Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Riccardo Ciavolella

Biografia e opere di Riccardo Ciavolella

L'ethnologue et le peuple. Ernesto De Martino entre fin du monde et Résistance (1943-1945)

Libro
pagine: 266
Cosa può significare, per un etnologo interessato alla storia e al pensiero magico di popoli "primitivi" di mondi lontani, trovarsi di fronte e in mezzo a un popolo "nostrano" che fa la Storia? Incrociando fonti locali, scritti clandestini e memorie di compagni di lotta, questo saggio ricostruisce l'esperienza di sfollato meridionale e perseguitato politico di Ernesto de Martino a Cotignola, in Romagna, durante la seconda guerra mondiale, e analizza il suo contributo ideologico alla Resistenza in seno a movimenti dall'orientamento populista e socialista. Interrogandosi sul parallelismo tra la crisi della "civiltà occidentale" in guerra e la "crisi della presenza" dei "primitivi" evocata ne "Il mondo magico" – il cui manoscritto fu salvato dalle rovine di Cotignola –, il saggio risale a un momento chiave per la fondazione dell'antropologia e per il dibattito culturale italiani: è con gli incontri del periodo resistenziale che si trovano messi in discussione modi consolidati di concepire i rapporti tra intellettuali e popolo, ma anche quelli tra il "nostro" mondo "civilizzato" e quello "magico" degli "altri".
20,00 19,00

L'etnologo e il popolo di questo mondo. Ernesto de Martino e la Resistenza in Romagna (1943-1945)

Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2018
pagine: 244
Cosa può significare, per un etnologo interessato alla storia e al pensiero magico di popoli “primitivi” di mondi lontani, trovarsi di fronte e in mezzo a un popolo “nostrano” che fa la Storia? Incrociando fonti locali, scritti clandestini e memorie di compagni di lotta, questo saggio ricostruisce l’esperienza di sfollato meridionale e perseguitato politico di Ernesto de Martino a Cotignola, in Romagna, durante la seconda guerra mondiale, e analizza il suo contributo ideologico alla Resistenza in seno a movimenti dall’orientamento populista e socialista. Interrogandosi sul parallelismo tra la crisi della “civiltà occidentale” in guerra e la “crisi della presenza” dei “primitivi” evocata ne "Il mondo magico" – il cui manoscritto fu salvato dalle rovine di Cotignola –, il saggio risale a un momento chiave per la fondazione dell’antropologia e per il dibattito culturale italiani: è con gli incontri del periodo resistenziale che si trovano messi in discussione modi consolidati di concepire i rapporti tra intellettuali e popolo, ma anche quelli tra il “nostro” mondo “civilizzato” e quello “magico” degli “altri”.
22,00 20,90

Non sarà mica la fine del mondo

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 222
Luglio '43. Il Professore arriva a Cotignola. Porta con sé un bagaglio speciale. Con esso ha intenzione di isolarsi, per consacrarsi allo studio del pensiero magico di popoli lontani nello spazio e nel tempo. Ma proprio lì, nella Romagna sperduta, la Storia incombe. Un fiume si tramuta in fronte di guerra. Le cose inanimate si mettono a parlare: una bicicletta, un giornale, un fantoccio, la pianura, le armi. Per non dubitare del proprio essere al mondo, alle persone non resta che inventare un mondo nuovo: un nuovo avvenire sulle macerie della distruzione e un nuovo "popolo" su quelle della guerra civile. Ma, per farlo, ci sono solo un manipolo di vecchi fascisti convertiti, sfollati meridionali, ebrei perseguitati e intellettuali persi nel mondo teorico; e un contadino canapino, un'azdora, un oste, un fornaio, un birocciaio e una massa che parla altro linguaggio. Questa è la storia romanzata di un incontro: quello tra l'antropologo Ernesto de Martino e la Resistenza romagnola. Con quel suo bagaglio speciale che ha qualcosa da dire.
18,00 17,10

Antropologia politica e contemporaneità. Un'indagine critica sul potere

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2013
pagine: 359
Prendendo ispirazione da esperienze di ricerca etnografica presso popolazioni emarginate, l'opera tenta una riflessione critica sul potere e sulla politica nel mondo contemporaneo, ingaggiando l'antropologia nel più ampio dibattito della teoria sociale attuale. In Occidente come nelle periferie africane della globalizzazione, si diffonde un senso di impotenza di fronte a forze economiche e politiche che appaiono occulte e sempre meno politicamente controllabili. Ogni responsabilità politica sembra diluirsi. Questo nuovo mondo magico suscita reazioni stregonesche: fatalismo, anti-politica, razzismo, localismo, rivendicazioni di soggettività particolari e ricerca di autenticità. L'opera indaga allora negli strumenti teorici messi a disposizione dall'antropologia per analizzare questa condizione politica contemporanea e tenta di scorgere, in una prospettiva gramsciana, nuovi percorsi di presa di coscienza politica e di emancipazione.
25,00 23,75

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.