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Libri di Emiliana Mannese

Biografia e opere di Emiliana Mannese

L'orientamento efficace. Per una pedagogia del lavoro e delle organizzazioni

Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
pagine: 168
Il libro, rivolgendosi a studiosi, ricercatori, professionisti del mondo del lavoro e della formazione, vuole offrire un’occasione di riflessione intorno alla Pedagogia del lavoro e delle Organizzazioni, muovendo da una breve ricostruzione dei processi di trasformazione che investono la società contemporanea, con una specifica riflessione sulla costruzione del pensiero generativo come chiave pedagogica per un ripensamento della flessibilità del lavoro/non-lavoro fino alla definizione del concetto di organizzazione come categoria pedagogica. In che modo oggi i percorsi di orientamento efficace possono diventare la struttura fondativa dei processi di apprendimento e di autoformazione? Come la centralità di questi percorsi riesce a delineare il paradigma della Pedagogia del lavoro e delle organizzazioni? E quale ruolo può avere rispetto a essa la Pedagogia intesa come scienza di confine? Muovendo da questi interrogativi il testo si propone di analizzare il confine secondo una duplice declinazione: il confine come luogo teorico-pratico-multidisciplinare del sapere pedagogico, e il confine dell’umano inteso come non luogo del pensiero, come periferia del vivere, il cui superamento è nella possibilità del soggetto di progettare la propria esistenza e di realizzare le proprie aspirazioni attraverso l’attività lavorativa. Nel primo caso si tratta di leggere la multidimensionalità della struttura epistemologica del sapere pedagogico; nel secondo, invece, di recuperare la cura come fondamento ontologico, quella cura che, heideggerianamente intesa, può definire un orizzonte esistenziale, metodo di costruzione per un percorso di senso, di rinascita, di dinamicità. Il libro, rivolto a studiosi, ricercatori, professionisti del mondo del lavoro e della formazione, muovendo da una breve ricostruzione dei processi di trasformazione che investono la società contemporanea con una specifica riflessione sulla costruzione del pensiero generativo come chiave pedagogica per un ripensamento della flessibilità del lavoro/non-lavoro, approda alla definizione del concetto di organizzazione come categoria pedagogica, nel tentativo di ridefinire il valore generativo e relazionale dell’agire lavorativo attraverso la capacità dell’azione pedagogica di ri-progettare un nuovo umanesimo.
20,00 19,00

Le relazioni empatiche nel contesto educativo e formativo. Scenari pedagogici

Libro: Libro in brossura
editore: Edises
anno edizione: 2017
pagine: 160
In un mondo dominato da una comunicazione sempre più veloce e “senza fili”, in cui le relazioni umane assumono forme nuove e ancora in divenire, diventa fondamentale una riflessione intorno alle dinamiche che sono alla base della connessione mentale ed emotiva tra le persone, rivolgendo l’attenzione alla sfera affettiva dell’essere umano che tanta parte gioca nella sua natura relazionale e sociale. Soprattutto per coloro che sono chiamati a educare e formare le nuove generazioni. Ed è proprio con lo sguardo di chi vuole penetrare in una dimensione tanto complessa e profonda che le autrici espongono la loro personale riflessione sugli scenari pedagogici in atto in una contemporaneità caratterizzata da un forte senso di smarrimento. Ne emerge la necessità di riportare al centro quella capacità empatica che consente alle persone di entrare in sintonia con chi le circonda e instaurare delle relazioni vere, basate su una reciproca comprensione, oltre le barriere stabilite da genere, età, cultura, ruolo e molto altro ancora.
12,00 11,40

Mezzogiorno, coscienza civile, processi formativi. Figure e movimenti

Mezzogiorno, coscienza civile, processi formativi. Figure e movimenti

Libro: Libro in brossura
editore: Anicia
anno edizione: 2012
pagine: 144
Ancora un lavoro sul Mezzogiorno. Non raro, dunque, ma un po' atipico. Raccoglie infatti studi un po' disparati ma con un unico intento: mettere a fuoco, per quanto possibile, spaccati di storia del travagliato sviluppo del Mezzogiorno e figure che ne hanno onorato le origini e indagato i mali non naturali ma storici. Un lavoro dunque con una idea di fondo: ricordare i 150 anni dell'unità d'Italia e i problemi ancora aperti, ma gettando uno sguardo non distratto sui processi di formazione di una coscienza civile condivisa. Perciò si accenna a passaggi fondamentali dell'Italia del primo e secondo dopoguerra e si ricordano figure significative di questa storia d'Italia sempre connotata da fratture e difficili ricomposizioni. E proprio a queste ricomposizioni e alla denuncia di mali storici non insanabili hanno inteso prestare parola e azione Francesco De Sanctis e Guido Dorso, qui giustamente ricordati. Come pure, si è voluto accennare ad una Associazione che molte benemerenze ha avuto nei confronti del Mezzogiorno, a quell'ANIMI che, fondata nel 1910 in seguito al terremoto di Messina, non ha mai smesso di avere a cuore sorti di regioni e territori d'Italia meno di altri fortunati.
18,50

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