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Libri di Fabrizio Bientinesi

Biografia e opere di Fabrizio Bientinesi

Opere. Volume Vol. 4

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 414
Con questo volume prosegue la pubblicazione delle opere di Antonio Scialoja (1817-1877), iniziata nel 2006 con l'uscita - presso questo stesso editore dei volumi I Principi della economia sociale esposti in ordine ideologico, Trattato elementare di economica sociale e Lezioni di economia politica (Torino 1846-1854). Economista, politico, patriota, Antonio Scialoja sembra quasi incarnare quello Zeitgeist che pervade l'Italia nel periodo cruciale che va dai moti del '48 all'Unità. Lo stesso periodo che, di fatto, coprono le opere qui raccolte. Opere che potrebbero essere definite minori ma fra le quali ve ne sono alcune, come Industria e protezione, Carestia e governo e soprattutto I bilanci del Regno di Napoli e degli Stati Sardi che certamente testimoniano un impegno di ricerca e un'efficacia di esposizione non inferiore a quella delle opere maggiori. Tutte le opere qui raccolte, indistintamente, costituiscono senza alcun dubbio non solo una testimonianza importante di un importante momento storico, ma anche uno strumento per cogliere alcuni tratti fondamentali dello Scialoja studioso non più scisso dallo Scialoja politico.
49,00 46,55

La parziale eccezione. Costi comparati e teorie del commercio internazionale in Italia dalla metà dell'Ottocento alla seconda guerra mondiale

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 468
Alla metà del XIX secolo si è affermata una teoria del commercio internazionale, che può già essere qualificata come "ortodossa", basata sul concetto dei costi comparati. Nei propri contributi, Francesco Ferrara sviluppa concetti innovativi intorno ai problemi legati agli scambi internazionali ma senza alcun riferimento ai costi comparati. Da questo punto di partenza, il volume ricostruisce il percorso attraverso il quale le teorie del commercio internazionale si sono sviluppate nel contesto italiano. Dalla ricezione dei costi comparati ai dibattiti sulle ragioni del crescente divario fra risultati teorici e politiche commerciali; dai contributi fondamentali degli economisti italiani di scuola marginalista - fra i quali spiccano Vilfredo Pareto ed Enrico Barone - alle intuizioni germinate dal confronto sui nuovi fenomeni economici come i trust e il dumping. Con la fine della prima guerra mondiale, gli economisti italiani si occupano con acume e rigore dei problemi posti dalla nuova situazione monetaria agli scambi internazionali. È il periodo nel quale la teoria del commercio internazionale «ortodossa» sembra trionfare, confermando la realtà italiana come un'"eccezione" - secondo il giudizio di Gottfried von Haberler riportato nel titolo - nel panorama della scienza economica non anglosassone. Ma con gli anni Trenta lo scenario cambia: il regime fascista, prima per necessità poi per scelta, attua una politica sempre più protezionista.
48,00 45,60

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