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Libri di Massimiliano Santi

Biografia e opere di Massimiliano Santi

Sguardo a levante. La politica culturale italiana sul patrimonio archeologico e monumentale del Dodecaneso 1912-1945

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 494
La politica culturale italiana sul patrimonio archeologico e monumentale del Dodecaneso ebbe avvio con l’Italia liberale, tra il 1912 e il 1913, subito dopo l’occupazione delle isole a seguito del conflitto italo-turco, proseguendo durante il fascismo e il secondo conflitto mondiale, fino alla occupazione tedesca del 1943. Questa ricerca ricostruisce i fatti che portarono all’istituzione della Missione archeologica italiana, alla realizzazione di grandi campagne di scavo e di restauro, alla creazione di musei e siti archeologici, alla nascita della Sovrintendenza di Rodi e dell’Istituto storico archeologico FERT. Interventi progressivamente segnati dalla funzionalizzazione a fini turistici e dall’utilizzo simbolico e ideologico dei monumenti per ragioni di propaganda al fine di evocare le gesta della Roma imperiale ed esaltare il regime. Dopo la presa delle isole da parte della Amministrazione militare britannica, nel 1945, e fino al passaggio di consegne con le autorità greche, in attuazione del Trattato di Pace del 1947, agli archeologi, architetti, restauratori, disegnatori, assistenti di scavo e agli altri dipendenti del servizio archeologico italiano non restò che collaborare con gli inglesi nella conta e nella parziale riparazione dei danni causati dalla guerra, prima di dover tornare definitivamente in patria, volgendo indietro lo sguardo a Levante.
34,00 32,30

La stele di Axum. Da bottino di guerra a patrimonio dell'umanità. Una storia italiana

Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 262
Questa è la storia del monumento noto ai romani come obelisco di Axum, una stele funeraria di "granito bigio africano", dell'altezza di circa 23,5 metri e del peso di circa 152 tonnellate, proveniente dagli altopiani etiopici, o meglio dall'antica città di Axum, la "seconda Gerusalemme". Dopo la fine della guerra di occupazione italiana e la proclamazione dell'impero, il monumento, che giaceva in terra in cinque pezzi, fu prelevato e trasportato, tra grandi difficoltà, da Axum a Massaua, sul Mar Rosso, superando una distanza di circa 400 chilometri a forti dislivelli, lungo strade con curve a raggi minimi; di lì raggiunse l'Italia via mare e fu ricomposto nella Capitale, al Circo Massimo, ed inaugurato il 31 ottobre 1937, come splendida preda di guerra. Il trattato di pace del 1947 prevedeva per l'Italia l'obbligo di restituire, entro diciotto mesi, tutte le opere d'arte, gli archivi e gli oggetti di valore religioso o storico appartenenti all'Etiopia o ai suoi cittadini e portati in Italia dopo il 3 ottobre 1935, data di avvio della guerra di occupazione. La restituzione della stele di Axum, sostenuta a partire dagli anni Novanta, oltre che dalla mobilitazione etiopica, anche da una campagna internazionale, si è perfezionata il 25 aprile 2005, con un lungo e travagliato percorso diplomatico, spesso condizionato da omissioni e reticenze politiche, oltre che da vere o presunte difficoltà tecniche e finanziarie. Introduzione di Angelo Del Boca.
20,00 19,00

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