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Libri di Filippo Moretti

Biografia e opere di Aristotele

L'anima e il corpo

Libro
editore: Mimesis
pagine: 150
12,00 11,40

Il pensiero di Dio. L'analogia nella teologia occidentale

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 163
L'autentico uomo di fede, nell'elaborazione e nell'approfondimento della sua relazione con Dio, è da sempre drammaticamente dilaniato da un dubbio profondo: a Dio è in qualche modo possibile pervenire anche con la sola forza della ragione umana (analogia entis) o tutto ciò che di Lui possiamo sapere è solamente quanto accogliamo nel Revelatum (analogia fidei)? Potremmo dire che intorno a questa domanda si è decisa l'intera storia della teologica cristiana occidentale. Ed è proprio a questa esigenza, ovvero a quella di raggiungere Dio con la nostra ragione, che viene in soccorso l'analogia entis, che però non ha in alcun modo la pretesa di esaurire al proprio interno la conoscenza di Dio, e cioè di comprenderlo per come egli è. Essa custodisce piuttosto in sé il desiderio di rinvenire quel qualcosa di comune al Creatore e alla creatura per il cui tramite l'uomo possa finalmente essere in grado di pensare la relazione d'amore originaria che lo 'lega' a Dio. E solamente nel pensarsi immersa in questa relazione con il Creatore la creatura riesce a pensare qualcosa di quest'ultimo. Nel pensiero di questa relazione sta infatti quel poco che con la nostra ragione siamo in grado di pensare di Dio. Ma questo poco, a ben vedere, è proprio ciò che, stando a Tommaso d'Aquino, ci rende felici. L'allegria della mente che consegue al pensiero di Dio (genitivo oggettivo) si fa però autentica beatitudo solo nel pensiero di Dio (genitivo soggettivo) reso manifesto nel Revelatum. Questi due movimenti non si escludono affatto: l'analogia entis in un certo senso precede e prepara il terreno all'analogia fidei, che, nel suo affacciarsi all'interno del discorso teologico, non vanta alcuna pretesa egemonica. Potremmo pertanto affermare che un pensiero di Dio (genitivo oggettivo) è non solo analogicamente possibile, ma anche necessario, consci però del fatto che il Deus-Esse incontrato può assumere il volto del Qui est solamente se ci si apre alla prospettiva dell'analogia fidei.
16,00 15,20

Là dove finisce la parola

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 150
C. G. Jung nel Libro rosso afferma: “Dalla bocca esce la parola, il segno, il simbolo. Se è segno, la parola non significa nulla. Se invece è simbolo, significa tutto”. Parola, segno e simbolo sono tre realtà distinte di cui facciamo quotidianamente esperienza, anche se forse raramente ce ne accorgiamo, e su di essi ci soffermiamo accuratamente a riflettere. Tutti noi sapremmo spiegare, qualora ci venisse richiesto da un interlocutore di parlarne, che cos'è la parola, così come non avremmo dubbi in merito a ciò cui la parola “segno” rimanda; la situazione sembra invece complicarsi quando arriviamo al simbolo. Sembra quasi che ne abbiamo completamente smarrito il significato e che pertanto non sappiamo più nemmeno riconoscere le occasioni in cui ci capita di farne esperienza. Eppure – nota Jung nel Libro rosso – il simbolo è tutto. Questa curiosa condizione che accomuna gli uomini del nostro tempo, ossia il fatto che essi non possano rinunciare di fare esperienza di simboli all'interno della loro vita e che al contempo però non sappiano più che cosa questo significhi, ha spinto gli autori del presente volume a trovarsi insieme a riflettere su questo fenomeno.
14,00 13,30

Sull'Impero. Lettera ad Alessandro

Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 117
E se invece di essere soltanto "attribuita ad Aristotele", come viene fatto di solito, la Lettera sull'Impero fosse davvero stata scritta da Aristotele? Un'accurata rilettura del testo ci permette di riportare alla luce l'interessante dibattito sull'impero contenuto in queste dense pagine, riflettendo sul complesso rapporto tra sapere e potere e tentando di capire se quest'ultimo possa o debba orientare il primo. In conclusione, un'analisi delle forti analogie riscontrate con la Politica, l’Etica a Nicomaco e la Metafisica di Aristotele dimostra quanto sia plausibile ritenere che la mano da cui uscì questo breve testo fosse proprio quella dello Stagirita.
10,00 9,50

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