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Libri di Maria Luisa Fagiani

Biografia e opere di Maria Luisa Fagiani

Maschi alfa, beta, omega. Virilità italiane tra persistenze, imprevisti e mutamento

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
pagine: 144
Il volume riflette (incrociando due diversi sguardi sociologici) su caratteristiche, persistenze, mutamenti delle mascolinità made in Italy. Il concetto di maschio alfa (o maschio dominante) è il punto di partenza del comune percorso di riflessione. Cosa significa, nell'Italia di oggi, essere un maschio alfa? Esistono modelli di mascolinità alfa "puri" o le contaminazioni tra alfa, beta, omega, sono ormai incontrovertibili? Quali e quante contaminazioni può tollerare il modello del maschio alfa prima di perdere identità, forza, credibilità? Quale ruolo hanno giocato, in questo processo di contaminazione, le suggestioni urbane e metropolitane? Il lettore e la lettrice troveranno risposte a queste ed altre domande nel corso di un viaggio di riflessione e comprensione finalizzato a cogliere caratteristiche, peculiarità, ibridazioni, punti di forza e debolezza delle modalità di messa in scena delle mascolinità nell'Italia di oggi. Il viaggio proposto costituisce anche un percorso di comprensione e di riempimento degli spazi lasciati deserti dalla polarizzazione forzata tra mascolinità alfa (preferite, dominanti, anelate ed irraggiungibili) e omega ? mascolinità "altre", marginali, spesso stigmatizzate e temute (anche perché meno indagate e comprese) ma decisamente più innovative, creative e interessanti dal punto di vista della complessa relazione tra mascolinità e cambiamento sociale.
21,00 19,95

Città, cinema, società. Immaginari urbani negli USA e in Italia

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 272
Il volume si apre esaminando i cambiamenti che città e cinema, come forme in stretto rapporto e paradigmatiche della modernità, hanno subito negli ultimi sessant'anni. Nella seconda parte, La città nel cinema americano, è evidenziato l'oscillamento, dagli anni cinquanta agli anni settanta, tra un ethos antiurbano, che vede la città come luogo inquieto e inquietante, e un ottimismo di maniera, che propone la metropoli come grande occasione di ascesa sociale. Negli anni ottanta e novanta la città, nella cinematografia americana, è descritta invece come obiettivo sensibile di minacce di diverso tipo, anticipando un topos che continuerà dopo l'undici settembre. Si passa poi alla città nel cinema italiano, giudicato, dopo il neorealismo, come fortemente urbano, diviso tra film che tematizzano l'immigrazione meridionale nelle grandi metropoli del nord e opere che analizzano in chiave critica il periodo del boom economico. Negli anni ottanta il cinema italiano perde in parte il contatto con la realtà urbana, recuperandolo nel decennio successivo. Il nuovo millennio del nostro cinema si caratterizza, infine, per una nuova attenzione ad una dimensione socio-territoriale che riprende i temi delle periferie e del rapporto nord-sud. Il volume si chiude contestualizzando il fenomeno delle Film Commission e del movie induced tourism indici anche di un nuovo, e programmatico, ruolo del cinema come strumento promozionale del marketing urbano.
27,50 26,13

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