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Libri di Legambiente

Biografia e opere di Legambiente

Ecomafia 2024. Le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2024
pagine: 448
Trent’anni di impegno contro l’ecomafia e l’aggressione criminale all’ambiente. Quella del 2024 è un’edizione speciale del Rapporto curato da Legambiente, arricchita dai contributi di tutte le forze dell’ordine e delle Capitanerie di porto, dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, dell’Ispra e dell’Ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf) ma anche di realtà imprenditoriali impegnate ad affermare la legalità nelle loro attività economiche. Un gioco di squadra di cui è stato un esempio Massimo Scalia, tra i fondatori di Legambiente e presidente delle prime due Commissioni parlamentari d’inchiesta sulle illegalità nel ciclo dei rifiuti, alla cui memoria è dedicato quest’anno il Rapporto Ecomafia. È stato grazie alle sinergie sviluppate in questi tre decenni se l’Italia ha raggiunto risultati importanti, come l'introduzione dei nuovi delitti nel Codice penale per contrastare lo sfruttamento illegale, sempre più aggressivo, delle risorse naturali e del patrimonio culturale e archeologico del nostro Paese. Molto, però, resta da fare, come raccontano le pagine di questo lavoro di analisi, denuncia e proposta, perché siano concretamente attuati i principi di tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi affermati dalla nostra Costituzione. Anche nell’interesse delle future generazioni. Crescono, purtroppo, in maniera significativa i reati ambientali nel nostro Paese: nel 2023 sono stati 35.487, con un +15,6% rispetto al 2022, alla media di 97,2 reati al giorno, 4 ogni ora. Aumenta, in maniera ancora più significativa, il numero delle persone denunciate (34.481, pari al +30,6%), così come quello degli arresti (319, +43% rispetto al 2022) e quello dei sequestri (7.152, +19%). Continua a salire la pressione del ciclo illegale del cemento (13.008 reati, +6,5%), ma a preoccupare è soprattutto l’impennata degli illeciti penali nel ciclo dei rifiuti, che sono stati 9.309, con un incremento del 66,1%. Aumentano anche i reati e gli illeciti amministrativi nelle filiere dell’agroalimentare, a partire dal caporalato. Attività illecite, accertate dalle forze dell’ordine e dalle Capitanerie di porto, che insieme a quelle contro gli animali e le specie protette, all’assalto al patrimonio culturale e alla corruzione, generano un fatturato di 8,8 miliardi di euro, sostanzialmente stabile rispetto al 2022. La Campania, ancora una volta, è al primo posto della classifica, seguita dalla Sicilia, dalla Puglia e dalla Calabria. In queste quattro regioni, a tradizionale presenza mafiosa, si concentra il 43,5% degli illeciti penali, con un’incidenza più forte di quella registrata nel 2022. La Toscana sale dal settimo al quinto posto, seguita dal Lazio. Balza dal quindicesimo al settimo posto la Sardegna. La prima regione del Nord è di nuovo la Lombardia. Anche nel 2023 la lotta all’illegalità ambientale è stata al centro delle attività dei circoli di Legambiente e dei Centri di azione giuridica, con esposti e costituzioni di parte civile in numerosi procedimenti penali.
25,00 23,75

Ecomafia 2023. Le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2023
pagine: 274
È l’Italia del saccheggio ambientale, quella che raccontano le pagine di Ecomafia 2023, svelata, come sempre, grazie all’attività di forze dell’ordine, Capitanerie di porto e magistratura. Un saccheggio che trova terreno fertile su ogni fronte, a partire dal ciclo illegale del cemento, dall’abusivismo edilizio agli appalti, in cui si registra il maggiore incremento dei reati. Si tratta di un segnale d’allarme da cogliere con grande attenzione, facendo memoria degli insegnamenti di Giovanni Falcone sul mafioso diventato capitano d’industria: “Se fa il costruttore, amplierà il suo raggio d’azione fino a comprendere le cave di pietra, i depositi di calcestruzzo, i magazzini di materiale sanitario, le forniture in genere e anche gli operai [...]. Gli altri proprietari di cave, gli industriali del cemento e del ferro verranno a poco a poco inglobati in una rete monopolistica sulla quale egli eserciterà il controllo”. Parole scritte nel 1991 insieme alla giornalista Marcelle Padovani nel libro Cose di Cosa Nostra, ma di straordinaria attualità, pensando agli investimenti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Se la risposta delle istituzioni sul fronte repressivo appare sempre più efficace, è sul versante della prevenzione e dei controlli che occorre fare gli sforzi maggiori, come prevedono le proposte di Legambiente.
22,00 20,90

Ecomafia 2021. Le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2021
pagine: 320
Nemmeno la pandemia da COVID-19 è bastata a rallentare le operazioni degli ecocriminali. Dalla gestione illecita dei rifiuti al cemento illegale dal racket degli animali all’aggressione al patrimonio culturale fino all’agromafia: sono tanti come sempre i settori in cui si arricchiscono ecomafiosi corrotti e imprenditori senza scrupoli. Sempre pronte a cogliere qualunque occasione per guadagnare a spese della salute dei cittadini e dell’ambiente le organizzazioni ecomafiose intralciano in mille modi anche lo sviluppo dell’economia circolare dal finto riciclo di rifiuti alla vendita di sacchetti di plastica illegali. E non esitano neppure a commerciare in pericolosi gas climalteranti e a frodare le norme sulla sicurezza di cibi e bevande. Ma è nell’assalto alla biodiversità che gli ecocriminali danno il peggio: i reati contro la flora e la fauna hanno fatto registrare numeri in forte crescita e le aree devastate dagli incendi sono arrivate a livelli record. Nel nostro paese le attività ecomafiose impongono un costo ulteriore e pesantissimo a territori e comunità già flagellati dagli eventi meteo estremi provocati dai cambiamenti climatici. C’è da star sicuri che le ecomafie saranno prontissime ad approfittare delle risorse previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per uscire dalla crisi da COVID-19: i segnali non mancano e sollecitano un’attenzione ancor più alta non solo da parte delle forze di polizia. Anche se le ecomafie continuano a fare affari in questa edizione del rapporto Ecomafia non mancano però i risultati straordinari di tante inchieste della magistratura e le storie di resistenza con i cittadini i circoli e gli avvocati dei Centri di azione giuridica di Legambiente che si organizzano a difesa dell’ambiente e della legalità.
22,00 20,90

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