari. Chiudono il libro alcuni studi incentrati sulla ricezione di Gramsci nel mondo anglofono, in cui non a caso ricorrono le questioni appena elencate.
26,00 24,70

Dietro l'autonarrazione. Benedetto Croce fra Stato liberale e Stato democratico

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 382
Questo libro ricostruisce l’evoluzione del pensiero politico di Croce su alcune questioni (egemonia, classe dirigente, brigantaggio, liberismo-liberalismo) e personalità europee (Schiller, Mazzini, Garibaldi, Tocqueville) e il suo rapporto con le fasi più drammatiche del ’900 (primo e secondo dopoguerra, fascismo). I vari capitoli, integrati da alcuni studi in appendice, sono accomunati metodologicamente dall’esigenza di storicizzare l’autore, cogliendone gli slittamenti, da rintracciare a prescindere dalla sua autonarrazione, a cui talvolta la crociologia ha prestato troppo ascolto. In tal modo è possibile comprendere meglio la sua fase “conservatrice” ed enucleare il senso del suo appoggio alle coalizioni capeggiate da Mussolini dopo la marcia su Roma: non un mero “dirizzone” ma il riflesso di un modello liberale che, pur nella lucida cognizione delle derive atomistiche e “spettacolari” della modernità, non accettava tutte le conseguenze del processo di democratizzazione, come anche Antonio Gramsci aveva rilevato.
28,00 26,60

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