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Libri di Francesca Coin

Biografia e opere di Francesca Coin

Come ne usciremo

Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2025
pagine: 160
“Lo scorso novembre la Banca Mondiale ha pubblicato il World Development Report 2040, un documento che è già entrato nella storia. Per la prima volta abbiamo la prova che le curve di sviluppo globale non convergano più verso il punto di collasso: le emissioni hanno smesso di crescere, le diseguaglianze economiche si stanno riducendo in tutto il globo e il ripristino degli ecosistemi naturali procede a ritmo sostenuto. Com'era prevedibile, di fronte a una notizia del genere, giornali e notiziari hanno fatto squillare le trombe annunciando la fine dell'emergenza globale. Il ritornello è più o meno questo: abbiamo sfiorato la fine del mondo, è vero, ma siamo stati bravi, ora possiamo tirare il fiato.” La civiltà umana non è collassata, ma era tutt'altro che scontato: a metà degli anni venti le emergenze climatiche, le crisi economiche e le guerre nel mondo sembravano il trailer di una catastrofe inaggirabile. Questa però non è la storia di un traguardo tagliato, bensì di un atterraggio in corso d'opera. Otto voci italiane e internazionali raccontano come stiamo uscendo dal periodo più cupo della storia dell'umanità, e quanta strada abbiamo ancora da fare. Stiamo davvero lavorando di meno? Abbiamo scongiurato la deriva autoritaria? Come abbiamo imparato a vivere in un mondo più caldo? Come sono cambiate le nazioni e i confini? Come ne usciremo è la prima opera corale di speculative nonfiction. Un libro che proietta l'ombra del presente su una sponda futura, per citare Primo Levi, rendendo più tangibili le enormi trasformazioni che stiamo vivendo oggi.
19,00 18,05

Gli immigrati, il lavoro, la casa. Tra segregazione e mobilitazione

Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 208
Il testo analizza le condizioni di discriminazione lavorativa e abitativa e, più in generale, sociale ed umana in cui vivono attualmente gli immigrati in Italia. Tali condizioni non sono né contingenti né casuali, ma rappresentano la continuazione, in altre forme, in altri luoghi e in altri tempi, del secolare processo di assoggettamento delle popolazioni dei paesi "terzi" del mondo da parte dell'Occidente. Questo processo di inferiorizzazione materiale e simbolica degli immigrati pretenderebbe di cancellarne la soggettività, la visibilità sociale e politica, cioè la loro partecipazione al "discorso pubblico" e alla vita pubblica, lasciandoli comparire in essa solo come un pericolo, una minaccia da cui difendersi con tutti i mezzi possibili.
20,00 19,00

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