Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Francesco Belfiori

Biografia e opere di Francesco Belfiori

Il santuario di Monte Rinaldo. La ripresa delle ricerche (2016-2019)

Libro
anno edizione: 2020
pagine: 312
La scoperta del santuario di Monte Rinaldo avvenne alla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso e suscitò subito una certa eco, tuttavia i pur importanti lavori successivi non giunsero mai a far maturare le aspettative per un sito archeologico straordinario nel panorama medio-adriatico. A questa incompiutezza si tenta ora di dare una prima risposta grazie alle ricerche intraprese dall'Università di Bologna e dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, con il supporto del Comune di Monte Rinaldo. Oggi le colonne del portico maggiore, riedificate per venire incontro al desiderio di restituirne la monumentalità prima ancora che con l'obiettivo di un ripristino filologico, contrastano con il paesaggio agrario circostante suscitando un impatto emotivo che rischia di essere fuorviante. Per comprendere il monumento occorre considerarlo all'interno del suo contesto architettonico e topografico, ricostruibile grazie ai documenti d'archivio e a un nuovo approccio stratigrafico e metodologico. Sono queste le linee di ricerca di cui si intende dare ragione in questo volume, nella convinzione di avere intrapreso un percorso che potrà segnare altri passi importanti anche in futuro.
50,00 47,50

«Lucum conlucare Romano more». Archeologia e religione del «lucus» Pisaurensis

Libro: Libro in brossura
anno edizione: 2017
pagine: 160
Il luogo di culto noto in letteratura come lucus Pisaurensis costituisce una delle testimonianze archeologiche più importanti per lo studio della colonizzazione dell'ager Gallicus (attuali Marche settentrionali) e della religione romana di età medio-repubblicana nel settore centro-italico. Il presente lavoro si pone quindi da una parte l'obiettivo della revisione della vecchia documentazione a disposizione, dall'altra quello dello studio, ancora inedito, di tutto il materiale votivo restituito dal santuario. Quest'ultimo, di tipo "etrusco-laziale-campano", unitamente all'esistenza di un pantheon romano-latino testimoniato per via epigrafica dagli altari del santuario, certifica il diffondersi di tradizioni rituali e cultuali allogene nel distretto pesarese all'inizio del III sec. a.C., contestualmente all'annessione del territorio da parte di Roma e al progressivo stanziamento di nuove genti, che portarono con sé nuovi usi liturgici e religiosi direttamente dal Lazio. Un'analisi che testimonia la forte incidenza del sacro nell'ambito della romanizzazione dell'ager Gallicus.
30,00 28,50

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.