Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2009
pagine: 192
La letteratura teorica ed empirica ha storicamente prestato limitata attenzione allo studio dell'impresa familiare come modello imprenditoriale e di governance dotato di una propria autonomia, cioè un modello che non fosse necessariamente "confuso" con la piccola e media impresa ad azionariato concentrato. Gli studi, infatti, hanno sempre dedicato un'attenzione prevalente al modello public company, nonostante la diffusione dell'impresa familiare sia stata, da sempre, dominante. Diverse le motivazioni: difficoltà a identificare un fenomeno socio-economico così multiforme da rendere ardua e, spesso, artificiosa, la creazione di un confine family vs. non family; difficoltà nel raccogliere informazioni affidabili sulle imprese familiari, essendo in gran parte non quotate e costituite in forma di impresa individuale o società di persone. Negli anni più recenti la situazione è cambiata: la quantità/qualità di studi, riviste scientifiche, convegni e associazioni rivolti allo studio del fenomeno sono cresciuti notevolmente, dando luogo a una mole di evidenze empiriche senza precedenti. Il volume, adottando un approccio cross-country, elabora un quadro di sintesi originale e critico dell'evidenza empirica degli ultimi dieci anni sull'impatto che la proprietà e/o la gestione familiare ha sulla performance finanziaria e sul risk-taking, quest'ultimo espresso dalle strategie di struttura finanziaria, innovazione e internazionalizzazione.