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Libri di Maria Teresa Maiocchi

Biografia e opere di Maria Teresa Maiocchi

La soglia del transfert. Temi strutturali nella consultazione analitica

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2023
Il colloquio, il cum loqui, lo scambio tra parlanti – a tutt’oggi campo della clinica – da dove trae le ragioni della sua efficacia? E prima ancora, che cosa spinge chi soffre a varcare la soglia di un luogo estraneo, per prender parola sul proprio malessere, articolandolo in un discorso, di solito non senza pieghe imbarazzanti? Operazione di sincerità, il cui affronto non può mai esser dato per scontato, né da chi chiede aiuto, né da chi offre ascolto. È il punto su cui si articola questo testo: dove si radica questo prender parola? Su quali basi poggia il suo operare? Quale efficacia sperare dal flatus vocis, dal bla bla, dal “solo parole” con cui lo psicologo spesso viene messo all’angolo? Perché e come il parlare si lega alla relazione? È fattore efficace di cambiamento? Lo straordinario è che – malgrado il declino del credito accademico di cui la psicoanalisi oggi soffre – l’invenzione di un ascolto efficace, di una parola capace di incidere a livello del corpo, di una pratica fondata sulla funzione della parola e nel campo del linguaggio, non venga messa in questione, restando base generalizzata del lavoro dello psicologo. Non c’è angolo di un setting psicologico che non ne risenta, anche quando non sia “illuminato” da interrogativi che vadano a stanare i fondamenti su cui poggia, le ragioni per cui parlare e ascoltare siano strumenti di cambiamento. Interrogativi d’obbligo in una pratica scientifica. Quale valore ha potuto prendere il parlare, perfino al di là della consapevolezza dell’operatore? Quale segreto si cela nel discorso, tale da toccare l’organo? “Discorso d’organo” dice subito Freud… E in che modo entra in gioco l’operatore e il legame che la sua offerta crea? È qui che la pratica freudiana è stata decisiva. Con Lacan se ne possono interrogare le condizioni discorsive.
31,00 29,45

La svolta di Freud e l'attualità della clinica. Scenari alle origini della psicologia dinamica

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 270
La via di Freud: obsoleta, superata, riduttiva, inattuale… Un “ritorno” a Freud, ancora cruciale per interrogarne-rifondarne il paradigma, è difficile da condividere nel campo stesso della psicoanalisi. “I figli di Freud sono stanchi” nel regno dei DSM, dove gli sforzi per render misurabile la soggettività raccolgono scientifico plauso, ma scarsi effetti. E dunque, herr Freud, che dire dei suoi risultati poco verificabili, delle falle dei suoi casi, delle sue costruzioni non oggettivabili, mescolate - chissà! - a qualche suo inconfessato fantasma…? Se la psicoanalisi non è ‘buona pratica’ di standard condivisi, è ancora accettabile una cura che… non cura? Che divarica guarigione ed esito terapeutico e che impudentemente si dichiara “interminabile”? “Malattia di cui vanta d’essere la terapia”, secondo un malizioso aforisma? Il volume interroga alcuni passaggi del corpus freudiano, per scoprirne la posta oggi ben viva: la traiettoria di una questione, che Freud inflessibilmente costruisce, con cui definisce un nuovo campo, concettuale e pratico, quello di un soggetto costruito intorno a una mancanza, tra desiderio e godimento. Campo di un’etica. La scommessa è che alla psicoanalisi si possa rivolgere ancora l’interrogativo del clinico d’oggi, alle prese con una domanda selvaggia, senza soggetto, e insieme con la sua feroce riduzione nella macina di godimenti ininterrogabili, sempre più mortiferi: il discorso delle cure vota la singolarità irriducibile del soggetto all’equivalenza/standardizzazione/scambiabilità delle merci, per farne un “puro consumatore”, catturato nel circuito senza tregua dei prodotti, fuori legame. Come raggiungerne la struttura? Come trattarne la perdita? Ritornare a Freud oggi, al realismo con cui considera un inquietante al di là del principio equilibratore del piacere, attualizza la posta che la psicoanalisi può e quindi deve oggi giocare, secondo le incidenze civili della sua clinica, della sua etica.
35,00 33,25

Il taglio del sintomo. Clinica ed etica dell'opzione lacaniana

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 320
Psicoanalisi oggi... Scommettere - ancora?! - su una clinica dell'inconscio, nell'esperienza personale, nell'uso 'terapeutico', nella formazione? Scandalo, oggi più di ieri: culturale, clinico, tecnico. La clinica d'oggi è clinica della non-domanda e rimemorare da un ovattato divano è decisamente demodé. Troppo tempo, troppo denaro, troppo pensiero. Sull'agire - distruttivo, fuori senso, fuori transfert - non c'è da rielaborare, ma da intervenire, e senza indugi. Tuttavia: la clinica dell'oblio, dell'immediatezza evidence, del senza pensiero, è davvero in opposizione alla clinica psicoanalitica?, che rischia di ritrarsi senza ragione dalla sfida. Già con Freud emerge un reale non assimilabile al piacere, intrattabile, reale che oggi si impone nella clinica come rifiuto delle coordinate simboliche dei legami. Traumaticità diffuse, frammentazioni identificatorie, padri pallidi, rinuncia del desiderio, panico senza nome, perplessità nel gender e nei passaggi generazionali, sfide mortifere perfino nello sport. Ma la confusa casistica postmoderna a ben vedere mette in gioco ancora - appena travestiti - i temi cruciali della psicoanalisi, in una sfida di bruciante attualità. Padre. Madre. Figlio. E figlia. Legami inaggirabili. Quale il reale della loro iscrizione oggi? L'insegnamento di Lacan presagisce queste derive e ne marca la via e la portata anche politica, in un percorso che mira a non mancare un nuovo passo, all'altezza della nostra epoca.
35,00 33,25

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