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Libri di Massimo Donà

Biografia e opere di Enrico Arduin

Filosofia della carta. Natura, metamorfosi e ibridazioni

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2022
pagine: 240
Carta e natura, riciclo e circolarità. Il filosofo Massimo Donà si propone di riflettere intorno alla materia di cui questo stesso libro è fatto: la carta. Lo fa ripercorrendone anzitutto le origini: la carta nasce in Oriente, proprio in virtù di un’ibridazione. La natura è per essenza circolare; i suoi dinamismi mostrano che andare avanti è per essa sempre un tornare indietro. Da cui un ricominciare perpetuo. In natura i processi circolari rendono palese che tutto, tornando ogni volta all’inizio, si fa nuovo. Che nulla è mai rigidamente ancorato a quel che sembra esser diventato. Tutto è in perenne metamorfosi. Tutto diviene. Dunque, far riferimento alla metamorfosi significa alludere a ciò che, della natura, ci mostra costantemente l’insostenibilità di qualsivoglia pensiero dell’immutabile, dell’eterno e del permanente. Comprendere che invece le cose sono sempre nuove, ossia che indicano sempre diverse possibili significazioni, vuol dire capire che alla base delle cose naturali v’è la «fantasia», e non l’astratta razionalità fatta propria da un certo tipo di scientificità. Buona parte dei disastri ecologici che rendono sempre più fragile il nostro pianeta, e sempre più a rischio la nostra permanenza sulla sua superficie, sono stati prodotti da una forma di pensiero lineare, produttivistico e fondato sul mito della «crescita». Su un’idea rigida di razionalità che, delle cose del mondo, ha visto solo l’essenziale sfruttabilità, utile a rendere sempre più potente il dominio dell’essere umano. Ma la natura ci insegna che in principio era il due, e non l’uno. Che tutto funge da risultato di un’originaria ibridazione; e che è folle credere che le cose siano «pure», univocamente significanti, e soprattutto che talune cose siano buone e altre cattive, alcune belle e altre brutte. Ed è così che possiamo tornare a riflettere sul fatto che la carta nasce in virtù di un’operazione di riciclo; e che solo in virtù di tale operazione può rivendicare una fortissima valenza simbolica. Ogni unità naturale è infatti in se stessa molteplice. Anche la cellulosa è una complexio; è un polimero, un aggregato. Solo se comprendiamo la strutturale complessità di ogni forma d’esistenza, possiamo capire in che senso ogni fenomeno naturale parli di una complessità strutturale che deve renderci particolarmente attenti a intervenire rompendo relazioni, e ferendo l’unità che tutto tiene insieme. Solo comprendendo questa verità, possiamo capire che in natura tutto è ibrido, complesso, e dunque correlato a ogni altra cosa; che nulla può vivere isolato, illudendosi di potersi confinare in una zona protetta e dunque non costretta a lasciarsi contaminare dall’altro, dal diverso, da quello che, in realtà, più propriamente ci riguarda. Prefazione di Carlo Petrini.
18,00 17,10

Dire l'anima. Sulla natura della conoscenza

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2016
pagine: 128
Oggetto di queste pagine è l'anima, ossia la condizione di possibilità di ogni conoscenza; quella che i greci chiamavano psyché e che i moderni avrebbero concepito più specificamente come luogo della coscienza, per quanto già a Freud questa coscienza mostrasse di essere tutt'altro che padrona del proprio campo d'azione. Nel corrispondere al proposito di parlare dell'anima, e soprattutto di dirla iuxta propria principia, l'autore ripensa e ridetermina alla radice le grandi articolazioni che a questo oggetto d'indagine sarebbero state date in prima battuta da Aristotele e in seconda battuta da Kant. E conseguentemente rovescia il senso per lo più attribuito alla "domanda filosofica", mostrando come il thauma da cui viene alimentato l'anelito conoscitivo non sia provocato tanto dal molteplice e dalla sua esistenza, quanto dal suo immediato palesarsi quale espressione dell'intrascendibile distinguersi dell'indistinto, perché quello che l'anima incontra, ogni volta che le capita di aver a che fare con il mondo (ovvero, ogni volta che si sa come anima), è in verità sempre il medesimo.
12,00 11,40

Il mistero dell'esistere. Arte, verità e insignificanza nella riflessione teorica di René Magritte

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2006
pagine: 213
È belga; nasce neI 1898 e muore nel 1967. Incontra l'opera di De Chirico, ne rimane folgorato. Incontra il mondo, ne coglie il mistero essenziale. Si tratta di René Magritte; un grande artista, senz'altro, ma ciò che più interessa, in questo contesto, è che il "fare" di Magritte sia propriamente quello di un pensatore rigoroso, che non avrebbe davvero potuto risolversi nell'affIato troppo esclusivamente libertario caratterizzante il "credo surrealista"'. Un pittore che sulla tela cerca di testimoniare sempre e solamente il silenzio del mondo; ovvero, la sua nuda esistenza e la nostra corrispondente e perfetta, nonché altamente "rivelativa", solitudine. Un intellettuale che si confronta da "grande" con i grandi del Ventesimo secolo (importante in questo senso il suo dialogo "a distanza" con Merleau-Ponty). Una testimonianza, la sua, volta a sottolineare il valore altamente metafisico del fare artistico; della sua "necessità", dell'urgenza di comporre un ordine finalmente in grado di evocare il "mistero". Quello stesso che, agli occhi dell'intelletto, implica in primis la necessità di articolare il logos di un'altra negazione.
18,00 17,10

L'aporia del fondamento

L'aporia del fondamento

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2008
pagine: 535
In questo libro Massimo Donà, uno tra i pensatori viventi più conosciuti in Italia e all'estero, conduce un'indagine filosofica sulla domanda dell'uno e dei molti, analizzando le parole pronunciate dalla grande filosofia dei passato. Il problema che si pone è quello classico dell'originario vale a dire di ciò che sì è soliti chiamare "verità".
30,00

La «Resurrezione» di Piero della Francesca

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2009
pagine: 57
Mentre Giorgio Vasari riteneva che fosse la migliore delle sue opere, Focillon vi avrebbe riconosciuto il profilarsi di una impossibile 'unità'. Per il grande Roberto Longhi, poi, l'effige del Cristo che s'impone al centro dell'affresco sarebbe risultata incomparabilmente più 'astratta' di tutte quelle dipinte sino ad allora. Insomma, in questa sconcertante opera di Piero della Francesca il Rinascimento avrebbe trovato un symbolon pressoché 'perfetto'. In essa, infatti, le opposizioni "orizzontalità-verticalità", "vita-morte", "tempo cronologico-tempo escatologico" vengono condotte al punto di massima tensione, e il messaggio evangelico incontra la prima comprensibile 'rappresentazione' del proprio 'scandalo'.
9,00 8,55

Il tempo della verità

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2009
pagine: 398
"'Tempo' e 'verità': un binomio concettuale intorno a cui la filosofia ha cominciato a riflettere sin dalle sue più lontane origini. Ma, qual è il rapporto che tiene insieme queste due dimensioni? Si tenga innanzitutto presente che con questo lavoro - da considerarsi quale ulteriore e necessario sviluppo di un itinerario costantemente volto ad articolare i tratti della struttura aporética del fondamento -, ci si propone di far vedere come la classica inimicizia tra 'tempo' e 'verità' necessiti di un serio, nonché radicale, ripensamento. Se non altro perché, come vorremmo esser riusciti a dimostrare, esperire la struttura aporetica del 'vero' significa imparare a decifrarne i segni nella destinazione originariamente 'temporale' dell'esperienza. E non, come troppo spesso si è creduto, liberarsi dal volto fuorviante della temporalità; ma neppure lasciarsi alle spalle il carattere stabile del vero, a favore di una concezione sostanzialmente anarchica ed "eventuale" del medesimo.
24,00 22,80

La terra e il sacro. Il tempo della verità

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Mimesis
anno edizione: 2011
pagine: 60
Per quale motivo gli abitanti della Terra hanno da sempre avvertito la chiamata del sacro? Qualsiasi nome sia stato assegnato a questo sentimento, si tratta di qualcosa di relativo alla volontà umana di conoscere. Una certa tradizione filosofica pare dirci che il compito dell'uomo è quello di ricercare la verticalità, mirando a spazi celesti, e lasciandosi alle spalle una processualità puramente orizzontale, la quale non può che spingerlo a lasciare lo spazio precedentemente occupato. Dona, al contrario, invita il lettore a dubitare che il Sacro richiami l'uomo all'esteriorità, e a ipotizzare invece che esso lo chiami a partire dalle profondità di un mare incondizionato sul quale è sospesa la nostra fragile esistenza terrena. Soltanto il vero creatore, colui che è capace di portare il non essere all'essere, sarebbe dunque in grado di disvelare il carattere incondizionato proprio al sacro. Postfazione di Salvatore Lavecchia.
16,00 15,20

L'angelo musicante. Caravaggio e la musica

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 82
Caravaggio appare costantemente impegnato a liberare le cose dallo "spazio" cui sembra destinato il loro esistere quotidiano; e lo fa a favore dell'esplicitazione di una sorta di "ritmo" originario. Quello di cui le cose medesime mostrano di essere, ai suoi occhi, gelose custodi. Perciò abbiamo cercato di mostrare come il Merisi dipinga; ritrovandosi sempre e comunque mosso all'atto pittorico da un furore essenzialmente musicale; e quindi dalla volontà di riconsegnare le cose tutte al fondo abissale, nero e indecifrabile, che, solo, è in grado di ricordarci quel che, nelle cose medesime, pulsa ingovernabile, senza aver comunque nulla a che fare con i "significati" alla luce dei quali siamo soliti recepirle.
6,00 5,70

Senso e origine della domanda filosofica. Un itinerario nella filosofia

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 66
Ci ricorda Gadamer come sia stato proprio nello scambiarsi dei ruoli tra interrogante e interrogato, tra sapere e non sapere - uno scambio di ruoli con cui Platone, per primo, ci aveva costretto a fare i conti - a venire in luce il carattere preliminare della domanda rispetto ad ogni conoscenza e ad ogni discorso veri. Perciò un discorso che voglia far luce sulla cosa dovrà necessariamente aprirsi la via verso la cosa e nella cosa tramite la domanda. C'è innanzitutto qualcosa come una "domanda specificamente filosofica"? Ma soprattutto: cosa distingue il domandare filosofico da altri modi, altre forme del domandare? Ma prima ancora: come si articola il domandare di quell'essere vivente che definiamo essere umano? O meglio, in quanti modi si declina il suo domandare? E poi: da dove sorge o da dove proviene la domanda in quanto tale? Ossia, quel dire che né afferma né nega, né esorta né prega... ma, per l'appunto, domanda. Ma soprattutto, perché si domanda? E in rapporto a cosa si domanda? Qual è, da ultimo, la situazione relazionale che rende possibile la domanda in quanto tale? E ancora: chi, propriamente, domanda?
16,00 15,20

La filosofia di Miles Davis

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 125
Scrivere di Miles Davis significa non solo doversi confrontare con uno dei più grandi musicisti del ventesimo secolo, ma anche fare i conti con un'originalissima e stimolante prospettiva filosofica. Ma cosa fa sì che ancor oggi la musica di Miles costituisca una delle più grandi ed emozionanti sfide per qualsivoglia filosofo realmente degno di tale appellativo? Da cosa dipende, se non dal suo essersi mostrato capace di depistare qualsiasi tentativo di prevederne le scelte musicali? Il fatto è che un genio come quello dell'autore di "So What" continua ancor oggi a incantare perché il suo è un gioco sempre insieme armonico, melodico e ritmico; e in ogni caso affidato a un incessante e mai pago rovesciamento delle parti. Proteso a rincorrere il libero ed esaltante, nonché metamorfico, dinamismo della natura; mosso dalla volontà di spingersi sempre più in là, verso quel "limite ultimo" che almeno una cosa gli avrebbe fatto senz'altro sperimentare: il brivido dell'inaudito e di una sempre inaugurale, nonché autentica, "potenza poietica".
10,00 9,50

Habiter le seuil. Cinéma et philosophie

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2016
pagine: 196
20,00 19,00

Il sottosuolo del presente

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 170
Noi animali non siamo diversi, in radice, dai pianeti, dalle piante, dagli altri sistemi biologici oppure dalle stelle: non siamo al centro di nulla. Una materia elettrica, formata in prevalenza di vuoto, nel suo vorticare continuo porta all'esistenza la variabilità di tutto ciò che appare. Da questo moto paradossale emerge anche la possibilità di modi disparati, non solo umani, di intelligenza e di pensiero. I profeti di sventura certo non mancano, ma il futuro è invece aperto, ora più che mai. In questo suo primo libro Enrico Arduin dà corpo a un'indagine vertiginosa, a confronto con le più avanzate speculazioni intellettuali, dalla fisica quantistica alla psicoanalisi all'ingegneria genetica, a ciò che si occupa delle basi stesse della vita. Può sopravvivere a questa sfida il pensiero umano o tutto ciò, superandolo, lo rende inutile, superfluo?
18,00 17,10

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