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Libri di Pio Colonnello

Biografia e opere di Pio Colonnello

Sinestesie e anamorfismi. Tra filosofia e letteratura

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 150
Il volume si propone di cogliere alcuni motivi centrali, alcune tracce, spesso carsiche, alcune zone in penombra, dell’immaginario poetico di autori come Borges, Montale, Pozzi, ma anche del laboratorio filosofico di pensatori contemporanei, come Heidegger, Husserl, Jaspers, Zubiri, costeggiando ormeggi nascosti, insenature profonde, azzardando avventurosi approdi, nel tentativo di scoprire, così, qualche inedita pista nei loro straordinari atlanti riflessivi. Emergono, in primo piano, tra altri, i temi del labirinto, del tempo, della parola poetica, dell’estasi mistica, del confine tra alterità e medesimezza, attraverso una rilettura dell’uso delle sinestesie e soprattutto dell’anamorfosi come facoltà di rappresentare un’immagine, un oggetto, un concetto attraverso una lente prismatica che non riproduce l’oggetto nella sua “oggettività”, bensì “ricreandolo”, in una ulteriore proiezione, che conferisce ad esso una diversa natura ontologica.
12,00 11,40

16,00 15,20

Su follia e imputabilità. Un contributo alla psicologia e al diritto

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 171
L’imputabilità dei criminali “folli” è, in Europa, nelle prime decadi dell’Ottocento, un problema ancora aperto. Sebbene sul versante giudiziario faccia scuola il Code pénal napoleonico del 1810, resta tuttavia ancora da tracciare una vera e propria demarcazione epistemologica del campo di indagine. Il trattato del 1824 del giovane medico legale danese Frantz Gotthard Howitz (1789-1826) "Su follia e imputabilità" cerca di rispondere a questi interrogativi da un punto di vista medico, giuridico e, soprattutto, filosofico. In opposizione alla dottrina kantiana della libertà, Howitz è convinto, sulla scorta degli empiristi inglesi, che la disposizione razionale dell’uomo che ha, al suo opposto, la degenerazione nella follia, consiste in una capacitas motivorum che non ha un particolare legame con la sfera morale, dipendendo piuttosto dalla costituzione fisiologica dell’individuo. Il trattato di Howitz darà adito alla più accesa e prolungata diatriba nella storia della filosofia in Danimarca, la cosiddetta Howitzfejde, i cui echi, grazie alla voce di Kierkegaard, sembrano essere passati anche nel dibattito epistemologico dei maggiori esponenti della corrente fenomenologico-esistenziale. Prefazione di Pio Colonnello.
18,00 17,10

Fenomenologia e patografia del ricordo

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 151
Nel ripercorrere significative piste suggerite dalla riflessione di Edmund Husserl, Paul Ricoeur, Hannah Arendt, Karl Jaspers, William James, Jorge Luis Borges, Sigmund Freud, il volume si concentra su alcuni interrogativi fondamentali: come si costituisce il ricordo? Com'è possibile portare a presenza ciò che svanisce nell'oblio? Che ne è della carica pulsionale, dunque del ruolo delle pulsioni e degli istinti nella costituzione del ricordo? Quale il nesso tra memoria, oblio e perdono, tra misericordia e ricordo? Tra gli altri temi discussi nel volume, non meno interessanti appaiono le questioni della patografia e della falsificazione del ricordo. Temi, questi, che si implicano a vicenda, costituendo una significativa costellazione di problemi sui quali occorre, di volta in volta, tornare a riflettere.
16,00 15,20

Martin Heidegger à Hannah Arendt. Lettre jamais écrite

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 90
Hannah Arendt fu dapprima allieva, musa e amica di Martin Heidegger; poi collega e critica severa del suo antico maestro. A differenza di Heidegger, che aderì sia pure per un tempo assai breve al nazismo quando fu eletto rettore a Friburgo nel 1933, la Arendt dovette fuggire negli Stati Uniti perché di origine ebraica. Per circa venti anni tacque ogni rapporto tra i due pensatori. Nel 1950 Hannah Arendt torna in Europa e chiede un incontro inaspettato all'amico di un tempo. Da allora ricomincia un febbrile scambio di lettere. Il volume riporta il lettore agli inizi della rinnovata relazione amicale: in un enigmatico gioco di allusioni e di rimandi, Heidegger è chiamato a rievocare, in una lunga lettera, gli episodi salienti della sua vita politica, accademica e di pensatore, l'amore per l'allieva e frammenti di avvenimenti inabissati nel passato, ma resi vivi grazie alla potenza dell'immaginazione e della rievocazione.
10,00 9,50

Orizzonti del trascendentale

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2013
pagine: 130
Nel corso del Novecento, in alcune correnti di pensiero e in alcuni filosofi in particolare - si pensi, ad esempio, a Heidegger, Arendt, Jaspers, Sartre, Guardini, Gaos, Zubiri - si può cogliere il comune tentativo, sebbene da distinte prospettive teoretiche, di ripensare il rapporto tra dispositivo trascendentale e orizzonte della storicità. Emerge così la traccia di una riforma del trascendentale, allo scopo di comprendere la vita non già con il tramite di categorie obiettivanti di tipo logico-conoscitivo, ma con il ricorso a una differente concettualizzazione dell'effettività dell'esistere. Di qui la chiara presa di posizione, in alcuni degli autori citati, contro ogni pretesa trascendentale di fondabilità dell'autocertezza della coscienza. Questo volume intende ripercorrere piste significative di tale itinerario del trascendentale.
14,00 13,30

Percorsi di confine

Libro
editore: Luciano
anno edizione: 1999
pagine: 128
15,49 14,72

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