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Libri di Giovanni Giri

Biografia e opere di Sahra Wagenknecht

Le bionde di Hitchcock. L'invenzione di un'icona. 83 fotografie da 19 film

Libro: Libro rilegato
editore: Jaca Book
anno edizione: 2023
pagine: 232
Fotogrammi, primi piani, campi lunghi, foto di scena e immagini di backstage di 19 capolavori di Alfred Hitchcock. Guardando le immagini di questa straordinaria selezione si comprende la maestria della sua messa in scena del thriller e la fortunata scelta delle “sue bionde”, accompagnate da attoria loro volta divenuti icone di Hollywood. Le bionde di Hitchcock sono divenute un topos della storia del cinema. Le protagoniste delle più famose pellicole del grande maestro della suspense esprimono una fascinazione misteriosa, che il volume esplora e rivela ripercorrendo i capolavori di Hitchcock. Belle, eleganti, con un sex appeal quasi riservato, interpretano caratteri femminili forti, ma vulnerabili. Sotto la loro superficie splendente, sono fondamentali nell'intrigare lo spettatore nelle trame dei film. Le fotografie del volume sono splendide, sia quelle delle pellicole che quelle dei backstage: bianchi/neri perfetti, con una sontuosa scala di sfumature, e per i film a colori, gli inconfondibili toni pastellati di Hitchcock.
29,90 28,41

Contro la sinistra neoliberale

Libro: Libro in brossura
editore: Fazi
anno edizione: 2022
pagine: 450
Sahra Wagenknecht è stata la leader del gruppo parlamentare del principale partito della sinistra radicale tedesca, Die Linke, dal 2015 al 2019, ottenendo più del 9% dei voti alle elezioni del 2017. Si è dimessa due anni dopo, ufficialmente per ragioni di stress. Ma sono in molti a sospettare che la sua decisione sia stata motivata dal progressivo scivolamento del suo partito verso quella forma di “neoliberismo progressista” che ormai sembra aver contagiato tutte le sinistre occidentali e che, secondo Wagenknecht, rischia di rappresentare la pietra tombale per la sinistra (per la cronaca, nelle elezioni del 2021, il partito, ora nelle mani della corrente liberal-progressista, ha dimezzato i suoi voti: il peggior risultato di sempre). Proprio a questa deriva della sinistra è dedicato il nuovo libro-manifesto di Wagenknecht. La sinistra contemporanea occidentale – denuncia l’autrice – ha ormai buttato nella pattumiera della Storia nozioni quali la lotta di classe e la lotta alle disuguaglianze per diventare una “sinistra alla moda”: uno stile di vita appannaggio di una ristretta élite – rappresentata dal nuovo ceto medio dei laureati delle grandi città – e ispirato ai dogmi del cosmopolitismo, del globalismo, dell’europeismo, del multiculturalismo, dell’ambientalismo, dell’identitarismo e del politicamente corretto. Una élite che non ha nulla da dire sull’impoverimento della classe media e sullo sfruttamento dei lavoratori, che non solo promuove gli interessi dei vincitori della globalizzazione, ma disprezza apertamente i vinti, ossia le classi popolari e i loro valori, accusati di essere fascisti, razzisti, retrogradi, sessisti, nazionalisti, populisti. Una élite sempre più ristretta in termini elettorali, ma che nondimeno esercita una fortissima egemonia sui media e sul mondo della cultura. In opposizione a questa sinistra per pochi privilegiati, Sahra Wagenknecht delinea una visione radicalmente alternativa, per una sinistra che sia in grado di tornare a rappresentare e a parlare alle classi popolari: un controprogramma fondato su valori non individualistici ma comunitari – tra cui concetti aborriti dai progressisti contemporanei come patria, comunità, appartenenza –, capaci di definire l’identità, non più di una minoranza intellettualista, ma di una maggioranza fatta di individui concreti. E gettare così le basi per la creazione di una società più giusta.
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