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Libri di Roberto Revello

Biografia e opere di Mikel Dufrenne

A ciascuno il suo Marx. Le disavventure della dialettica

Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2024
pagine: 120
Decano e casseur dell’antropologia, Jean-Loup Amselle si concede un libro di memorie sugli intellettuali impegnati politicamente della propria generazione e su quella stagione francese delle scienze sociali che ha brillato per la sua portata radicale. Uno scritto in parte di ricordi, quindi, ma quel tanto che basta per guardare al presente e provare a capire l’attuale situazione di impasse. Che ne è, infatti, dell’idea di cambiare il mondo? Per Amselle, la sinistra si trova in un lungo vicolo cieco, non solo per la confusione che la domina e per i passaggi a destra di tanti intellettuali, ma anche e soprattutto per via di un dominio mediatico che fabbrica intellettuali-manichini pronti per una sfilata di idee prive di ancoraggio alla realtà storica e sociale. L’auspicio è allora che ciascuno faccia proprio il pensiero di Marx, che ognuno abbia il proprio Marx, perché non si tratta di scoprire il vero Marx o quale scuola di interpreti possa accreditarsi come ortodossa. Il marxismo – per riprendere l’immagine di Foucault e di Deleuze – è una “cassetta degli attrezzi”, un sistema di riferimento dal quale attingere per analizzare una situazione data e per darsi dei mezzi di uscita. Il pensiero di Marx deve pertanto essere uno strumento di emancipazione, il contrario cioè di un dogma intangibile.
12,00 11,40

Immaginazione e invenzione (1965-1966)

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 236
Viene qui proposto per la prima volta in italiano il corso tenuto da Simondon alla Sorbona nel 1965-1966. Il filosofo francese sviluppa in maniera approfondita la sua teoria dell’immagine, ripercorrendone la genesi. Come si forma l’immagine e come diventa una funzione vitale quando serve l’invenzione e la tecnica? Completamente inedito, questo testo integra i precedenti studi di Simondon sull’immagine mentale e appare come un complemento essenziale alla comprensione del suo lavoro.
22,00 20,90

Religioni & media. Una introduzione per problematiche

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 296
Con l’impegno a essere più preparati a confrontarci con le credenze altrui e avere più strumenti per capire il nostro rapporto con le “realtà religiose”, questo libro, nella sua prima parte, si rivolge a non specialisti per provare a suggerire come non sia affatto facile parlare “non religiosamente” di religione. Non è facile e tuttavia è urgente. Sono così offerte rapide ricognizioni sul concetto stesso di “religione” e su quello di “sacro”, sulla possibilità di uno studio laico e scientifico. Nella seconda parte del libro, a partire da casi di studio, si è cercato di approfondire il rapporto tra media e religioni andando oltre al solo reperimento di temi e immaginari religiosi presenti nei mezzi di comunicazione. Dal momento che questi ultimi sono produttori in se stessi di immaginario, dal momento che l’esperienza che facciamo dei nuovi media – pervasivi, avvolgenti e ontofanici come non mai – è per molti aspetti sempre più religiosa, diventa forse opportuno provare a leggere la contemporaneità non col passato, ma al contrario sforzarsi di vedere tutto con uno sguardo nuovo. Ed è quindi evidente come il tema “religioni e media” ci spinga a ripensare differentemente cosa siano le religioni e cosa siano i media.
22,00 20,90

Nell'Islam iranico. Aspetti spirituali e filosofici. Volume Vol. 4

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 658
Nel quarto e ultimo volume di "Nell'Islam iranico" – la summa del suo pensiero filosofico, della sua ricerca e del suo lavoro di ermeneutica – Corbin ha finalmente modo di mostrare come in Iran si siano mantenute vive le più importanti correnti spirituali e filosofiche della tradizione esoterica shi'ita, anche nei secoli che, in Occidente, corrispondono all'età moderna e contemporanea. Nella Isfahan capitale del nuovo impero safavide, a partire dal XVI secolo, lo shi'ismo ha corso il rischio di divenire una religione addomesticata priva di originalità nelle sue scuole di pensiero. Personaggi come Qazi Sa'id Qumi e Mulla Sadra Shirazi - , tuttavia, non solo ne hanno mantenuto viva la forza spirituale, ma l'hanno rinnovata con opere e sistemi filosofici profondamente originali. Ancora più sentita ed empatica è la ricostruzione corbiniana della scuola Shaykhi - , che dal Settecento fino ad anni non troppo distanti dai nostri ha presentato grandi personaggi spirituali e rimesso al centro gli insegnamenti degli Imam duodecimani. Non a caso, il grande affresco dell'Iran shi'ita viene fatto terminare da Corbin con un capitolo dedicato al grande mistero, e principio di speranza, che nutre la coscienza religiosa shi'ita: l'attesa del Dodicesimo Imam, l'Imam che da secoli si è occultato per tornare nel tempo della resurrezione, ma che non ha mai cessato di apparire agli occhi e nel cuore di chi è in grado di vederlo, ancora. Il volume contiene l'indice analitico di tutti i quattro tomi.
30,00 28,50

Psicotropici. La febbre dell'ayahuasca nella foresta amazzonica

Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2020
pagine: 214
Come si spiega l'attuale mania nei confronti dello sciamanesimo? Cosa spinge sempre più occidentali a intraprendere un viaggio iniziatico nell'Amazzonia peruviana per assumere l'ayahuasca (famigerata sostanza psicotropa cantata dalla Beat Generation)? Prova a rispondere Jean-Loup Amselle, importante antropologo contemporaneo, in questa indagine sulla filiera dello sciamanesimo come fatto culturale, economico e politico. Il turismo di massa ha trasformato lo sciamano in un professionista degli affari, un imprenditore in grado di unire i valori esoterici degli eredi della new age con il sapere dei guaritori dell'Amazzonia. L'ayahuasca sarebbe quindi a tutti gli effetti una religione d'Occidente, un'ambigua tecnica di addomesticamento degli individui.
16,00 15,20

L'amitié

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2018
pagine: 158
12,00 11,40

Le parole del maggio. Le scritte sui muri nel Sessantotto parigino

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 139
L'esplosione di scritte che fiorirono sui muri di Parigi a partire dal '68 nacque come significativa reazione ai limiti della comunicazione sociale standardizzata degli anni Sessanta. In opposizione a un sistema comunicativo caratterizzato da canali strettamente controllati, i muri commentarono in presa diretta il clima e gli eventi di quel periodo storico. Una produzione apocrifa in grado di coniugare politica e arte, esistenzialismo e rivolta, in cui l'immaginazione salì al potere e si propose al mondo con i suoi paradossi ("Vietato vietare"; "Siate realisti, chiedete l'impossibile"), coi suoi dadaismi ("CRS = SS"), con i suoi accenti erotico-maoisti ("Abbraccia il tuo amore - senza abbandonare il tuo fucile") e con i mille fantasmi ed entusiasmi di una primavera che i mesi e gli anni successivi avrebbero presto raffreddato. Anche la violenza, evocata in tanti proclami militaristi, in quel maggio fu molto più recitata che praticata. Una galleria di slogan, spesso irriverenti e giocosi, che riuscì a esprimere con grande efficacia la ricchezza culturale e il cambiamento sociale introdotto dal leggendario "anno degli studenti". Prefazione di Pierre Dalla Vigna.
10,00 9,50

Le origini dell'hitlerismo

Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2017
pagine: 109
Hitler è tornato. Hitler non se n'è mai andato. Era Silla, era Cesare, era Carlo V, era Luigi XIV e ancora Napoleone. L'Impero dei Romani definito dai suoi ideologi "pace", la Grandeur della Francia, il Destino dei Tedeschi: non esiste differenza e l'atteggiamento sbagliato di sempre è quello di accreditare una presunta eternità a dei caratteri che esistono solo nella retorica dei vincitori di turno. Ecco perché di eterno c'è solo Hitler, cioè l'hitlerismo, inteso come idolo, la brama spasmodica del potere per il potere, l'asservimento alla macchina dello Stato e della produzione: non un'invenzione necessariamente tedesca. Non c'è una riga di questo lucidissimo saggio di Simone Weil che non imponga una scelta a noi uomini, l'unica scelta di sempre, la più drammatica: il culto del potere o la sua critica. Non c'è una riga che non possa essere ritrascritta oggi, pensando alla presunta eterna minaccia dell'Islam, del pericolo cinese, dei popoli minacciati dal terrore e dalle guerre. Questo libro interroga tutti gli europei, gli occidentali, e li costringe a guardare alle loro origini, all'Hitler che è in loro e che proiettano sul nemico.
10,00 9,50

Nell'Islam iranico. Aspetti spirituali e filosofici. Volume Vol. 3

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 393
Forse davvero - come ci ricorda Henry Corbin - è nella cerimonia del matrimonio iraniano che ancora oggi è possibile rilevare la traccia di uno dei significati più alti e vertiginosi del discorso amoroso del sufismo: il marito non guarderà direttamente la moglie mentre entra nella sala, ma ne scruterà un'immagine riflessa in uno specchio. Per dire che nell'amore vero, quello che non può non essere unico e unire le più semplici cose a Dio stesso, non c'è possesso e nemmeno una relazione tra semplici oggetti, ma un gioco vertiginoso di rispecchiamenti, di luci e di ombre, un gioco il cui mistero sacro è lo specchio stesso. L'esperienza dell'amore per un sufi deve essere visione della visione ed è quanto ci ha insegnato il grande mistico Ruzbehàn Bagli ShiIràzi a cui Corbin dedica la prima parte di questo terzo volume de “Nell'Islam iranico” e che è un esempio di ricerca spirituale assoluta. La seconda parte del volume esplora un problema di non facile soluzione seppur importantissimo: i complessi rapporti tra shi'ismo e sufismo. Per il mondo shi'ita la figura chiave è certamente quella di Haydar ÀmolT, che diffonde la teosofia di Ibn 'Arabi correggendola nel quadro della dottrina imamologica. Come sottolinea Corbin, è la fonte e la garanzia di una vera esperienza spirituale in grado di poter ravvivare la lettera rivelata, anche per un sufismo che spesso "non osa dire il proprio nome", cioè la sua vicinanza o implicita adesione ai principi dello shi'ismo.
26,00 24,70

Per una filosofia non teologica

Per una filosofia non teologica

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 124
Nel 1973 Mikel Dufrenne decide che la seconda edizione de "Le Poétique" sia accompagnata da un testo impegnato nel confronto diretto con due autori rispettati ma anche considerati enigmatici: Maurice Blanchot e Jacques Derrida. "Per una filosofia non teologica" non è però soltanto un'eccezionale interpretazione e la messa in stato di accusa di due pensatori influenti. Al fondo dei loro tristi e sublimi pensieri si intende svelare la nostalgia del teologo e la fascinazione del discorso apofatico. Oltre la 'pars destruens', Dufrenne concede al lettore un'espressione schietta e generosa della sua più profonda ispirazione etica: un pensiero estetico e fenomenologico che rivendica i diritti e la forza di una filosofia della presenza, una filosofia della Natura in grado di restituire all'uomo, su un piano di coraggiosa immanenza, tutta la ricchezza di senso dell'essere al mondo. Introduzione di Elio Franzini.
12,00

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